• 17/03/2016

Commissione Cultura Camera approva risoluzione unitaria

Abbiamo approvato all’unanimità in commissione Cultura la risoluzione che impegna il governo a rivedere la  normativa Isee e Ispe per estendere la platea dei beneficiari del diritto allo studio universitario. Siamo soddisfatti perché siamo riusciti a concordare una risoluzione unitaria che reca le firme di Pd, Sel e Movimento 5 stelle e che è stata votata da tutti i parlamentari. Un altro motivo di soddisfazione è che il ministro dell’Istruzione Giannini ha già fatto proprio uno degli indirizzi contenuti nella risoluzione, annunciando di innalzare le soglie Isee (23mila euro) e Ispe (50mila euro), come richiesto da noi parlamentari e dai rappresentanti degli studenti. Con le nuove soglie si amplierà la platea degli idonei ai benefici del diritto allo studio, che aveva subito una contrazione significativa con le nuove modalità di calcolo dell’Isee e dell’Ispe sebbene non fossero intervenute modifiche nel reddito o patrimonio delle famiglie.

La risoluzione accolta dal governo si concentra anche su altre direttrici di lavoro per rendere il diritto allo studio più equo ed efficace. Tra gli altri impegni, c'è l’accelerazione sull’attuazione della parte ancora mancante del decreto legislativo 68, per stabilire criteri e modalità di riparto del Fondo per le borse di studio affinché si soddisfi il fabbisogno reale delle regioni. A questo proposito, è però necessario che siano condivisi requisiti unitari tra le regioni, così che gli studenti idonei corrispondano a platee omogenee.

C'è inoltre la sollecitazione all’istituzione dell’Osservatorio nazionale per il diritto allo studio universitario. Tra gli inviti rivolti al governo anche quello che lavori affinché le Regioni concordino sulla opportunità di costituire un unico portale informativo di accesso per il diritto allo studio, grazie al quale si avrà contezza immediata dei dati e della platea dei beneficiari. Si impegna ancora il governo a prevedere misure compensative per chi è rimasto escluso dai benefici nel 2016 e a stabilizzare anche per gli anni futuri l’incremento del Fondo deciso con la legge di stabilità 2016. Infine, al ministero del Lavoro chiediamo di individuare modalità di calcolo dell’Isee universitario che rendano certi lo scorporo dal reddito familiare, utile per il calcolo Isee, sia del valore della borsa di studio ottenuta da un figlio che quella ottenuta eventualmente da fratelli o sorelle. Si eviti, insomma, che proprio l’aver già ottenuto una borsa di studio l’anno precedente, faccia superare la soglia Isee del reddito familiare necessaria per calcolare se si avrà diritto alla borsa di studio anche nell’anno accademico successivo. Lo dichiara Manuela Ghizzoni, deputata del Pd in commissione Cultura della Camera.