• 02/09/2014

Grazie all’iniziativa del governo Renzi accessibili molti documenti

"Grazie all’iniziativa del governo Renzi, che ha reso accessibili molti documenti relativi al tragico e irrisolto passato del nostro paese, i giornali italiani tornano ad occuparsi dei misteri di Ustica, una delle più terribili stragi rimasta impunita, purtroppo come molte altre. Nel percorso di verità e giustizia, ricordiamo che, a questo punto, occorrono passi decisivi per ottenere le rogatorie internazionali che la Procura della Repubblica ha rivolto a Stati amici e Alleati proprio in merito all'inchiesta sulla strage di Ustica. E’ poi imminente l’approvazione del reato di depistaggio: licenziata dalla commissione Giustizia a Luglio, la legge sarà votata dall’Aula di Montecitorio la prossima settimana e sarà un altro passo in avanti contro uno degli strumenti utilizzati dai responsabili materiali e morali delle vicende stragiste e di terrorismo per rallentare, se non bloccare, le inchieste e per impedire l'accertamento di fatti delittuosi gravissimi”. E’ quanto affermano i deputati del Partito democratico Walter Verini e Enzo Amendola (capigruppo nelle commissioni Giustizia e Esteri) i quali avevano presentato negli scorsi mesi una interrogazione al ministro della Giustizia.

“Dopo 34 anni dobbiamo giungere alla verità su questa pagina buia della nostra storia: per questo sarebbe molto importante che il parlamento approvi presto la Convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea, fatta a Bruxelles il 29 maggio 2000. L'iter necessario alla ratifica è già avviato e speriamo si concluda in tempi brevi perché la Convenzione semplifica e rende più efficaci le formalità e le procedure inerenti alle richieste di assistenza giudiziaria, introducendo forme e tecniche specifiche di collaborazione rafforzata con le autorità giudiziarie degli altri Paesi europei. Dopo l'accertamento giudiziario dei depistaggi che hanno pesantemente ostacolato le ricerche, è irrinunciabile un'azione incisiva per ricostruire quella verità che le vittime e il paese - concludono – attendono da troppo tempo".