31/01/2024 - 20:04

Il PD è sempre stato vicino all'Ucraina senza ambiguità o esitazioni. Per difendere la libertà, la sovranità e l'autodeterminazione di questo popolo. Ma anche per affermare il rispetto di diritti fondamentali, valori e princìpi di democrazia che sono a fondamento della nostra Costituzione e dell'intera Unione europea. Siamo orgogliosi di aver contribuito ad adottare a livello europeo misure senza precedenti, di sanzione al regime di Putin per aver riportato carrarmati e bombe ai confini dell’Europa, così come di sostegno con tutte le forme di assistenza necessarie al popolo e alle istituzioni ucraine. Senza il nostro sostegno, anche militare, non avremmo ottenuto la pace, avremmo avallato la guerra e la sopraffazione. Il risultato? L'Ucraina non esisterebbe più come Stato sovrano e sarebbe in pericolo tutta l’Europa. L'obiettivo finora, dunque, non è stato quello di fornire armi per alimentare il conflitto, ma per indurre Putin ad un cessate il fuoco immediato, premessa indispensabile per una forte iniziativa diplomatica di pace che è e dev'essere sempre più il punto centrale del nostro impegno a livello europeo ed internazionale.

Lo dichiara Piero De Luca della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.

31/01/2024 - 17:59

Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile Sport del Partito Democratico

“L’ulteriore bocciatura da parte del Cio di una nuova pista di bob a Cortina è una ennesima manifestazione di buon senso, mentre il nostro ministro dello sport insiste nel voler realizzare un’opera pubblica da 80 milioni di euro che potrebbe non essere utilizzata neanche per lo scopo per cui viene costruita: ovvero ospitare le gare dei Giochi Olimpici 2026.”
Lo scrive in una nota il deputato Pd Mauro Berruto, responsabile nazionale per lo Sport del Partito Democratico.
“Quindi - prosegue Berruto- rischiamo di avere un impatto ambientale ed economico senza precedenti per un’opera che potrebbe già nascere inutile. Ribadiamo invece la nostra proposta di ripristino della pista di Cesana-Pariol, solo se vincolato allo smontaggio e alla riforestazione dell’area al termine delle gare del 2026. Perchè se vogliamo che i giochi restino in Italia, questa è l’unica proposta ragionevole in grado di soddisfare la richiesta del Cio che continua a ripetere che le piste esistenti sono sufficienti e non è opportuno costruirne di nuove. La pista di Cesana è esistente, non funzionante, e il suo ripristino, smontaggio e riforestazione costerebbe nettamente meno di una pista nuova. Sono convinto – conclude Berruto – che questa sia l’unica carta di buon senso che tiene insieme la volontà di effettuare tutte le gare dei giochi olimpici in Italia, di avere un risparmio oggettivo e di ottemperare alla giusta richiesta ambientalista che non ci sia alcun impatto ambientale. Anzi, si risolverebbe un tema aperto dal 2011, quando la pista di Cesana chiuse è diventò una specie di ecomostro. Se si andasse testardamente avanti su una strada che ormai è un vicolo cieco, evidentemente qualcuno dovrà spiegare: chi comanda? E quali sono i veri interessi in palio? Non vorrei che i Giochi Olimpici si trasformassero in “gioghi olimpici”, con qualcuno che impone decisioni e qualcun altro  che ne è sottomesso”.

31/01/2024 - 17:43

A proposito della prima Premier donna...l’Inps non è in grado di pagare il bonus mamme. Non sono riusciti a mantenere nemmeno questa promessa per una platea ridotta e un diritto per un solo anno. Di famiglia e maternità ci riempiono di chiacchiere ma in busta paga non arriva nulla.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

31/01/2024 - 17:27

*Giorgetti e Urso non parlano tra loro, timori per svendita*

“Sulla cessione di Poste il governo dà i numeri” così il deputato democratico, Andrea Casu a margine del question time alla Camera sulla svendita di Poste italiane a cui ha risposto il ministro dell’economia Giorgetti. “Soli pochi giorni fa – ha fatto notare il democratico - il Mimit guidato dal ministro Urso aveva risposto alla nostra interrogazione in Commissione Trasporti parlando di una maggioranza assoluta di quote pubbliche che non sarebbe scesa sotto il 51%, mentre oggi e da qualche giorno il ministro Giorgetti scende drasticamente parlando di una partecipazione che si potrebbe ridurre al 35%. Le percentuali non tornano, anche dopo il nostro question Time, evidentemente anche tra ministri sono d’accordo solo sul fare cassa”.  “Poste Italiane – ha aggiunto Casu illustrando il question time - non rappresenta solo 162 anni di storia italiana, ma anche il nostro futuro: 120.000 dipendenti, 12.800 sportelli aperti sul territorio, 580 miliardi di risparmi degli italiani, 35 milioni di clienti. È un gioiello che non potete e non dovete svendere. E a chiedere di non farlo non è solo il Partito Democratico, sindacati, lavoratrici, lavoratori, tutti gli italiani preoccupati per quello che state facendo ma anche Giorgia Meloni, questa Giorgia Meloni, se la ricorda? Quella che scendeva in piazza contro la privatizzazione, quella che adesso è la presidente del Consiglio e sta facendo esattamente il contrario”: Nel corso del suo intervento in aula Casu ha anche mostrato al Governo un manifesto elettorale di Fratelli d'Italia che riportava la foto di Giorgia Meloni e il titolo: “NO alla privatizzazione di Poste italiane”.

 

31/01/2024 - 17:26

*Serracchiani e Gianassi: deve poter tornare in Italia, lo prevedono le norme*

“Il governo si è mosso in ritardo, ora agisca con grande determinazione e non si nasconda dietro il principio della salvaguardia dell’autonomia della magistratura ungherese per giustificare le proprie mancanze”. Così i deputati democratici Debora Serracchiani e Federico Gianassi replicano al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, che ha risposto in commissione giustizia della camera alle loro domande circa l’azione del governo sul caso Salis. “Le norme europee sono chiare - hanno aggiunto i deputati - e nessuno in Europa può essere trattato in un modo così feroce e inadeguato. Le foto che abbiamo visto sono inequivocabili ed è grave che il governo, che era a conoscenza della condizione della nostra connazionale, non abbia fatto nulla prima. Non vi siano adesso titubanze o coperture politiche a Orban, il Governo rafforzi l’azione è pretenda il rispetto dello stato di diritto che fino a oggi è mancato”.

 

31/01/2024 - 17:20

“A gennaio le donne con due figli dovevano ricevere 140 euro di sgravi fiscali in busta paga. Non ne vedranno l’ombra perché Meloni è sempre brava a fare annunci, molto meno capace di governare e far succedere le cose” Così la deputata democratica Lia Quartapelle che ha presentato una interrogazione parlamentare sul caso insieme a Emiliano Fossi.

31/01/2024 - 16:45

Ghio: governo scippa a comuni pianificazione piste ciclabili

“La discussione parlamentare sul nuovo codice della strada sta mostrando in tutta evidenza il giro di vite del governo sulle politiche per la mobilità sostenibile. Il testo in discussione e la bocciatura oggi in commissione degli emendamenti dimostra un preoccupante passo indietro e una chiusura totale in particolare nei confronti della mobilità ciclistica e in generale della mobilità sostenibile. Oltre alle opposizioni, anche le associazioni e gli amministratori che sono stati ascoltati in audizione alla Camera hanno infatti manifestato forti preoccupazioni e presentato delle proposte di modifica che non sono state neanche prese in considerazione.
Un danno al miglioramento della vivibilità e della qualità dell'ambiente dei territori, con città dove circoleranno sempre meno biciclette e più auto con un peggioramento anche della sicurezza.
Chiediamo al governo di tornare indietro e cancellare queste dannose nuove norme che eliminano le corsie e la segnaletica ciclabile e che tolgono alle autonomie locali molti poteri come quelli di pianificazione delle piste ciclabili che vengono affidati a un Regolamento che dovrà emanare il ministero dei trasporti. Un vero e proprio scippo ai territori, altro che autonomia”, conclude.

Lo ha detto la deputata democratica dell’Ufficio di presidenza del gruppo della Camera,
Valentina Ghio.

31/01/2024 - 16:26

“Il bonus mamme sia realmente un sostegno economico alle madri lavoratrici e non l’ennesimo spot elettorale come il recente bonus anziani. Non vorremmo infatti che l’Inps stesse volutamente ritardando la circolare su una delle poche misure (parziali) per la natalità presenti nella Legge di Bilancio per attivarla al ridosso delle elezioni europee. E anche sui numeri occorre fare chiarezza: per la stragrande maggioranza delle beneficiarie, con almeno due figli e contratto a tempo determinato, il bonus sarà per un solo anno e gli importi lordi consistenti riguarderanno soprattutto i redditi alti”. Così il deputato Pd Emiliano Fossi.

31/01/2024 - 15:31

"La vertenza della JSW, l'acciaieria di Piombino, è tutt'altro che risolta. Al momento, l'unico punto fermo è che la cassa integrazione per 1400 lavoratrici e lavoratori è stata, giustamente, prorogata fino al 2025.
Ma il futuro dell'azienda è ancora incerto. Alla fine del 2023 era prevista la firma di un memorandum d'intesa con JSW, poi slittato. Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa toscana che il 18 gennaio c'è stato un incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e l'ad di JSW, Sajjan Jindal, di cui, però, non è stato reso il contenuto.
Per questa ragione, insieme ai colleghi Marco Simiani, Christian di Sanzo ed Emiliano Fossi, abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Urso per sapere se e quali impegni sono stati presi e cosa sta facendo il governo per dare un futuro stabile, redditizio e sostenibile all’azienda, alle lavoratrici, ai lavoratori e alla città.
Come Pd siamo impegnati a seguire la vertenza ormai da tempo, come testimonia la nostra partecipazione al tavolo per il rinnovo della cassa integrazione, che è andato a buon fine, e l'interessamento diretto della segretaria Elly Schlein che prorio lo scorso venerdì era a Piombino per incontrare i sindacati. Continueremo a vigilare perché la vertenza si chiuda presto e nel modo migliore possibile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

31/01/2024 - 15:29

Opposizione contraria

“Governo in imbarazzo sul caso Sgarbi. La maggioranza va avanti a colpi di rinvii sperando che siano altri a decidere le sue sorti. Dopo Santanchè e Delmastro prosegue la difesa oltranza di chi mette in imbarazzo il Paese”. Così la deputata democratica, Irene Manzi, tra i promotori della mozione di sfiducia al sottosegretario Sgarbi che è stata “rinviata dal calendario della Camera dopo le richieste dei gruppi di maggioranza con il parere contrario delle opposizioni”.

31/01/2024 - 14:15

Se è vero che la cucina italiana sia nel mondo universalmente apprezzata, è altrettanto vero che sono altre le priorità che dovremmo affrontare riguardo il comparto agricolo, come vediamo dalla mobilitazione in diverse città italiane di questi giorni. Per sostenere le eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare è necessario implementare politiche strutturali in grado di incidere direttamente sul settore intero. Mi riferisco a scelte come quelle di continuare a finanziare il fondo per le eccellenze istituito nel 2022 dal Governo Draghi, allo scopo di promuovere i settori della ristorazione e della pasticceria italiani, così come la difesa dall’italian sounding per superare le contraffazioni dei marchi. Oppure sostenendo il lavoro di promozione dei territori grazie al turismo enogastronomico, come stanno facendo diverse regioni. Serve una visione di sistema per un settore che rappresenta una nostra eccellenza e non un premio che sembra più una strumentalizzazione della cucina italiana quale segnale distintivo di questo governo, il food come identificante nazionalpopolare. Condanniamo fermamente questa tendenza della maggioranza ad appropriarsi della cultura, dei simboli e dei meriti italiani. È la cifra ideologica di questo governo, che necessita continuamente di ergersi a baluardo della difesa dell’italianità, nascondendo in questo modo tutte le sue assenze.

Avrei suggerito al governo Meloni di mettere in campo proposte su un tema di forte rilevanza, come quello dell’alimentazione che ci parla di disuguaglianze nell'accesso alle risorse e alla tutela della salute, alla qualità degli alimenti e la necessità di rendere consapevoli sull’importanza delle scelte le giovani generazioni. Sono sei milioni le persone residenti nel nostro Paese e con almeno 16 anni in condizioni di povertà alimentare, sono stati nel 2021 200.000 under 16; si tratta di ragazzi e bambini che non sono stati in grado di consumare una adeguata quantità frutta e verdura e di fare un pasto completo almeno una volta al giorno. Per questo voglio ricordare anche alcune splendide testimonianze di una cucina sociale e solidale come le cucine popolari di Bologna o realtà come PizzaAut a Cassina Dè Pecchi e Monza o Planet Aut nel mio comune, Casalgrande, grazie alle quali ragazzi autistici possono mettersi in gioco aiutando noi tutti ad abbattere un muro di pregiudizi. Queste esperienze devono trovare la giusta valorizzazione. Va premiata la solidarietà, l’inclusione e l’innovazione, non solo la qualità.

Lo dichiara il deputato democratico Andrea Rossi, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto.

 

31/01/2024 - 12:24

Dichiarazione di Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario Pd della Toscana

"Prorogare fino al 31 dicembre 2024 la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio scaduta a fine 2023". È quanto chiede un emendamento Pd al Milleproroghe, 'segnalato' e quindi che verrà messo in votazione nei prossimi giorni nelle Commissioni competenti di Montecitorio.

"Ad oggi, nonostante gli sforzi della Regione Toscana, ci sono 180 dipendenti senza stipendio sebbene il tribunale abbia condannato l'attuale proprietà per comportamento antisindacale, annullando la procedura di licenziamento collettiva, ha aggiunto Fossi, secondo il quale “occorre tempo per rilanciare l'azienda, in un territorio peraltro devastato dalle alluvioni dello scorso novembre. Per questi motivi chiediamo al governo Meloni un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria e ci appelliamo ai deputati di maggioranza affinché non si voltino dall'altra parte ed approvino la proroga",  conclude  il segretario Dem della Toscana, cofirmatario dell'emendamento.

31/01/2024 - 12:17

“Le immagini di Ilaria Salis in manette e al guinzaglio sono indegne per un Paese democratico. Così come è inaccettabile l’atteggiamento del Governo e della maggioranza con il silenzio di Meloni, il no comment di Lollobrigida e la dichiarazione infelice del vice segretario della Lega Crippa, secondo cui “un Paese adotta le misure punitive che crede giuste”. Per non parlare di quelle di Tajani che - in modo imbarazzante e imbarazzato - esentano da responsabilità Orban, restando “in punta di diritto”. Ribadiamo che la normativa europea richiede il rispetto di standard minimi di civiltà e di dignità per le condizioni di detenzione negli Stati membri. Non solo, il diritto UE lascia aperta anche la possibilità di eseguire nello Stato di origine misure cautelari, privative della libertà personale, in attesa della definizione del processo in un altro Paese europeo. Il Governo dovrebbe attivarsi subito allora, recuperando 11 mesi persi senza fare nulla, per pretendere il rispetto dei diritti umani di Ilaria e per farla rientrare immediatamente in Italia, operando insieme con le autorità giudiziarie competenti. E chiediamo che la Premier Meloni riferisca in Parlamento su cosa accaduto in questi mesi anche rispetto ai rapporti con la nostra ambasciata, per fare chiarezza su un caso in cui pare che l’amicizia della destra con Orban abbia reso troppo soft l'atteggiamento del Governo nei confronti della violazione dei diritti umani dei suoi cittadini. Si metta prima possibile la parola fine a questa vicenda vergognosa”. Così Piero De Luca, capogruppo Partito democratico in Commissione Politiche Ue a Montecitorio, intervenendo stamattina a Coffebreak su La7.

31/01/2024 - 12:12

Ministro risponderà alle 15 a question time presentato dai dem Serracchiani e Gianassi

“Cosa sta facendo il governo italiano per far tornare Ilaria Salis subito in Italia?” è il quesito contenuto nell’interrogazione a risposta immediata presentata dalla responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, e dal capogruppo democratico in commissione, Federico Gianassi, a cui il ministero guidato da Carlo Nordio dovrà rispondere oggi alle ore 15 in commissione alla Camera.

“Da quasi un anno – scrivono i deputati democratici – Ilaria Salis si trova in carcere a Budapest, in condizioni che la famiglia e i suoi avvocati definiscono «disumane», chiediamo al ministro della Giustizia, quali iniziative abbia già adottato e quali intenda adottare nei confronti delle autorità ungheresi, anche nell’ambito della cooperazione giudiziaria, al fine di intervenire per garantire lo stato di diritto e ottenere che l’esecuzione delle misure detentive e della eventuale pena per Ilaria Salis avvenga in Italia”

31/01/2024 - 11:53

“Questo provvedimento è la famosa toppa peggio del buco. Le dimensioni reali del problema, solo rispetto ai condomini sono 40 mila cantieri incompiuti, il 15 per cento del totale ammesso al 110 per cento, che vuol dire almeno 350 mila famiglie coinvolte, per un valore di lavori pari a 10 miliardi. Bene, a fronte di questo enorme buco, la risposta del governo è stata istituire un fondo da 16 milioni di euro. Non soddisfatti di questo schiaffo alle famiglie più bisognose, avete pensato bene di stringere ancora di più le maglie della cessione del credito e addirittura dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Due decisioni che la dicono lunga sulla considerazione che il governo Meloni ha dei cittadini più fragili e svantaggiati, sulla cui pelle non si fa scrupolo di risparmiare denaro con la scusa dei ‘conti in ordine’”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Claudio Michele Stefanazzi, componente della commissione Finanze, dichiarando il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico al decreto Superbonus.

“È da un anno – ha concluso Stefanazzi - che ci ripetete quanto è costato il 110 per cento e sono mesi che vi rifiutate di dirci quanto invece ci ha guadagnato lo Stato con il Superbonus, forse perché altrimenti, numeri alla mano, la narrazione dei conti esorbitanti cadrebbe in un attimo.
Con questo decreto avete sbugiardato definitivamente voi stessi e distrutto ogni residua speranza di centinaia di migliaia di famiglie italiane. Avete spalancato le porte a decine di migliaia di contenziosi che domani costeranno allo Stato molto di più di quanto avreste dovuto spendere per contenere il problema oggi. Siete l’esempio lampante di ciò che un governo non dovrebbe essere: bugiardo, ottuso e inconcludente”.

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