• 30/09/2014

“Sosteniamo il ministro Giannini affinché sia data concreta attuazione alla sua proposta, più volte reiterata, di abolire dal prossimo anno accademico i test di accesso universitari

L'esperienza di questi anni, fino alle recenti pronunce dei giudici amministrativi sui test svoltisi in alcuni atenei italiani, che hanno accertato la presenza di irregolarità e di veri e propri brogli, ha dimostrato l'inadeguatezza di questo strumento.

Numerose pronunce, da luglio ad oggi, hanno ammesso più di 2500 studenti esclusi in sovrannumero presso diversi atenei, smentendo i sostenitori dei test e del numero programmato.

Lo stesso Ministero, rinunciando ad opporsi alla sentenza ha, di fatto, riconosciuto che la presunta mancanza di spazi e di strutture non può essere addotta a motivazione per impedire l'iscrizione al primo anno degli studenti. I test di accesso sono diventati un mero simulacro, non premiano il merito e sono una ingiusta forma di sbarramento sociale.

E’ improcrastinabile chiudere con una modalità di accesso, quella del numero chiuso, che ha visto decine di migliaia di famiglie sobbarcarsi di ingenti spese per far frequentare ai propri figli, spesso inutilmente, corsi di preparazione ai test o ad iscriverli ad atenei stranieri. Ai giovani di famiglie meno abbienti, invece, è rimasta solo la frustrante alternativa della rinuncia. Tutto ciò mentre il nostro Paese, rispetto ai partner europei e mondiali, registra una continua diminuzione di laureati in discipline strategiche per il suo sviluppo e la sua competitività.

In questa legislatura sono state presentate numerose proposte di legge per iniziative di deputati di diversi gruppi politici per il superamento dei test di accesso per la loro sostituzione con un sistema di selezione da svolgersi nei primi anni di iscrizione al corso di laurea. Sarà così possibile selezionare i "migliori" valutando sul campo le loro attitudini, lo studente di medicina deve essere valutato solo in base alla sua effettiva capacità di diventare un buon medico”. Così i deputati Pd Vincenza Bruno Bossio, Giuseppe Lauricella, Liliana Ventricelli, Bruno Censore, Cristina Bargero, Emanule Lodolini, Giovanni Burtone, Colomba Mongiello, Ferdinando Aiello, Demetrio Battaglia.