• 02/07/2015

Gli strumenti ordinari sono sufficienti per raggiungere lo scopo

“Caro Ivan, recedi da questa iniziativa dello sciopero della fame. Non è la strada giusta per sollecitare la normativa sulle unioni civili. Sei un esponente istituzionale, un rappresentante del governo e certe iniziative, se pur in buona fede, a mio avviso, non aiutano il raggiungimento della causa”. Lo dice Giovanni Burtone, deputato del Pd rivolgendosi al sottosegretario Scalfarotto in sciopero della fame per favorire l’approvazione della legge sulle unioni civili.

“Cosa dovrebbero dire, allora - prosegue Burtone -, i tanti lavoratori in mobilità in deroga che ancora attendono che lo Stato paghi loro le indennità del 2014 e che, se hanno beneficiato per più di tre anni consecutivi di questo ammortizzatore, non rientrano più in alcuna tutela? Non è anche questo un diritto che non viene riconosciuto? Io mi batto in Parlamento perché venga loro riconosciuta una forma di tutela sociale e lo faccio usando gli strumenti che ho da parlamentare. E’ solo un esempio. Non voglio subordinare diritti ad altri diritti, voglio semplicemente dirti che, da rappresentante del governo sei al posto giusto per continuare in questa battaglia con gli strumenti ordinari senza ricorrere ad iniziative che inaspriscono tensioni e allontanano il traguardo. Io sarò con te per ottenere il riconoscimento delle unioni civili, senza forzature, e immagino che tu sarai con me affinché i titolari di ammortizzatori in deroga ricevano le loro spettanze senza attendere mesi e si trovi il modo di tutelarli anche per il futuro. In ciascun ambito ci sono battaglie di civiltà e a prevalere deve essere il buon senso; per questo ti chiedo, con rispetto, di sospendere questa tua iniziativa”.