18/04/2024 - 11:39

Dal Governo Meloni nessuna risorsa contro le stragi sul lavoro. Dopo aver bocciato l’emendamento Pd per aumentare i controlli la destra respinge anche il nostro ordine del giorno che avrebbe permesso una maggiore prevenzione, soprattutto nei cantieri, istituendo un fondo per garantire un adeguato trattamento accessorio al personale dell'Ispettorato nazionale del lavoro”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi intervenuto oggi in aula nel corso del dibattito del Decreto Pnrr.

“Ogni giorno in Italia muoiono sul lavoro in media più di tre persone. Le norme sono importanti ma senza controlli ogni iniziativa è inutile ed oggi le ispezioni nel nostro paese sono troppo poche e nettamente inferiori ai parametri europei. E’ colpa soprattutto degli organici molto depotenziati e per i quali nella scorsa Legge di Bilancio non vi è stato alcuno stanziamento. Nonostante i concorsi fatti, gli stipendi sono così poco attrattivi per le mansioni richieste che i vincitori spesso rinunciano all’incarico o se ne vanno dopo pochi mesi. Con il risultato che gli ispettori in attività sono costretti a dividersi tra i sopralluoghi in cantieri e aziende e le attività amministrative. Chiedevamo maggiori risorse per prevenire incidenti ma ancora una volta il governo si è girato dall’altra parte”, ha concluso Emiliano Fossi.

18/04/2024 - 11:03

Rischio di una guerra nucleare c’è, ci sia volontà politica comune di fermarlo

“Ringrazio fortemente il prof. Helfand per aver accettato il nostro invito a venire a riferire nelle commissioni Esteri e Difesa della Camera sulla situazione nucleare nel mondo.
Le notizie e i dati che ci ha fornito il prof Helfand sono allarmanti e richiedono un approfondimento da parte di tutte le forze politiche e le istituzioni. Dobbiamo mettere in campo la volontà politica tutti insieme di fermare una possibile escalation nucleare che provocherebbe danni irreparabili alla nostra civiltà. E per questo dobbiamo necessariamente rafforzare la rete diplomatica e i dialoghi di pace. Auspichiamo che il governo italiano rafforzi tutte le iniziative messe in campo e si renda protagonista di una vera e propria missione di pace”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, a margine dell’audizione di Ira Helfand, sul disarmo nucleare.

18/04/2024 - 11:00

"Le armi nucleari oggi in possesso di diversi Stati del mondo, alcune delle quali presenti sul territorio italiano nelle basi di Aviano e Ghedi, sarebbero in grado di distruggere una città come Roma in pochi secondi, uccidendo tutta la popolazione, radendo al suolo case, monumenti, scuole e carbonizzando alberi e parchi.
Uno scenario drammatico quello che il prof. Ira Helfand, che con la campagna Ican per il disarmo nucleare, ha ottenuto il premio Nobel per la pace nel 2017, ci ha delineato oggi durante un'audizione alle commissioni Esteri e Difesa della Camera. Drammatico e realistico in un momento in cui la guerra è considerata una opzione accettabile per risolvere le controversie tra Stati, mentre conflitti infiammano i confini d'Europa, il Medio Oriente e altre aree del pianeta coinvolgendo potenze nucleari.
Il rischio di una guerra nucleare è, purtroppo, concreto. La deterrenza ha fallito, non ha impedito che si accendessero nuovi conflitti nel mondo.
E sebbene la Commissione Esteri abbia approvato all'unanimità una risoluzione a mia prima firma che impegnava l'Italia a inviare un osservatore al secondo meeting degli Stati Parte del trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari, non solo questo non è accaduto, ma il tema del disarmo nucleare non è all'ordine del giorno nell’agenda del governo.
Un atteggiamento irresponsabile che deve cambiare: il mondo è in fiamme, dobbiamo spegnere l'incendio e riportare la pace, non girarci dall'altra parte.
Una guerra nucleare sarebbe l'estinzione del genere umano e la distruzione del Pianeta". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

17/04/2024 - 20:53

Richiesta accantonamento nostro odg conferma vero obiettivo dell’emendamento Pro-life

“Sui consultori il governo è in forte imbarazzo e lo conferma la richiesta di accantonamento dell’ordine del giorno del PD a firma Sara Ferrari, dopo che molti deputati di maggioranza hanno già reso evidente la loro difficoltà a votare contro su questo tema”. Così in una nota la capogruppo Chiara Braga che ribadisce: “Mentre in Francia il diritto all'aborto entra in costituzione e il Parlamento europeo approva una mozione perché entri nella carta dei diritti fondamentali, in Italia si rischia un inaccettabile passo indietro di 50 anni, che mette in discussione l'autonomia e l'autodeterminazione delle donne sulla scelta di maternità. Chiediamo al governo una cosa molto semplice e cioè di “assicurare che l’emendamento Malagola non mini in alcun modo la piena attuazione della legge 194 e non restringa il diritto delle donne ad avere accesso ad una interruzione volontaria di gravidanza. Se Governo e maggioranza non sono in grado di votare questo testo, abbiamo un serio problema e la conferma che l’obiettivo dell’emendamento di Fdi è impedire piena applicazione della 194”, conclude la nota.

17/04/2024 - 19:25

“Ridurre il numero di ami previsti nella pesca sportiva dei palamiti e vietare l'utilizzo di sistemi automatici per il recupero dell’attrezzo è ciò che ha ribadito oggi in Aula il ministro Lollobrigida, dimostrando di non aver ascoltato e coinvolto le associazioni di settore e i tanti pescatori dilettanti che hanno chiesto di essere auditi invano dal ministro. Quanto ribadito oggi da Lollobrigida, in risposta ad una interrogazione dell’onorevole Pastorino, conferma tutte le nostre preoccupazioni. Intanto sul metodo scelto dal governo: un decreto che ha di fatto esautorato il Parlamento del suo ruolo e che non ha neanche tenuto conto delle posizioni espresse dalle associazioni professionistiche e dilettantistiche che praticano questo antico sistema di pesca. Se l’intenzione era limitare l’illegalità e la pesca di frodo, vorrei dire al ministro che questo non si ottiene certamente limitando il numero di ami. Il governo cambi rotta e convochi subito un tavolo con le parti interessate, ristabilendo il giusto clima di confronto propositivo e positivo”.

Così Valentina Ghio, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.

17/04/2024 - 19:02

“I terremoti e gli eventi catastrofici non sono uguali per tutti soprattutto se sono coinvolti i cittadini dell’Emilia Romagna. Dopo la mancata proroga dell’esenzione Imu per i fabbricati inagibili, dopo i mancati finanziamenti per fare fronte a tutti i danni, tutti non solo una parte, dell’alluvione del maggio 2023, con il nuovo decreto che comprende il superbonus i comuni dell’Emilia Romagna inseriti nel cratere del sisma 2012 sono stati esclusi dalla possibilità di poter utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito a differenza di quanto previsto per i comuni terremotati di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Bocciare, alla Camera, in Aula, l’ordine del giorno al decreto Pnrr con il quale chiedevamo l’impegno del governo a ristabilire equità e giustizia estendendo le deroghe anche in Emilia Romagna, attesta una vera e propria ossessione dell’esecutivo Meloni verso la regione e il suo presidente Bonaccini, ricordiamoci la vicenda della nomina del commissario, anche al fine di poter comunicare, velleitariamente, una presunta inadeguatezza dell’amministrazione nel completare la ricostruzione dopo il sisma del 2012. E ancor più offensiva è stata la proposta del governo di tramutare l’Odg in una mera raccomandazione”.

Lo dichiara il deputato del Pd Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

“I dati, di contro - aggiunge - segnalano che l’eventuale proroga riguarderebbe solo il 5% dei fabbricati sui quali insistono già cantieri finanziati ed autorizzati dalla struttura commissariale. In quei comuni il completamento dei lavori non è stato realizzato non certo per mancanza di volontà, lo dimostra l’operatività dei cantieri, ma per una serie di congetture tra le quali il forte rincaro dei materiali nel tempo della crisi energetica. Eppure quando si vuole, i danari si trovano come i milioni di euro regalati al ministro Lollobrigida per allargare spudoratamente i suoi già faraonici staff. E purtroppo il governo non sta facendo la sua parte nemmeno per l’alluvione di dieci mesi fa. Grandi passerelle indossando gli stivali d’ordinanza - conclude - grandi impegni sul fatto che sarebbero stati rimborsati tutti i danni ed invece ora si naviga al buio e non si conoscono ancora le cifre reali stanziate per avviare la ricostruzione”.

17/04/2024 - 18:42

Siamo in tanti che da anni proviamo a far introdurre il diritto al voto per i fuorisede che negli altri paesi avanzati esiste già. C’è stato un piccolo, seppur timido, primo passo da parte della maggioranza e del governo con questa possibilità per i soli studenti e non per chi lavora e per le sole prossime elezioni europee in via sperimentale, quindi non in modo strutturale e non per le elezioni politiche, di dare la possibilità agli studenti fuori sede di votare. Ma siccome non basta una legge per dare un diritto, nel senso che se poi questo diritto non è conosciuto, rimane in Gazzetta ufficiale e non viene esercitato, la ragione di questa conferenza stampa è fare in modo che si diffonda il fatto che c’è la possibilità seppure ancora in via sperimentale di votare alle prossime elezioni europee e anche di facilitare al massimo tutti coloro che ne verranno a conoscenza e vorranno esercitare questo diritto. Ringrazio il Comitato ‘voto dove vivo’ perché ha avanzato quattro proposte intelligenti, puntuali e giuste (pubblicare il modulo di richiesta, lanciare una campagna informativa in tv, far conoscere questa opportunità e semplificare le procedure) che noi proveremo a diffondere al massimo e su cui proveremo ad avere delle risposte sia dagli Atenei che dalla maggioranza per far sì che al prossimo 8 e 9 giugno ci siano quanti più possibili studenti fuorisede che possano votare e che possano effettivamente far sperimentare questo timido nuovo diritto che noi auspichiamo e faremo in modo sia solo un primo passo di una legislazione strutturale e molto più ampia sul tema.

Così la deputata del Pd Marianna Madia, intervenendo alla conferenza stampa alla Camera sul voto agli studenti fuorisede.

17/04/2024 - 17:55

Morassut: ferita profonda e ancora aperta, crimini operati da nazisti e repubblichini

“Alle prime luci del 17 aprile di ottant'anni fa, le truppe nazifasciste, sotto il comando del Capitano Kappler, circondarono il Quartiere Quadraro di Roma, arrestando duemila persone. Oltre 700 di queste furono poi deportate al campo di lavoro di Fossoli e successivamente in Germania dove divennero gli schiavi di Hitler. Il rastrellamento del Quadraro, quartiere simbolo della Resistenza, è una delle pagine più buie e dolorose dell’occupazione nazifascista di Roma”. Così il deputato democratico, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd della Camera, Roberto Morassut, è intervenuto oggi a Montecitorio per ricordare il dramma di quei giorni. “Questa giornata – ha aggiunto Morassut – va celebrata nelle più alte sedi istituzionali perché rappresenta una ferita profonda per il nostro paese, non solo per Roma. I nazisti spalleggiati dalla polizia repubblichina hanno compiuto crimini efferati e le ferite sono ancora aperte. Dobbiamo ricordare e tramandare la memoria, soprattutto alle nuove generazioni, perché le stragi, gli eccidi, la pulizia etnica che abbiamo vissuto nel passato siano un monito per il futuro”, ha concluso Morassut.

17/04/2024 - 17:39

In aula alla Camera uno show xenofobo senza precedenti da parte della Lega. Il ministro Valditara spalleggiato dal deputato Rossano Sasso ha ‘usato’ il question time di oggi per attaccare il Partito democratico che chiedeva di conoscere, nel merito, le nuove norme sul calendario scolastico annunciate da Valditara. “Il rischio - ha sottolineato nel corso della discussione la deputata democratica Ouidad Bakkali - è che questo intervento, figlio più della propaganda che della necessità, vada a compromettere l’autonomia scolastica degli istituti”. Il ministro, anziché rispondere al quesito, ha ‘innescato’ il suo compagno di partito, Rossano Sasso, che si è cimentato in lungo intervento provocatorio e condito della consueta propaganda a difesa di un fantomatico attacco alla nostra società da parte degli studenti stranieri. “Ministro esca dalla propaganda - aveva replicato a Valditara la capogruppo in commissione Cultura, Irene Manzi - e lo faccia per il bene della scuola e di quei valori di autonomia scolastica che non sono in contraddizione con la Costituzione e la legge, ma garantiscono, come recita la stessa legge, il pluralismo culturale. Autonomia per non lasciare indietro nessuno. La chiusura dell’istituto di Pioltello non si è verificata per motivi religiosi, ma didattici, come ribadito dalla delibera adottata all’unanimità dal consiglio d’istituto, come hanno ricordato i docenti dell’istituto Iqbal Masiq in una lettera aperta e come ha ricordato il presidente della Repubblica. Le scuole vanno ascoltate, aiutate e sostenute, nel loro percorso quotidiano mettendosi al fianco dei docenti, degli studenti e delle famiglie”.

17/04/2024 - 17:34

"Non possiamo normalizzare la guerra e non possiamo permettere che l'Unione Europea, che è il più grande progetto di pace della storia, consideri la guerra un'opzione accettabile per dirimere i contrasti tra gli Stati. Così come non possiamo permettere che questa maggioranza snaturi la legge 185 del 1990 che regola il commercio di armi. Una legge che ha fatto scuola in Europa, che mette l’industria delle armi al servizio di una politica estera di pace e di tutela dei diritti umani. Una legge che sancisce principi fondamentali come la trasparenza nelle transazioni bancarie che, invece, la maggioranza vuole eliminare escludendo, dalla relazione al Parlamento, l'elenco delle banche che operano in questo settore: i cittadini e le cittadine hanno il diritto di sapere in cosa investe il proprio istituto bancario e di scegliere a chi affidare i propri risparmi. Ed è grave che si tenti di escludere le associazioni e le ONG dalla possibilità di segnalare i paesi in cui si violano i diritti umani e ai quali, in base alla legge, non si possono vendere armi. Infine, ma non per importanza, nella proposta di riforma della 185 non si fa alcun riferimento al Trattato internazionale sul commercio delle armi, ratificato dal Parlamento italiano all'unanimità nel 2013 e ispirato proprio alla legge 185. Una scelta gravissima, che disconosce il lavoro del Parlamento.
Tutto questo in un momento in cui si parla di guerra come un'opzione normale per risolvere le controversie tra Stati e non si fa di tutto affinché invece, sia la pace la strada da percorrere. Come ho ribadito oggi all'evento organizzato nella sede di Libera dalle associazioni pacifiste, ci batteremo in commissione e in aula perché la 185 non venga svuotata e snaturata per fare un favore, l'ennesimo, alle banche e alle lobby dei fabbricanti di armi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/04/2024 - 16:15

“Il ministro Lollobrigida, rispondendo in Aula ad una interrogazione circa la riduzione del numero di ami previsti nella pesca sportiva dei palamiti da 200 a 50 e di vietare l'utilizzo di sistemi automatici per il recupero dell'attrezzo, ha ripetuto le stesse posizioni che lo hanno portato a motivare le ragioni del decreto che noi riteniamo sbagliato. Una scelta unilaterale, considerato che le disposizioni precedenti erano in perfetta sintonia con le direttive comunitarie e le indicazioni della scienza”.

Lo dichiarano i capigruppo democratici della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, e della commissione Ambiente, Marco Simiani, alla Camera.

“Il ministro - aggiungono - ha paragonato migliaia di pescatori sportivi, che operano onestamente nel settore della pesca professionale a quanti operano illegalmente mascherandosi da pescatori sportivi, rischiando di esasperare la conflittualità tra pesca ricreativa e pesca professionale.   Non è limitando gli ami che si elimina l’illegalità e la pesca di frodo. Ripetiamo quanto detto in altre occasioni: il provvedimento è stato emanato senza un adeguato coinvolgimento del Parlamento e in assenza di un dialogo o concertazione preventiva con le parti e con associazioni sportive interessate. Il ministro si è impegnato a convocare quanto prima un tavolo con le associazioni di pesca sportiva. Speriamo - concludono - che il tavolo venga convocato quanto prima per evitare coinvolgendo i professionisti, i ricreativi, le associazioni professionistiche e dilettantistiche che praticano questo antico sistema di pesca e che rappresentano un patrimonio ad alto valore sociale e culturale per le comunità costiere del nostro Paese”.

 

 

17/04/2024 - 14:36

Italia fa passo indietro, Francia e Ue avanti

“La destra spinge i Pro Vita nei consultori per condizionare la libertà delle donne. Mentre in Francia il diritto all’aborto entra in costituzione e il Parlamento europeo approva una mozione perché entri nella carta dei diritti fondamentali, in Italia si rischia un inaccettabile passo indietro di 50 anni, che mette in discussione l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne sulla scelta di maternità. La premeir ha detto più volte che non avrebbe messo in discussione la legge 194, ma così da’ invece la copertura politica ad un’ingerenza e possibile colpevolizzazione delle libere e consapevoli decisioni delle donne. Chiediamo invece che siano rafforzati i consultori, nei numeri e nella diffusione, finanziando assunzioni di personale, perché oggi si trovano in grande difficoltà di organico e di fondi e non riescono a svolgere appieno l’importantissimo compito di supporto ed assistenza alla salute riproduttiva di cittadine e cittadini. Anche sul fronte della prevenzione delle gravidanze indesiderate, servono soldi per garantire la contraccezione gratuita e universale, non limitata come ha voluto il governo, ed educazione alla affettività nelle scuole per una sessualità consapevole oltre che per una cultura del rispetto in chiave antiviolenza”. Lo dichiara Sara Ferrari, capogruppo PD commissione femminicidio.

17/04/2024 - 14:03

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd 

 

Lunedì mattina assieme ad altri colleghi e colleghe sono stata nel CPR di Roma, nell'ambito di un'iniziativa promossa dal Tavolo Asilo e Immigrazione che ha portato rappresentanti della società civile e della politica a visitare tutti i CPR del Paese. Oggi a mezzogiorno si è tenuta la conferenza stampa di restituzione.

 

I centri hanno confermato di essere luoghi di vera a propria “detenzione” in cui le persone sono “detenute” senza aver commesso alcun reato e con l'unico scopo, irrealizzabile, di essere rimpatriate. In questi luoghi i diritti fondamentali delle persone vengono calpestati quotidianamente. Le persone sono abbandonate a sé stesse, non sanno perché sono lì e per quanto tempo ci resteranno, perché nessuno lo ha spiegato loro. Queste istituzioni totali e senza scopo sono il simbolo del fallimento delle politiche in materia di immigrazione degli ultimi 30 anni. Carceri illegali lontane da occhi indiscreti, disumanizzanti, dove i tentati suicidi sono un dato quotidiano. Il governo ha aumentato fino a un anno e mezzo il periodo massimo del trattenimento, il Patto Europeo Migrazioni e Asilo rafforza la detenzione amministrativa: stiamo andando nella direzione sbagliata.

Dopo le visite di questi giorni, è ancora più evidente che l'unica soluzione è la chiusura di questi centri e la cancellazione della detenzione amministrativa, contraria ai principi della Costituzione e del diritto internazionale, come le organizzazioni nella società civile chiedono da sempre.

 

 

 

17/04/2024 - 13:38

Il presidente dell’Integruppo parlamentare Amici dei Motori: automotive resta settore strategico, rafforzare insediamenti e produzioni in Italia

“L'Italia dei motori è patrimonio indiscusso del Made in Italy, conosciuto e apprezzato nel mondo. L’edizione 2024 di Italian Motor Week ne rappresenta una vetrina di assoluto rilievo”.

Lo dichiara Stefano Vaccari (Pd), presidente dell’Intergruppo parlamentare Amici dei Motori, al quale aderiscono cinquanta deputati e senatori di quasi tutti i gruppi politici.

“Il comparto automotive - aggiunge - deve essere guida nella attuale fase di transizione, puntando su innovazione e ricerca anche nel settore della componentistica, per non farsi trovare impreparato nella complessità del mercato globale. Nel fare questo c’è la necessità di rafforzare insediamenti e produzioni in Italia, salvaguardando l'occupazione. Italian Motor Week24 allarga e valorizza ancor più la prospettiva di questo settore strategico, grazie al ricchissimo calendario di eventi culturali, sportivi, di educazione stradale, ricreativi ed enogastronomici messi in campo dalla rete Anci Città dei Motori: è una grande opportunità - conclude - per valorizzare il turismo legato al ‘Made in Italy’ dei motori, e quindi tutti gli altri percorsi dei nostri Comuni e territori. I primi giorni di IMW24 confermano il grande successo di pubblico, e fanno ben sperare che il risultato dello scorso anno sarà superato”.

Italian Motor Week 24 è iniziata sabato 13 aprile e andrà avanti sino a domenica 21 aprile. Tutti i calendari, per Comune e per data, sono disponibili su www.cittamotori.it e su www.italianmotorweek.it.

17/04/2024 - 13:10

Oggi ministro in aula alla camera

“Il ministro Valditara spieghi in Aula come intenda avviare un provvedimento normativo che disciplini il calendario scolastico senza limitare e ledere il principio costituzionale dell'autonomia scolastica. Nel corso del Cdm dello scorso 9 aprile, infatti il ministro dell’Istruzione avrebbe sollevato il tema della ‘chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato’, anche in seguito alla decisione unanime del consiglio di istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello di una giornata di chiusura in occasione della festa di fine Ramadan. Tuttavia in materia di calendario scolastico la competenza spetta alle Regioni e se apparivano già quantomeno singolari gli interventi del Ministero a commento della delibera dell'istituto di Pioltello, appare quanto più lesivo l'annuncio di un provvedimento che limita il principio costituzionale dell'autonomia scolastica”. È questo il tema del question time di oggi  promosso dai deputati del Pd Irene Manzi, Mauro Berruto, Matteo Orfini, Nicola Zingaretti,  Valentina Ghio, Sara Ferrari, Andrea Casu e Federico Fornaro.

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