24/01/2024 - 17:50

"Oggi come partito Democratico abbiamo interrogato il governo in commissione affari sociali sui fatti riguardanti la comunità Shalom. Una comunità gestita da suore in provincia di Brescia, che ospita circa 250 persone (anche minorenni) con diverse problematiche: dalla tossicodipendenza, all'anoressia, fino ai disturbi comportamentali. Abbiamo chiesto se il Ministro fosse a conoscenza di quello che accade quotidianamente là dentro, di come i trattamenti e i metodi rieducativi siano al limite della barbarie e del fatto che nulla del cosiddetto metodo seguito abbia una qualche minima parvenza di sanitario o di scientifico. In quella comunità ci sono bambini, donne e uomini fragili che subiscono violenze e vessazioni e finiscono in un vortice di isolamento dal quale non riescono più ad uscire. Abbiamo preso atto della risposta interlocutoria del governo e degli accertamenti fatti dalla magistratura e di quelli in corso, ma siamo convinti che tutto questo non basti. Quella comunità va chiusa perché è sconcertante quello che con i nostri occhi abbiamo visto e quello che con le nostre orecchie abbiamo ascoltato dalle testimonianze dirette delle persone che sono riuscite ad allontanarsi da quella follia. È una vicenda che ci restituisce tantissime analogie, anche dal punto di vista del velo di coperture che ha intorno, con situazioni come il Forteto e per questo pensiamo che serva una commissione di inchiesta sulla comunità Shalom. Non possiamo permetterci il silenzio o l’indifferenza perché altrimenti tra qualche anno ci resterà solo il senso di colpa per non aver fatto abbastanza ad evitare altra sofferenza ed altro dolore a persone fragili che avrebbero solo bisogno di cure e vicinanza, in primis da parte delle istituzioni". Lo affermano Marco Furfaro deputato e capogruppo PD in commissione affari sociali, e Gianni Girelli, deputato Pd, durante il question time al ministro della salute sulle violenze commesse nella comunità.

24/01/2024 - 17:41

Serracchiani, Gianassi, Bazoli, serve intervento più coraggioso, chiaro e coerente con la legge Cartabia

Le commissioni di Giustizia di Camera e Senato rinviano ancora la votazione sullo schema di decreto legislativo che riordina la disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili che era prevista oggi alla Camera. “Un mini intervento” – la definiscono Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito democratico, e i capogruppo democratici in commissione alla Camera e al Senato Federico Gianassi e Alfredo Bazoli che hanno presentato un parere negativo al provvedimento per “stigmatizzare l’atteggiamento della maggioranza che non vuole tenere conto delle evidenti criticità evidenziate durante la discussione parlamentare e il ciclo di audizioni”. In particolare, i democratici sottolineano il modesto impatto del provvedimento in termine di riduzione del numero di magistrati fuori ruolo, la genericità e l’assenza di chiarezza circa le tipologie di incarico che possono essere svolte. Il parere critica anche le regole in materia di incarichi internazionali, la presunzione assoluta di sussistenza dell’interesse dell’Amministrazione rispetto ad alcuni incarichi fuori ruolo, la norma transitoria che travolge i termini massimi previsti dalla legge. “Noi abbiamo sempre contestato alla Destra l’attacco ideologico contro i magistrati che in alcuni ruoli dell’Amministrazione pubblica offrono un contributivo prezioso e non rinunciabile. Ma un eccesso di tale figura determina ricadute negative sugli organici dei giudici e sul rapporto tra Governo e Magistratura che è e deve restare autonoma.

La Legge Cartabia aveva trovato su questo un punto di equilibro efficace. Ma Governo e maggioranza hanno rinunciato ad intervenire. Questo intervento non avrà alcun effetto concreto e non aiuterà a superare la criticità esistenti che – concludono - sono sotto gli occhi di tutti e producono consistenti danni a imprese e cittadini”.

24/01/2024 - 17:33

“Cosa sta accadendo a Rai News? Dopo l’ennesima interruzione della diretta parlamentare, proprio durante l’intervento della segretaria del partito democratico, chiediamo al direttore Petrecca di riferire con urgenza in commissione di vigilanza su quanto accaduto oggi e sulle modalità con cui il canale all news del servizio pubblico segue le dirette parlamentari”. Lo scrivono in una nota i componenti democratici nella Commissione parlamentare di vigilanza Rai.

24/01/2024 - 15:59

“Con parole alate e chiamando razionalizzazione le privatizzazioni di quote azionarie di Poste, Enel e Ferrovie, la Presidente del Consiglio ha confermato oggi il programma di cessione delle azioni dei gioielli pubblici. Lo scopo è raggranellare quei 20 miliardi di euro previsti dalla Nadef per quadrare un bilancio inesistente e esangue. Nessuna finalità strategica per gli investimenti e le crescita. Solo un’operazione di cassa per spolpare un po’ di ricchezza pubblica nella disperazione di un governo che non ha una politica economica e finanziaria”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

24/01/2024 - 14:49

“Chiediamo al ministro, per quanto di sua competenza, di fare chiarezza su quei professionisti che intendano accettare di svolgere il ruolo previsto dal centro di sanità privato BMed Me.di.ca Group, con l’intenzione di offrire un servizio simile a quello del medico convenzionato con il SSN, ma a pagamento, visto che il medico di medicina generale è un professionista, che ha svolto un percorso specifico in medicina e generale, e che ha preso la convenzione che rientra nell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN)”.  È la richiesta di un’interrogazione al ministro della Salute, Orazio Schillaci, presentata dal deputato dem in commissione Affari sociali, Gian Antonio Girelli e sottoscritta dai colleghi Rachele Scarpa, responsabile Giovani e salute del Partito Democratico e Alessandro Zan, responsabile Diritti del Pd.

“Il medico di famiglia a pagamento – ha concluso Girelli - è l’ultima cosa che speravo di sentire. Si tratta di un’iniziativa francamente discutibile e il fatto stesso che ci sia stata la necessità di arrivare a pensare un servizio simile dimostra che il nostro sistema sanitario nazionale è veramente al collasso. Un medico di famiglia a pagamento è un servizio contro ogni logica di mutua assistenza: peculiarità del medico di medicina generale è quella di mettere al centro il problema della salute della persona favorendo la prevenzione e la collaborazione con altri specialisti di cura, cercando di fornire le cure necessarie attraverso un utilizzo appropriato delle visite specialistiche”.

24/01/2024 - 13:52

“Gli effetti del taglio delle pensioni in Legge di bilancio sono già disastrosi. Oltre 700mila tra medici, infermieri, dipendenti degli enti locali e ufficiali giudiziari, saranno penalizzati con una decurtazione pesante in busta paga. La destra ha promesso di abolire la Fornero e invece fa cassa sui più deboli creando un’altra stagione di esodati, generando un’incertezza generalizzata. Chiederemo un’audizione della ministra Calderone in commissione Lavoro per capire come immaginano di rimediare al rischio migliaia di persone ‘esodate’ che hanno visto da un giorno all’altro tagliato il loro diritto ad andare in pensione e con un’indennità adeguata”.

 

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

24/01/2024 - 13:41

"Al tempo del governo Draghi, approvammo un emendamento per il distretto tessile pratese che destinava 10 milioni alle aziende del territorio. Lo approvammo con il consenso del territorio e dei parlamentari, di destra e di centrosinistra, di Prato e provincia. Per questo motivo, oggi, a valle dei disastri dell'alluvione, abbiamo presentato un emendamento al dl energia per stanziare un contributo di 10 milioni per le aziende alluvionate, tenendo conto della specificità del distretto pratese. Abbiamo chiesto alla maggioranza di approvarlo insieme, di intestarselo loro, di fare un passo avanti perché c'è un ritardo sugli aiuti che mette a rischio un'intera comunità. Il risultato? Emendamento bocciato, con tanto di voto contrario dei parlamentari di destra pratesi. Una volta ancora, la destra chiacchera. Ci hanno accusato di tenerezza, diremmo che è sempre meglio che inconsistenza. Continueremo a batterci per Prato, contro una destra vergognosa che fa proclami sul territorio ma che poi a Roma se ne frega della propria gente, delle imprese alluvionate e scarica sulla Regione le proprie colpe" Lo dichiarano in una nota Marco Furfaro, deputato Pd e primo firmatario dell'emendamento, Christian Di Sanzo, deputato pratese eletto in Nord e Centro America, e Marco Biagioni, segretario del Pd Prato.

24/01/2024 - 13:33

"L'accordo Italia-Albania è soltanto uno spot elettorale per Giorgia Meloni pagato con i soldi degli italiani. Si tratta di 670 milioni di euro di fondi pubblici stanziati inutilmente e sottratti da settori chiave come la sanità, la scuola, l'istruzione. Risorse che potevano essere utilizzate per rendere realmente efficace il Piano Mattei, che è soltanto una scatola vuota, o date ai sindaci che nonostante i tagli ai bilanci da parte del governo sono in prima linea per garantire politiche efficaci per accoglienza ed integrazione. Tra pochi mesi sarà evidente che l'accordo con l'Albania non fermerà né gli sbarchi né i trafficanti e che i migranti che avranno diritto di rimanere nel nostro paese dovranno essere riportati in Italia nonostante le centinaia di milioni di euro sperperati". Lo dichiara la deputata dem Simona Bonafè, vice presidente del Gruppo Pd alla Camera.

24/01/2024 - 13:32

“Giulio Santagata è stato tra i protagonisti assoluti di una importante fase politica ed istituzionale che ha visto cambiare profondamente la politica e le istituzioni in Italia e in Europa. Il suo sguardo da economista prima nella sua Regione e poi da consigliere del presidente Prodi a Palazzo Chigi e a Bruxelles da Presidente della Commissione, gli ha consentito di riconoscere la politica quale strumento fondamentale per cambiare e migliorare la vita delle persone. Membro della Camera dal 2001, prima nella Margherita e poi nel Pd, con ruoli di primo piano nel Governo, aveva coordinato la stesura del programma elettorale e delle campagne elettorali con i quali l'Ulivo prima e l'Unione poi, vinsero sfide elettorali che sembravano impossibili anche solo da giocare”.

Così Stefano Vaccari, deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, intervenendo in Aula per ricordare la figura di Giulio Santagata.
“C’è un filo conduttore - ha aggiunto - che ha segnato l'impegno parlamentare di Santagata: la grande determinazione e la costante ricerca di favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte della politica, intuendo con anni di anticipo l’arrivo di quell’ondata di populismo che ha ancora di più divaricato il rapporto tra cittadini e istituzioni. Santagata lavorò molto su questo aspetto e la sua attività politica e istituzionale, spesso lontana dai riflettori della propaganda e della comunicazione, si evidenziò in due occasioni simboliche: la Fabbrica per il programma e i Comitati per l'Italia che vogliamo. Con grande generosità pensò a questi due strumenti partecipativi rivolgendosi soprattutto ai giovani e uscendo dagli schemi chiusi e poco attrattivi, propri dei partiti in crisi. È stato un autentico riformista - ha concluso - che ha saputo combinare la radicalità delle scelte con la necessità di trovare soluzioni concrete e attuabili”.

24/01/2024 - 13:19

*Blitz notturno a Montecitorio, da maggioranza forzature e deroghe ambientali*

“Il blitz notturno di ieri notte  è molto grave sia un punto di vista procedurale, perché la maggioranza ha palesemente violato i regolamenti parlamentari negando alle opposizioni di discutere, sia nel merito” dichiara il deputato democratico, Anthony Barbagallo, che stigmatizza quanto avvenuto ieri notte nelle commissioni parlamentari che discutevano nel merito i contenuti del Dl energia.

“La vicenda della gestione dei rifiuti siciliani è infatti questione complicatissima - aggiunge - per colpa della gestione del centrodestra siamo al caos da sei anni e abbiamo la Tari più alta d’Italia, la raccolta differenziata più bassa, sono continui richiami della Corte dei Conti, per non parlare dell’intreccio tra società pubbliche e private che rendono la Sicilia un’anomalia europea. Servirebbe una discussione approfondita – sottolinea - non certo un colpo di mano e un provvedimento che interviene in deroga a tutte le procedure ambientali, a partire dalla localizzazione degli impianti e dei termovalorizzatori, peraltro in assenza di un Piano dei rifiuti. Anche il modo di finanziamento di questo intervento è molto grave. Governo e maggioranza, ancora una volta, decidono di utilizzare il Fondo sviluppo e coesione della Regione Sicilia, fondo di competenza regionale, a proprio piacimento come se fosse un bancomat. Dopo la rapina di 1,6 miliardi di euro per il Ponte – prosegue  Barbagallo - con questo ulteriore scippo di 800 milioni di euro il risultato è che oltre il 40% del Fsc viene usato dal governo per i propri disegni senza alcun rispetto delle scelte e delle decisioni dei siciliani che chiedono tutt’altro”.

“Il centrodestra - conclude Barbagallo - da sei anni fa solo annunci, servivano altre misure per migliorare la situazione dei rifiuti in Sicilia a partire da una norma che garantisca la concorrenza tra le ditte appaltatrici del servizio di raccolta. Chiediamo da tempo il divieto di subappalto. Non è infatti possibile che nel corso degli anni, in presenza di aggiudicatari diversi, ci sono territori in cui il subappaltatore è sempre lo stesso”.

24/01/2024 - 13:15

"Con l'accordo Italia-Albania, la politica sull'immigrazione del governo Meloni segna un'altra inconcludente e discriminatoria tappa. È un progetto pieno di lacune e approssimativo, buono solo per la propaganda delle prossime elezioni europee quando la maggioranza tenterà di far credere che nessun migrante arriverà più in Italia. Ma è solo una bugia, un'altra bufala: i flussi migratori si possono e si devono gestire, ma non si possono bloccare. Questo è un accordo costosissimo. Mentre nel nostro Paese si nega il reddito alle persone in difficoltà e in tanti non possono più curarsi, si spendono almeno 670 milioni di euro, per la gestione di non più di 3 mila migranti al mese sul territorio albanese. Una goccia se consideriamo le oltre 150mila persone sbarcate in Italia nell'ultimo anno e uno spreco incredibile di risorse, tenuto conto che gli stessi centri si potevano fare in Italia con una spesa enormemente inferiore. E, in più, le persone che saranno portate nei centri in Albania, nella quasi totalità dei casi torneranno in Italia, sia che ottengano la protezione internazionale, sia che non la ottengano. Ma questo non va di pari passo con una prospettiva che aumenti il numero dei rimpatri.

Inoltre alcuni diritti vengono compressi, come il diritto alla difesa, con buona pace del garantismo di cui si vantano le destre e che, evidentemente, vale solo per alcuni e non per altri. Sull'immigrazione Giorgia Meloni le ha provate tutte, e tutte sbagliate. Fino ad arrivare nei giorni scorsi alla corte del presidente turco Erdoğan per chiedergli di bloccare le partenze dalla Libia, cioè da un altro paese. A questo è ridotta la politica estera del governo: a elemosinare favori perfino da autocrati discutibili come il tunisino Saied ed Erdoğan nell’illusione che fermino le partenze verso l'Italia. Ma noi non possiamo accettare né che i migranti vengano sottoposti a pesanti e inutili trattamenti discriminatori, né che venga sperperato così tanto denaro pubblico in questo modo scellerato solo perché la maggioranza e il governo devono fare propaganda e sono pronti a tutto pur di nascondere i loro insuccessi".

Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, dichiarando in Aula il voto contrario del Pd alla legge di ratifica del Protocollo Italia-Albania.

24/01/2024 - 12:04

“Non solo l’accordo è sbagliato ma per finanziarsi toglie risorse a più capitoli di bilancio, tra cui proprio quelli di un settore centrale per lo sviluppo del Paese come la ricerca. Venti milioni tagliati ad università e ricerca a partire dal biennio 2024/2025 è una cifra spropositata ”. Lo dichiara Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, la quale aggiunge: “La spesa complessiva prevista dal citato accordo Italia Albania è di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3mila migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Ma ancor più una conferma della considerazione- scarsa- che il Governo del Merito nutre per i settori legati alla ricerca e al sapere”.

24/01/2024 - 12:02

"La questione Saharawi non è più rinviabile. Diritto all'autodeterminazione e diritti umani. Una mozione parlamentare per sostenerla".

Queste le parole d’ordine della conferenza stampa promossa dall’Intergruppo Parlamentare di Amicizia con il popolo Saharawi che si svolgerà domani, giovedì 25 gennaio, alle ore 16, nella Sala stampa di Montecitorio. All’evento partecipano i deputati: Stefano Vaccari, Presidente dell’Intergruppo di amicizia con il popolo Saharawi; Alessandro Battilocchio, componente dell’Intergruppo; Dario Stipa Carotenuto, componente dell’Intergruppo.

Per accrediti ospiti (entro domani, giovedì 25 gennaio, ore 10): segreteria.vaccari@camera.it tel. 06 67608046.

Per i giornalisti: sg_ufficiostampa@camera.it

Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma. Giacca obbligatoria per gli uomini.

La conferenza stampa si può anche seguire in diretta da remoto dal sito web: www.camera.it.

24/01/2024 - 11:50

"Ancora una volta parole vergognose e lesive dei diritti delle donne. Portare questi contenuti dentro le Istituzioni è un fatto gravissimo. Billi è un deputato ma non conosce le leggi della nostra Repubblica: l’interruzione volontaria di gravidanza è un diritto sancito dalla legge". Lo scrive su X la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.

24/01/2024 - 11:45

"Ieri, in una conferenza stampa organizzata da un deputato della Lega, si è consumato l'ennesimo attacco all'aborto da parte di questa maggioranza. Ricordo all'onorevole Billi, ma anche alla ministra Roccella, che l'interruzione volontaria di gravidanza è un diritto delle donne, conquistato con anni di battaglie per cancellare la piaga dell'aborto clandestino e sul quale non permetteremo che si faccia un solo passo indietro. È inaccettabile che a metterlo in discussione sia un parlamentare e, per giunta, dentro la Camera dei deputati". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

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