• 10/06/2015

Ormai sono passati 71 giorni e ancora non è stato nominato il nuovo prefetto di Verona.
Nonostante i chiari segnali: nella città ci sono famiglie di riferimento della 'ndrangheta che hanno incontrato imprenditori e amministratori pubblici veronesi, hanno organizzato summit nelle sedi di aziende, hanno provato a mettere le mani in alcune operazioni urbanistiche e sono state sequestrate imprese perché di proprietà o controllate da persone con precedenti penali o con inchieste in corso per gravi reati di stampo mafioso. Detto ciò, il ministro Alfano comunque non provvede alla nomina. Cosa aspetta? Una incredibile sottovalutazione che rallenta l'azione dello Stato. Un'inerzia inaccettabile del ministro dell'Interno che può essere anche equivocata. La nomina del prefetto, che deve essere una persona capace di leggere i fatti e orientare le giuste azioni per impedirle, e' l'unico segnale che lo Stato può e deve dare a Verona.

Lo afferma il deputato del Pd Vincenzo D’Arienzo.