“Abbiamo appreso con soddisfazione la notizia che il Vaticano ha aperto i propri archivi sugli anni della dittatura argentina, dal 1976 al 1983, ad esclusivo beneficio dei familiari dei desaparecidos. Auspichiamo e attendiamo un’analoga apertura anche a favore dei familiari delle vittime delle stragi italiane, rendendo loro accessibili i documenti vaticani sull’attività dello Ior (Istituto per le Opere di Religione), dell’arcivescovo Paul Casimir Marcinkus e sui rapporti della Banca Vaticana con Roberto Calvi, Michele Sindona e Licio Gelli negli anni della strategia della tensione”.
Lo dichiara Paolo Bolognesi, deputato Pd, presidente dell’Associazione 2 agosto 1980 e Unione vittime per stragi, commentando il recente provvedimento delle autorità vaticane di declassificare i documenti relativi al periodo del regime militare argentino.