• 12/10/2016

"Oggi siamo consapevoli che serve una svolta all'Europa per superare quella fase di immobilismo dovuto da una parte ad una insufficiente capacità di accompagnare la crescita delle nostre economie e di condividere il peso delle emergenze migratorie e dall'altro dal rischio di un sempre maggiore scetticismo nei confronti dell'Ue. Occorre dunque che l'Europa dimostri quella stessa intelligenza del cambiamento che seppe mostrare nelle fasi più importanti della nostra storia comune, con il commercio del carbone dell'acciaio prima, con la creazione di un mercato comune e, dopo il crollo del comunismo, con l'apertura delle porte a popoli europei che erano stati esclusi per decenni dalla civiltà occidentale. Oggi l’intelligenza del cambiamento si chiama coraggio di una svolta verso investimenti, lavoro e condivisione delle politiche migratorie. Esattamente la frontiera sulla quale sta lavorando il Partito Democratico e il governo Renzi, con azioni concrete sui temi del lavoro e degli investimenti. Senza perdere la serietà di bilancio, ma senza impedirsi di guardare al futuro. Perché futuro significa investimenti, spazi per la crescita, condivisione degli oneri in tema di migrazione. Esattamente i temi sui quali il governo ha aperto un fronte molto netto nel dialogo con Bruxelles, lavorando con tenacia e caparbietà per convincere i nostri partner europei dell’assoluta necessità di una svolta". Lo ha detto il deputato del Partito Democratico, Andrea Romano, intervenendo in Aula sul discorso del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre.