• 08/08/2018

In splendida solitudine ed abbandono del campo da parte della Lega che annusando l’aria ha rimesso i remi in barca dopo aver lisciato il pelo al movimento No Vax, la ministra Grillo se la prende con tutti. Dall’ Ordine dei medici, pediatri di famiglia, scienziati, presidi, associazioni  familiari e parlamentari. Secondo la ministra sono tutti impegnati in una “congiura” politica contro le decisioni da lei assunte con la circolare e la proposta di legge  che sterilizza i successi raggiunti, vanificando quanto finora fatto. La ministra Grillo è una donna intelligente ed è giusto il suo impegno sulle Anagrafi Vaccinali. Ma è francamente incomprensibile l’ostinazione e l’arroganza messa in campo sulla vicenda dei vaccini. E ci vuole presunzione intellettuale  per  additare come “vergognosi strumentalizzatori” i partner fondamentali della garanzia  dei diritti primari di un Paese quali la salute e l’istruzione. Era proprio necessario  imbarcarsi in tale scontro? Non sarebbe stato più utile, nel voler perseguire l’obbiettivo della persuasione e  consapevolezza dei vantaggi della prevenzione e della maggior efficacia ed efficienza dell’obbligo vaccinale, prevedere l’incremento di personale almeno per i servizi di prevenzione, piuttosto che non proferire verbo, dopo le affermazione della vicepresidente Taverna (M5S), che  ha  definito i professionisti  sanitari  come coloro che trattano i bambini come animali da marchiare? C’è la volontà esplicita di voler  vanificare quanto raggiunto finora  nella scelta di prorogare l’autocertificazione, cambiando per altro una legge dello Stato con una circolare ministeriale  che quindi ha tutti i profili di illegittimità, tanto reali da indurre  il Governo ad inserire  un emendamento nel decreto “ Milleproroghe”. Così come è evidente  che si vuole indebolire la legge introducendo sanzioni più morbide che avevano un potere deterrente (non ci interessa fare cassa!) o piuttosto  trasferire le responsabilità dei controlli (a campione) sulla scuola, già oberata da incombenze amministrative, o affermando che per impedire le false autocertificazioni basta applicare la legge – che prevede fino a due anni di carcere per i genitori - invece che obbligare alla presentazione dei certificati  medici di avvenuta vaccinazione, come previsto dalla legge Lorenzin. O la scelta irresponsabile di prevedere l’ossimoro scientifico “dell’obbligo flessibile” per Regioni, sapendo che virus e batteri non hanno confini ed è quindi necessario un comportamento univoco nel Paese se vogliamo raggiungere stabilità degli obbiettivi di “immunità di gregge”. Infine è grave che una ministra affermi che il rischio per i bambini immuni depressi è “molto contenuto”  perché solo il 2,8% dei bambini non è vaccinato: significa non avere la consapevolezza della responsabilità che si pretende da chi ha il dovere e l’obbligo di tutelare la salute degli individui e della collettività ( Art. 32 della Costituzione). Stendo un velo pietoso sui contenuti della  proposta  di legge 2077 presentata nella scorsa legislatura, anche a  firma dell’attuale ministra dove si afferma che “recenti studi hanno messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e malattie quali leucemia, intossicazioni, malattie tumorali e autismo ecc.” perché medici che fanno tali affermazioni possono anche essere radiati dall’Ordine. Dalai Lama suggeriva in una frase storica “Ero intelligente e volevo cambiare il mondo, ora sono saggio e sto cambiando me stesso”. Ci aspettiamo, spero non inutilmente dalla ministra Grillo un po’ di saggezza e di capacità di ascolto verso coloro che come lei hanno  l’onore e l’onere di tutelare la salute ed il benessere dei  cittadini.

Lo afferma Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera.