• 07/06/2016

La vice presidente della Camera: l'intelligenza politica e l'esperienza la spingeranno a raccogliere sentimenti e istanze che Sanders ha interpretato.

“’We are at the brink of a historic moment but we still have work to do’. Con queste parole ieri Hillary Clinton ha commentato un grande risultato: per la prima volta una donna ha raggiunto il numero di delegati per la nomination dei Democratici. Non è stata una battaglia semplice, molti commentatori sottolineano come non ci sia entusiasmo sul suo nome, sappiamo che Bernie Sanders cercherà - legittimamente - di far pesare il consenso non banale che ha raccolto tra i giovani e in molti elettori ed elettrici democratici. Ma nel mirino di Trump c'è sempre stata lei, ed il fatto di essere una donna l'ha esposta agli attacchi peggiori del futuro candidato repubblicano”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni.

“Sono sicura che l'intelligenza politica e l'esperienza di Hillary Clinton la spingeranno a raccogliere almeno in parte i sentimenti e le istanze che Sanders ha interpretato, mostrando attenzione ai temi più sociali, alla necessità di contrastare le diseguaglianze troppo grandi che si sono prodotto negli anni della crisi, generando sentimenti di inquietudine, disaffezione e sfiducia verso l'estabishment. Ma la nomination di una donna per la più alta carica politica della più grande e ricca democrazia del mondo – conclude - non può che essere salutata come un fatto storico davvero, per tutte e per tutti”.