• 07/05/2015

"È necessario che le imprese italiane possano avvalersi del Brevetto Unitario dell'Ue, un progetto che coinvolge 25 paesi dell'Ue e prevede una protezione europea uniforme per tutti gli stati dell'Unione, in modo da garantire alle imprese la possibilità di depositare, tramite un'unica procedura, una proprietà intellettuale valida in tutti i paesi membri. Questo comporterebbe per le aziende un risparmio di circa il 70 per cento dei costi attualmente richiesti per la validazione di un brevetto per 20 anni nel singolo paese. Il Brevetto Unico inoltre prevedrebbe un'unica Corte per la risoluzione delle controversie brevettuali a livello europeo, il che eviterebbe alle aziende costose e lunghe procedure giurisdizionali presso i singoli stati. L'adesione al nuovo sistema rafforzerebbe anche il contrasto alle contraffazioni, importante per la tutela del Made in Italy e renderebbe più attrattive le Pmi italiane per gli investimenti esteri e sarebbe un passo in avanti verso l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Chiediamo pertanto al governo che l'adesione dell'Italia alla cooperazione rafforzata sul brevetto unitario europeo diventi una priorità della sua azione, essendosi già espressa la ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi e la sottosegretaria Vicari. Chiediamo anche che venga promosso nell'ambito delle sedi decisionali delle istituzioni europee il multilinguismo in luogo del trilinguismo (inglese, francese e tedesco) e che venga definita, in stretto raccordo con le Camere, una strategia organica per la promozione della lingua italiana nelle istituzioni europee". Lo dichiara la deputata del Pd, Chiara Scuvera, che ha depositato una risoluzione per l'adesione italiana al Brevetto Unitario europeo a sua prima firma e a firma di altri colleghi Pd.