• 25/11/2015

Istituire un nuovo codice di accesso alle strutture ospedaliere di Pronto Soccorso, un Codice Rosa con cui tutelare in maniera efficace le persone vulnerabili, vittime di violenze fisiche o psicologiche.

Lo prevede un emendamento alla Legge di Stabilità predisposto dai deputati PD Fabrizia Giuliani e Giuseppe Berretta che da tempo stimolano le amministrazioni locali – anche a Catania – per far sì che vengano istituite strutture di “Codice Rosa” nei Pronto Soccorso.

“Adesso vogliamo fare un ulteriore passo verso la realizzazione di strutture ad hoc e procedure adeguate per combattere la violenza e tutelare chi la subisce: non solo donne ma anche minori, anziani e tutte le vittime di violenza sessuale, maltrattamenti o stalking – spiegano Berretta e Giuliani – Il Codice Rosa, sulla base di esperienze locali già operative, è uno strumento concreto che può aiutare tantissime vittime di molestie e per questo ci auguriamo che il Parlamento possa dare un segnale concreto a sostegno delle persone più fragili”.

L'emendamento alla legge di stabilità prevede quindi che nei Pronto Soccorso sia operativo il Codice Rosa, assegnato da personale addestrato a riconoscere segnali non sempre evidenti di una violenza subita anche se non dichiarata. L'emendamento prevede dunque “l’istituzione di un Gruppo multidisciplinare coordinato tra le Procure della Repubblica, le Regioni e le Aziende sanitarie locali (ASL), finalizzato a fornire assistenza giudiziaria e sanitaria riguardo ad ogni possibile aspetto legato alla violenza o all’abuso”.

La proposta dei due parlamentari del Partito Democratico prevede la definizione a livello nazionale di “linee guida”, concertate con i Ministeri della Giustizia, della Salute, dell'Interno e con la Conferenza Stato-Regioni, per la definizione dell'iter da seguire in caso di Codice Rosa e per la formazione del personale.

“Ci sono molte esperienze positive, come quelle messe in atto già da anni dall'ASL di Grosseto, che vanno guardate con ammirazione e replicate – concludono Berretta e Giuliani – Per rendere operativo il Codice Rosa non sono necessarie ingenti risorse economiche ma una grande attività di coordinamento. Ci auguriamo al più presto di poter vedere in ogni Pronto Soccorso uno spazio dedicato alle tante vittime di violenze, che subiscono spesso in silenzio ma che avrebbero bisogno di un supporto per ribellarsi al male subito”.