• 12/02/2018

“Sullo vaccinazioni condivido pienamente il pensiero di Roberto Burioni: lo Stato deve stare dalla parte dei più fragili, soprattutto quando sono minori. Quello della vaccinazione obbligatoria per l’accesso alla frequenza scolastica è prima di tutto un tema di salute pubblica, che deve essere tutelata in ogni modo.

I numeri epidemiologici parlano chiaro: prima del decreto Lorenzin l’Italia ha avuto un aumento esponenziale di episodi di patologie facilmente evitabili con i vaccini, proteggere i bambini significa mettere in sicurezza i più fragili e contemporaneamente tutta la comunità. Per questo, nell’estate scorsa, Governo e Parlamento sono intervenuti urgentemente attraverso il decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale. 
Le istituzioni, insieme ai media, nel pieno rispetto del diritto alla Salute dell’individuo sancito dalla Costituzione e nella tutela della salute pubblica, hanno il compito di arginare ogni tipo di campagna di disinformazione antiscientifica, che rischia di avere effetti devastanti mettendo in pericolo la vita dei cittadini. E’ nell’interesse di tutti, soprattutto delle famiglie, che ciò avvenga. Serve certamente però un miglioramento nelle forme comunicative e burocratiche per l’accesso e l’accertamento alle vaccinazioni, il Ministero su questo può certamente migliorare. Su questo fronte organizzativo serve la massima collaborazione tra tutti i livelli istituzionali e tra istituzioni sanitarie, scolastiche e amministrative“.

Così la deputata dem Daniela Sbrollini, vicepresidente della XII Commissione Affari sociali e Sanità.

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