09/04/2024 - 18:31

Le notizie che giungono da Suviana addolorano e preoccupano. Esprimo massima vicinanza alle famiglie delle vittime ed a chi è rimasto ferito e sostegno e riconoscenza ai soccorritori, impegnati nella ricerca di chi ancora è disperso.

Lo ho scritto Andrea De Maria, deputato Pd.

09/04/2024 - 17:55

"Tanto rumore per nulla, possiamo riassumere così la campagna intrapresa dal senatore Gasparri con l'obiettivo di mettere in seria discussione, se non addirittura chiudere, il centro dell'ospedale Careggi di Firenze che segue giovani persone trans.
Le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e le notizie di stampa sono chiare: la tanto attesa relazione del Ministero non solo non chiede la chiusura del centro, ma si limita solo a fare qualche rilievo sanabile in 30 giorni.
Gasparri aveva scatenato una vera e propria guerra contro il centro, le professioniste e i professionisti che vi lavorano, ma soprattutto contro le famiglie che hanno vissuto settimane di grande paura all'idea che l'unico centro d'Italia, altamente specializzato, in grado di seguire i loro figli e le loro figlie, potesse chiudere.
Ma soprattutto un attacco a queste ragazze e questi ragazzi a cui il senatore Gasparri avrebbe voluto togliere il diritto a una salute psicofisica adeguata.
Un parlamentare dovrebbe preoccuparsi di tutelare i diritti e il benessere delle cittadine e dei cittadini, non di ostacolarli. Ma da certe parti politiche si preferisce sempre alimentare pregiudizi, creare allarmismi, inventare nemici e impedire alle persone di vivere serenamente la propria identità". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

09/04/2024 - 17:54

Cosa ci nasconde il ministro Giorgetti sul Pnrr? Continua ad esserci un quadro di assoluta opacità sull’avanzamento del piano con ritardi, buchi e ripetuti rinvii mentre il governo insiste nel non consegnare al Parlamento, a cui spetterebbero di diritto, le schede tecniche dei lavori. Purtroppo le poche certezze che abbiamo sono il taglio di 1,2 miliardi di fondi alla sanità, l'eliminazione di 500 case ed ospedali di comunità, la riduzione di 100.000 posti in asili nido, e i 6 miliardi cancellati a comuni ed enti locali per interventi fondamentali per le nostre comunità. Se a questo quadro di per sé già preoccupante aggiungiamo l’auspicio di oggi del Ministro dell’Economia di una proroga del Pnrr oltre il 2026, i nostri timori aumentano. A questo punto, è sempre più evidente che Giorgetti nasconda qualcosa al Parlamento e al Paese.

Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione Politiche UE alla Camera.

09/04/2024 - 17:28

“Come al solito tanta confusione e grandi contraddizioni sui temi della giustizia. Il disegno di legge a firma Nordio è stato licenziato in consiglio dei ministri ormai quasi un anno fa, ancora non è legge e oggi apprendiamo a mezzo stampa che ci sarebbe una frenata voluta direttamente dalla Premier. Noi abbiamo già spiegato perché siamo fortemente contrari rispetto a questo provvedimento che è dannoso, però qui siamo di fronte all’ennesimo balletto della maggioranza. E Nordio ha fatto tanti proclami ma i risultati stanno a zero e spesso vanno in direzione opposta alle sue promesse. Tutto questo mentre servirebbero investimenti e assunzioni urgenti che invece mancano”. Lo dichiara Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio.

09/04/2024 - 17:05

“Su lavoro e sanità il governo resta lontano, lontanissimo dai bisogni dei cittadini. Il confronto di questa mattina con il ministro Fitto è stato un altro buco nell’acqua, salvo la parziale retromarcia fatta in tema di minimi salariali per i lavoratori di appalti e subappalti di opere e servizi. Solo su questa questione, infatti, registriamo una timida apertura alle richieste del Pd e delle altre forze di opposizione per tornare al criterio dei contratti più rappresentativi invece che a quelli maggiormente applicati, come invece era stato inizialmente previsto. Una scelta, quella del governo Meloni, apparsa subito in totale contrasto con la realtà dei fatti di un mondo del lavoro sempre più preda di precarietà e stipendi da fame. Per fortuna gli aspetti più pericolosi della norma vengono sanati, sebbene in modo ancora insufficiente rispetto alle soluzioni organiche che avevamo proposto”.

Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione Bilancio alla Camera.
“In tema di sanità, poi - aggiunge - l’incontro di oggi certifica ciò che abbiamo sostenuto dal primo momento: i vorticosi spostamenti di risorse voluti da Fitto sono stati tutt’altro che indolore, visto che a conti fatti alle Regioni mancano 1,2 miliardi di euro per finanziare la sanità pubblica. Rispetto a questo taglio non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Il governo continua a prendere tempo e c’è solo da sperare che, se verrà trovata, la toppa non sia peggiore del buco. Permangono forti perplessità anche sulla questione della cessione di quote di Pago PA. Il ministro chiede tempo per ‘ulteriori riflessioni’ ma il problema è alla radice: siamo sicuri che questa operazione non sia in totale contrasto con le norme antitrust e con il rispetto degli obiettivi del Pnrr? Il sospetto - conclude - è che queste operazioni selvagge di privatizzazione siano solo il mezzo più rapido per sopperire all’incapacità di questo governo di garantire la crescita senza amputare lo Stato sociale”.

09/04/2024 - 16:58

“Finalmente il governo si è detto pronto a ricredersi rispetto alla scelta fatta di sostituire, nel decreto Pnrr, il criterio consolidato del riferimento ai contratti comparativamente più rappresentativi con quello ai contratti più diffusamente applicati. Una differenza fondamentale perché in prospettiva possono essere più diffusamente applicati contratti pirata firmati da sigle compiacenti, svincolate da ogni criterio di rappresentanza e rappresentatività, finalizzati a comprimere tutele e salari. Abbiamo denunciato da subito l’imbroglio e il pericolo. E assieme a noi lo hanno denunciato tutte le opposizioni, le parti sociali, sindacali e datoriali, i consulenti del lavoro e i giuristi che hanno messo in evidenza che il criterio avrebbe generato, nella sua indeterminatezza, forti contenziosi. Il governo dovrà ora tornare indietro anche sulle altre norme in cui questo concetto era stato introdotto, a partire dalla delega che cancella il salario minimo che si è fatta approvare dalla sua maggioranza alla Camera”.

Lo dichiara la deputata democratica, Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Pd, e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

09/04/2024 - 16:12

“Il Governo e Lega sono allo sbando sulla politica economica, mentre Giorgetti privatizza, Salvini statalizza. Ma chi è il ministro dell’economia?”. Lo chiede il deputato democratico, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd della camera, Andrea Casu, commentando l’annuncio dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto per la costituzione di una nuova società completamente partecipata dal Mef per la gestione delle autostrade statali a pedaggio. “Siamo curiosi di vedere il testo nel dettaglio, al momento sembra una grande boutade, in ogni caso è molto strano che il ministro dell’economia si presenti in parlamento con un piano privatizzazioni corposo, a cominciare da Poste, mentre il Cdm approva una proposta del suo collega di partiti per la costituzione di una nuova società statale. Purtroppo per ora solo una cosa è certa: le Poste saranno inspiegabilmente svendute nonostante le promesse fatte ai lavoratori che stanno giustamente in stato di agitazione”.

09/04/2024 - 14:48

“Dal Governo Meloni un altro schiaffo alla Toscana del Sud: il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha oggi ammesso infatti, nel corso del question time in Commissione Finanze, che gli Uffici territoriali delle Dogane di Arezzo e Siena verranno declassificati. Si tratta di una decisione sbagliata e controproducente, contro la quale si sono espresse in più occasioni le locali Camere di Commercio e le associazioni di categoria che rappresentano 80 mila imprese: un sistema produttivo attivo e vivace che garantisce oltre un quarto dell’export e dell’import dell’intera Regione per un valore complessivo di quasi 20 miliardi di euro annui. Non ci opponiamo per principio ai processi di ottimizzazione dei servizi ma questo declassamento, deciso unilateralmente e senza coinvolgere le parti in gioco, discrimina il territorio, sminuisce due province e mortifica il lavoro di migliaia di aziende; tutto ciò nel completo ed imbarazzante silenzio dei parlamentari di destra. Ci attiveremo da subito per bloccare questo gravissimo errore”. Così il deputato del Pd Marco Simiani.

09/04/2024 - 14:30

Siamo oltre la finanza creativa. Siamo alla presa in giro: il governo presenta un def “transitorio”, cioè non dice come coprirà le spese almeno fino alle Europee. Poi la ricetta sarà la solita: tagli a sanità, scuola, lavoro. Irresponsabili e incoscienti, a spese dei cittadini.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

09/04/2024 - 13:20

“L’industria audiovisiva italiana sta vivendo un momento di grande incertezza che sta compromettendo importanti investimenti nazionali e internazionali, con effetti diretti sull’occupazione e sull’indotto del settore” così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, commenta quanto scritto oggi dal ministro della cultura su alcuni organi di stampa.
“Questa situazione - aggiunge Manzi - è determinata dalle folli scelte del governo che, per questioni tutte politiche, non sta intervenendo e, a distanza di un anno, continua ad annunciare una riforma del tax credit dagli effetti devastanti perché depotenzierà la misura, ingarbuglierà le regole, ripristinerà la politicizzazione dei finanziamenti arrivando addirittura a mettere bocca sulle scelte autoriali. Tutto questo è un dito negli occhi alle grandi produzioni nazionali e internazionali che chiedono regole semplici e tempi certi. E un grave danno per le produzioni indipendenti che sono state completamente abbandonate”.

09/04/2024 - 13:12

“Ci sono numerosi aspetti più che torbidi nell’ultima indagine della Dda di Palermo che mettono in evidenza come, ancora una volta, ci sia una forte commistione tra soggetti politici, esponenti mafiosi e imprenditori legati alla massoneria. Ancora una volta la magistratura arriva prima della politica che deve imporsi delle regole certe e impedire questo intrallazzismo legato alla compravendita di voti, scendendo a patti con la criminalità organizzata”.

 

Lo dichiara il deputato Anthony Barbagallo, componente della commissione nazionale Antimafia e segretario regionale del Pd Sicilia, a proposito dell’ultima inchiesta della Dda di Palermo che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’ex consigliere comunale di Palermo, Mimmo Russo.

09/04/2024 - 13:12

“Le risposte del governo a questa che possiamo ormai definire pandemia di peste suina non ci soddisfano. Occorre fare presto e meglio, perché fino ad oggi si è prodotta tanta carta, tanti piani, ma i risultati restano esigui o scarsi. Mentre la diffusione del fenomeno rischia di raggiungere anche il distretto di Langhirano e tutti gli operatori sanno bene cosa potrebbe significare per il comparto. Parliamo di un valore della produzione da un miliardo di euro. Serve maggiore impegno, una gestione efficace delle risorse, invece ci troviamo di fronte addirittura alla mancanza dell’atto formale di proroga del commissario straordinario, ai ritardi nell’implementazione della filiera degli abbattimenti, ad Asl locali non in grado di effettuare i controlli necessari. I dati ci dicono che la strategia fin qui adottata non è stata utile ad arginare la diffusione della peste suina, nonostante le sollecitazioni e le proposte giunte dalle Regioni, a cominciare dall’Emilia Romagna, e dalle associazioni venatorie. Gli interventi previsti dal piano straordinario vanno sburocratizzati e occorre mettere i territori nelle condizioni di agire. Non c’è più tempo da perdere”.

 

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, replicando in Aula a Patrizio La Pietra dopo la risposta del sottosegretario all’interpellanza sottoscritta anche dai deputati democratici, Antonella Forattini, Maria Marino e Andrea Rossi.

09/04/2024 - 11:30

“Noi siamo garantisti sempre e siamo certi che i componenti di Fdi della commissione di vigilanza Rai, così come i capigruppo Foti e Malan, interverranno oggi per chiedere con forza ai telegiornali del servizio pubblico di non nascondere le notizie e fare informazione sul caso dell’esponente del loro partito arrestato per mafia e voto di scambio. La coerenza prima di tutto visto che sono stati proprio loro nei giorni scorsi ad annunciare una fantomatica ‘nuova governance della Rai e dei tg dove le notizie non si silenziano e si danno nel rispetto del pluralismo e del diritto di cronaca’. Siamo certi che questo avverrà oggi”, così una nota dei componenti del Pd nella commissione di vigilanza Rai.

 

09/04/2024 - 11:20

“Leggo, dall’articolo di un importante quotidiano nazionale, che sarei ostile alla candidatura di Nicola Zingaretti alle elezioni europee perché egli sarebbe portatore di un ‘voto stanco’. Smentisco questa notizia e la relativa considerazione che l’accomoagna. Nella mia vita politica non sono mai stato ‘ostile’ a nessuno. Semmai ho cercato sempre, con piena autonomia di giudizio, di sostenere le insegne del mio Partito. Non ho partecipato a riunioni in cui si sia stabilito di ostacolare Zingaretti ne altri. Vero è che sosterrò la candidatura di Matteo Ricci, come a molti ho detto trasparentemente, per le sue caratteristiche politiche e personali. Ma da qui a dire che sono ostile ad altri ce ne passa. Anche perché da dirigente con qualche anno sulle spalle so distinguere e agire coniugando il sostegno ad una persona alla non ostilità verso altre. Come si fa in un partito vero e in una comunità vera”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

08/04/2024 - 20:00

"Netanyhau ha annunciato che "c'è una data" per l'ingresso a Rafah. Svaniscono così le illusioni di coloro che pensavano che il ritiro di una parte delle truppe dal sud della Striscia fosse un buon segno.
Netanyahu non solo non ha alcuna intenzione di arrivare al cessate il fuoco, ma subisce i ricatti dell'alla più estrema del suo partito, rappresentata dal ministro Ben Gvir che proprio oggi aveva minacciato di fare cadere il governo senza l'operazione a Rafah. E, tra l'altro, si fa beffa delle posizioni espresse dai suoi principali alleati come Biden, che si è detto contrario all'attacco a Rafah, e come il nostro ministro degli Esteri Tajani che solo ieri aveva manifestato la stessa idea.
E' il momento di prendere misure drastiche per far rispettare la risoluzione dell'Onu che chiede al primo punto proprio il cessate il fuoco. Misure che possono includere lo stop alla vendita di armi e sanzioni economiche al governo di Tel Aviv". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

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