• 19/09/2017

“Sono lieto che il Governo abbia risposto positivamente all’appello che avevo lanciato con la mia interrogazione, presentata a ridosso della pausa estiva, sul destino dell’edificio demaniale “Villa Olga” di Salonicco”. Lo afferma  Alessio Tacconi, deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero nell’annunciare la risposta che il Governo ha dato oggi in Aula con il Sottosegretario Della Vedova.

“Ricordo – prosegue il Deputato - che Villa Olga era una splendida villa in stile Liberty che lo Stato aveva destinato a sede del Consolato di Salonicco; durante la seconda guerra mondiale l’immobile fu teatro del salvataggio di centinaia di ebrei grazie al coraggio del Console Guelfo Zamboni. Chiuso il Consolato nel 2001, l’immobile è rimasto inutilizzato per attività istituzionali e proprio in ragione del suo perdurante inutilizzo il MAECI ne ha decretato la dismissione tramite alienazione o permuta, in primo luogo per ottemperare agli obblighi finanziari imposti dalle ultime leggi di bilancio, e poi per sottrarlo all’incuria e al degrado in cui versa attualmente”.

“La risposta del Governo conferma la necessità di razionalizzare la gestione dei beni demaniali all’estero dismettendo quelli non più utilizzati. Non posso quindi che apprezzare quanto illustrato dal Sottosegretario sui vari tentativi che sono stati fatti per studiare prima la possibilità di un restauro conservativo, rivelatosi troppo oneroso, poi di una possibile collaborazione con la Città di Salonicco per destinare l’edificio ad attività culturali di comune interesse, anch’essa andata a vuoto. La vendita non è più procrastinabile anche agli occhi della Comunità italiana di Salonicco che ad un edificio fatiscente di proprietà dello Stato italiano preferirebbe un immobile alienato ma ridato all’antico splendore. Prendo perciò atto che l’Amministrazione sta procedendo ad una gara ad evidenza pubblica che sarà visionabile sul sito del MAECI a partire dal prossimo mese di ottobre”. 

“Sono anche lieto di osservare - aggiunge Tacconi - che, sebbene secondo le norme in vigore non sia possibile utilizzare sul posto i proventi della vendita, proposta che nella mia interrogazione era stata lanciata quale utile provocazione, le richieste di intervento sulle strutture italiane sono state pienamente accolte: la Scuola Italiana di Atene dal prossimo anno scolastico dovrebbe essere trasferita in una nuova sede più adeguata alle esigenze funzionali e didattiche dell’utenza, mentre per il corrente anno scolastico si è provveduto, durante l’estate, alla messa in sicurezza di alcune strutture e risolto alcune criticità dell’edificio attualmente in locazione, proprietà della Santa Sede; si stanno inoltre programmando lavori presso l’Ambasciata per accogliervi il personale impiegato presso la Cancelleria Consolare, attualmente ospitata in locali assolutamente inidonei ad assicurare una decorosa situazione lavorativa del personale e un’ottimale offerta dei servizi all’utenza”.

“Nella mia replica – conclude Tacconi – nell’apprezzare la risposta del Governo, ho voluto anche rivolgere un pensiero di gratitudine all’Ambasciatore Marras che fin dal suo arrivo ad Atene si è mostrato sempre vicino alla comunità italiana e ai suoi bisogni, prodigandosi anche, con passione e impegno, per mettere ordine nelle annose questioni legate alla gestione degli immobili italiani in Grecia”.