05/02/2024 - 18:08

“Il bonus mamme annunciato con toni trionfalistici dal Governo Meloni è una misura di sostegno esigua e ingiusta, perché premia solo le donne con contratto a tempo indeterminato e taglia fuori milioni di lavoratrici”. Lo afferma in una nota la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, capogruppo in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.

“L’annuncio lo ricordiamo tutti, 250 euro al mese di sgravi contributivi per ogni madre lavoratrice – spiega Di Biase -. La realtà l’abbiamo conosciuta con l’arrivo della circolare Inps. Il bonus mamme riguarderà infatti solo le mamme di almeno due figli con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con un meccanismo paradossale che avvantaggerà i redditi più alti a scapito di quelli più bassi”.

“La vera iniquità sta nel fatto che si tratta di una misura che taglia fuori proprio le donne in condizioni di maggiore fragilità, precarie e quindi maggiormente a rischio durante la maternità. Infatti – sottolinea la deputata Pd - non riceveranno il bonus le madri di un solo figlio, anche se con disabilità, e le lavoratrici domestiche, le pensionate, le lavoratrici a tempo determinato, le libere professioniste, le disoccupate e le collaboratrici occasionali. Altro che bonus mamme – conclude Michela Di Biase - questa misura somiglia solo ad un altro slogan senza contenuto, come ormai ci ha abituate il Governo Meloni”.

05/02/2024 - 15:52

"Sgarbi non è adatto a fare il sottosegretario, la sua storia è nota: ha già avuto diverse condanne sia in sede civile sia in sede penale, per diffamazione ma anche per oltraggio a pubblico ufficiale, documentazione falsa. Inoltre ci sono le inchieste in corso sulle opere d'arte in cui si parla addirittura di riciclaggio. E poi c'è la delibera dell'Antitrust che documenta la violazione della legge Frattini, fatta dalla destra, sul conflitto di interessi. E chiunque abbia frequentato l'aula di Montecitorio conosce bene il suo comportamento sguaiato e volgare. Rimase negli annali l'attacco con epiteti irripetibili contro l'allora vicepresidente della Camera, Mara Carfagna. Un fatto per il quale la Giunta per le autorizzazioni a procedere non concesse l'immunità e dunque ora dovrà risponderne. Cos'altro deve succedere per capire che Sgarbi non può fare il sottosegretario? Quel ruolo deve essere ricoperto con disciplina e onore, come dice la Costituzione. Ma non c'è niente di onorevole nel comportamento misogino e aggressivo di Sgarbi. E lui dice di voler negoziare il governo le sue dimissioni? Ma che siamo, al suq?". Lo ha dichiara questa mattina a L'Aria che tira su La7, Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.  bol

05/02/2024 - 15:24

“Come ribadito giustamente dalla segretaria Schlein, il Governo è stato fermo e ha taciuto per mesi sulla vicenda di Ilaria Salis. Eppure, la normativa europea richiede il rispetto di standard minimi di civiltà e dignità per le condizioni di detenzione negli Stati membri. Ma non solo. Contrariamente a quanto continua a sostenere Tajani, il diritto UE, in particolare la decisione quadro 2009/829/GAI, insieme alla normativa sul riconoscimento reciproco di misure e decisioni giudiziarie in Europa, consente all’autorità competente dello Stato di residenza di chiedere l’esecuzione sul proprio territorio di misure cautelari, privative della libertà personale, imposte ad un suo cittadino, anche durante lo svolgimento del processo in un altro Paese europeo. La possibilità che in Italia possano essere applicate misure meno restrittive della detenzione carceraria, come la custodia cautelare, non impedisce di effettuare questa richiesta. Questa richiesta poteva dunque essere effettuata da subito dalle autorità giudiziarie del nostro Paese, tramite il Ministero della giustizia. Il Governo invece è stato colpevolmente inadempiente finora. Non ha fatto nulla per pretendere il rispetto dei diritti umani di Ilaria né per farla rientrare immediatamente in Italia. Si attivi per recuperare il tempo perso”.

Lo dichiara Piero De Luca della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.

05/02/2024 - 14:55

"Ennesima presa in giro del governo a studentesse e studenti: fondi per gli affitti in ritardo di un anno e contributi assolutamente insufficienti per i costi medi di un affitto. Le associazioni studentesche fanno bene a denunciarlo con forza. Basta proclami e promesse. Il ministero e il governo devono aumentare i fondi e garantire tempi certi. Si tratta di garantire un diritto costituzionale". Così il deputato dem Nicola Zingaretti.

05/02/2024 - 12:18

“Se l’agricoltura italiana è in ginocchio è soprattutto a causa delle scelte del governo Meloni. Mentre la Legge di Bilancio tagliava le esenzioni irpef e le esenzioni dei contributi per i giovani agricoltori, penalizzando di fatto i piccoli proprietari ed il ricambio generazionale, Lollobrigida otteneva risorse ingenti per il suo staff. Il Ministro ha creduto per mesi di poter governare il comparto coinvolgendo soltanto una parte delle associazioni agricole e distraendo l’opinione pubblica con le battaglie ideologiche contro la carne sintetica e le farine di insetti. Il risultato è evidente: gli agricoltori hanno perso reddito e capacità di incidere lungo la filiera. Il Ministro riconosca il fallimento ed inverta finalmente la rotta: coinvolga tutti i rappresentanti del mondo agricolo e trovi le risorse necessarie per dare risposte al comparto”. Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

05/02/2024 - 12:09

"La settimana è iniziata con una buona notizia: in una email il mio avvocato mi comunica che il signor Vittorio Boschelli, militante della destra cosentina, è stato condannato anche in appello per avermi minacciata di morte sui social.
È l'ennesimo caso, non l'ultimo purtroppo, di qualcuno che pensa che i social siano terra di nessuno e che, quindi, sia lecito insultare, diffamare o minacciare qualcuno, specie se si tratta di una donna con un profilo pubblico.
No. Non si può fare. Ed è giusto non lasciar correre quando succede. Denunciate: è un percorso lungo e faticoso, ma alla fine la giustizia arriva". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

05/02/2024 - 12:08

*Manzi: Cosa aspetta intanto Sangiuliano a ritirare deleghe?*

“Apprendiamo che la Presidente del Consiglio ha ricevuto una lettera firmata dal ‘sottosegretario dimissionario’, Vittorio Sgarbi, che annuncerebbe una trattativa con il governo su modalità, tempi e conseguenze delle sue dimissioni. Siamo davanti a una situazione mai accaduta che getta le istituzioni nel ridicolo e nell’imbarazzo. Meloni dica con chiarezza se Sgarbi si è dimesso o no. E, in caso contrario, chiuda questo balletto inqualificabile e proponga immediatamente al Presidente della Repubblica il decreto di revoca del sottosegretario” così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. “In questa situazione di stallo - aggiunge la democratica - stigmatizziamo inoltre la reticenza del Ministro della Cultura, il cui silenzio appare intollerabile alla luce della delibera dell’Agcm che dichiara Sgarbi incompatibile. Perché questi tentennamenti? Cosa aspetta Sangiuliano, anche in questa fase, a revocare le deleghe che ha conferito a Sgarbi?”.

05/02/2024 - 10:30

“Ho telefonato a Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto, per manifestargli tutta la mia solidarietà per l’atto vandalico compiuto ai danni delle foto delle vittime della strage. Un atto grave, che avviene mentre è in corso un importante processo di appello relativo ai mandanti della strage. Tutte le istituzioni si stringano intorno ai familiari delle vittime ed al loro impegno per la verità e la giustizia.”

Così Andrea De Maria, deputato PD

“Ho telefonato a Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto, per manifestargli tutta la mia solidarietà per l’atto vandalico compiuto ai danni delle foto delle vittime della strage. Un atto grave, che avviene mentre è in corso un importante processo di appello relativo ai mandanti della strage. Tutte le istituzioni si stringano intorno ai familiari delle vittime ed al loro impegno per la verità e la giustizia.”

Così Andrea De Maria, deputato PD.

04/02/2024 - 19:06

Scarpa e Ferrari: impatto devastante, assurdo che non si ascoltino le comunità locali

“Il partito democratico ha depositato un’interrogazione parlamentare a supporto della battaglia che stanno portando avanti le comunità della Valle del Vanoi contro la nuova diga voluta dalla Regione Veneto”.
Lo rende noto la deputata democratica eletta nella circoscrizione veneta, Rachele Scarpa, che sottolinea come “insieme alla collega trentina Sara Ferrari abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare a cui chiediamo al governo di rispondere urgentemente. Il progetto voluto dalla Regione Veneto - sottolinea Scarpa - ha un impatto devastante sul territorio ed è assurdo che si intenda andare avanti senza ascoltare la voce delle comunità, in particolare le due province, Belluno e Trento, che hanno chiaramente espresso le proprie criticità. Dal governo ci aspettiamo risposte urgenti: che fermi immediatamente ogni atto che possa andare nella direzione della realizzazione di questo inutile invaso e che apra immediatamente un confronto trasparente e ampio con il territorio”.

04/02/2024 - 17:57

Agricoltori protestano anche contro scelte governo italiano

“Il capogruppo di Fdi, Tommaso Foti prima di azzardare una difesa d'ufficio del ministro Lollobrigida, in evidente difficoltà e contraddizione, dovrebbe meglio approfondire i temi agricoli per evitare di abbaiare alla luna e sciorinare frasi ad effetto che non trovano riscontro nella realtà. Innanzitutto la politica agricola europea è nelle mani del commissario polacco Wojciechowski che fa parte del gruppo dei conservatori europei di cui Meloni è Presidente! Poi c'è da segnalare che prima del commissario Timmermans il Green Deal fu voluto e sostenuto dalla Presidente Von Der Lyen. Infine, oltre a prendere di mira alcune politiche europee, gli agricoltori in strada stanno stigmatizzando molte scelte assunte dal Governo Meloni come corresponsabili della crisi che stanno vivendo, perché hanno messo le mani nelle tasche degli agricoltori tagliando tra l'altro l'Irpef e altri fondi di sostegno. Foti, la destra e il governo dovrebbero dunque smetterla di prendere in giro  cittadini, agricoltori e imprese, dire le cose come stanno e mettersi a lavorare per dare risposte concrete alle tante criticità che sono da tempo emerse”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

03/02/2024 - 17:45

“Assordante e sospetto il silenzio del ministro Sangiuliano che ancora non si è pronunciato sull’intollerabile situazione che solo le dimissioni di Sgarbi hanno portato a conclusione, non certo le sue decisioni. Una grave reticenza da parte del responsabile del MiC - aggiunge Manzi - che vorremmo spiegasse in parlamento i criteri con cui ha attribuito le deleghe al sottosegretario essendo il ministro a conoscenza della pletora di incarichi e delle numerose posizioni in istituzioni culturali in capo al dimissionario Sgarbi, puntualmente elencate nella delibera Agcm”. Così la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi, commentando i numerosi incarichi del sottosegretario e stigmatizzando la vicinanza ai settori in cui è stato delegato ad operare dal ministro Sangiuliano.

03/02/2024 - 17:31

"La lettera di 800 funzionari e diplomatici dell'Ue e statunitensi è una denuncia drammatica. L'accusa è molto chiara: “esiste il rischio plausibile che le politiche dei nostri governi stiano contribuendo a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, a crimini di guerra e persino alla pulizia etnica o al genocidio”. A questo si aggiunge l'allarme, giustificatissimo, per le conseguenze devastanti della sospensione dei finanziamenti all'Unrwa da parte dei maggiori donatori tra cui Usa, Canada e alcuni paesi europei, inclusa l'Italia. Conseguenze che ricadono sulla popolazione civile di tutti i luoghi in cui l’agenzia lavora a sostegno di sfollati e rifugiati palestinesi: dalla Cisgiordania, ai campi profughi in Libano, dalla Giordania, alla Siria, ma soprattutto a Gaza. Nella Striscia 2 milioni e 200mila persone sono chiuse in trappola: non possono neanche scappare, se lo volessero, ogni valico è stato sigillato. E nessuno può entrare se non con il placet dell’esercito israeliano.
Nessun'altra organizzazione è in grado di sostituire il lavoro dell'Unrwa, l'unico ente che può sostenere la popolazione civile, seppure con tutte le difficoltà che ci sono e che si sono moltiplicate in questi mesi di attacchi indiscriminati su Gaza. Chi si occuperà dei 19mila orfani e dei 20mila bambini feriti di Gaza? Chi si occuperà degli aiuti umanitari, pochissimi, che entrano nella Striscia? Chi darà rifugio a 1milione e700mila sfollati?
All'Unrwa lavorano 13mila persone: 12 sono state accusate di aver partecipato all'orribile azione terroristica di Hamas del 7 ottobre, sono state licenziate e ora sono in corso tutte le procedure previste. Ma in questi mesi di guerra sono morti più di 150 dipendenti dell'Unrwa, le sue scuole, diventate rifugio, sono state distrutte, gli ospedali attaccati. Hanno ragione osservatori e giornalisti tra cui Ugo Tramballi che oggi sul Sole 24Ore scrive che sospendere le donazioni a Unrwa rischia di essere un'altra punizione collettiva contro la popolazione palestinese". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

03/02/2024 - 13:54

“Condivido la preoccupazione dei sindacati dei lavoratori elettrici in merito al destino di Enel. La destra sta avviando un piano di privatizzazioni finalizzato a fare cassa senza uno straccio di politica industriale.  Nel frattempo l’azienda procede con una politica di esternalizzazioni che rischiano di danneggiare il lavoro e gli utenti e di non dirigere adeguatamente la transizione energetica. La mobilitazione di Cgil, Cisl e UIL la porteremo in Parlamento perché la destra deve assumersi la responsabilità di dire agli italiani che sta svendendo gli asset strategici del nostro paese” così il deputato democratico capogruppo nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.

03/02/2024 - 13:25

*Pd ha presentato interrogazione perlamentare*

“Non è più tollerabile che le risorse FSc 2021-2027, finalizzate all’attuazione dell’obiettivo costituzionale di rimozione degli squilibri economici e sociali, siano ancora in attesa di essere assegnate a tutte le Regioni italiane, in particolare a quelle del Mezzogiorno cui spetta l'80%. Mancano al Sud circa 25 miliardi di euro già stanziati e ripartiti, ma bloccati in modo inaccettabile dal Governo e dal Ministro Fitto. La destra ha complicato la burocrazia e imposto nel Decreto Sud un controllo del Governo con gli Accordi di Coesione che sono partiti e portati avanto con enorme ritardo e appesantimento amministrativo. Il tutto sta penalizzando gravemente le Regioni del Sud che non possono neppure cofinanziare i fondi strutturali europei o accompagnare progetti del Pnrr decisivi per le comunità. Per questo abbiamo presentato una nuova interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro Fitto, che è colpevolmente assente e silente sul tema, quali siano le iniziative intenda assumere per erogare concretamente tali risorse e sbloccare interventi necessari alla rimozione degli squilibri economici e sociali” così il capogruppo democratico nella commissione affari europei, Piero De Luca, primo firmatario dell’interrogazione presentata da diversi deputati del gruppo Pd della Camera.

03/02/2024 - 11:15

Venti deputate e deputati dell'Intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità, coordinato da Laura Boldrini, hanno inviato una lettera alla premier Giorgia Meloni per chiedere che dalla Direttiva UE contro la violenza sulle donne e la violenza domestica non venga stralciato il concetto del consenso.
"Le scriviamo per via delle preoccupanti notizie giunte dal Consiglio Europeo, che parlano dello stralcio dalla Direttiva UE contro la violenza sulle donne e la violenza domestica delle norme sullo stupro e di quelle sulle molestie sessuali nel mondo del lavoro - si legge nella lettera -. È a dir poco allarmante che venga cassato il concetto per cui il rapporto sessuale senza consenso è stupro, specie in un periodo storico come quello attuale, dove la violenza da parte degli uomini sulle donne continua a riempire le cronache a qualunque latitudine. Tale decisione può avere una portata devastante, poiché di fatto indebolisce l’applicazione della Convenzione di Istanbul – un trattato storico, recentemente ratificato dalla stessa Unione Europea – e riduce la protezione delle donne nell’intero territorio UE".
"Signora Presidente, lei è una delle poche donne a sedere nel Consiglio Europeo - concludono -; e poiché in diverse occasioni ha affermato di essere in prima linea nella battaglia contro la violenza di genere, la invitiamo ad adoperarsi affinché questa Direttiva non venga snaturata fino a divenire una scatola vuota, impegnandosi per il ripristino della formulazione iniziale". La lettera è firmata da Laura Boldrini, Stefania Ascari, Ouidad Bakkali, Elena Bonetti, Chiara Braga, Andrea Casu, Michela Di Biase, Sara Ferrari, Antonella Forattini, Marco Furfaro, Valentina Ghio, Chiara Gribaudo, Marco Grimaldi, Ilenia Malavasi, Maria Stefania Marino, Emma Pavanelli, Silvia Roggiani, Rachele Scarpa, Debora Serracchiani, Luana Zanella.

Pagine