n. 29 - 25 gennaio 2019

SULLA GIUSTIZIA BONAFEDE BALBETTA

RELAZIONE IMBARAZZANTE E INADEGUATA
 

La relazione sullo stato della giustizia presentata al Parlamento dal ministro Bonafede fotografa una situazione purtroppo diffusa in questo governo: incompetenza, demagogia, omissioni, furore ideologico e scarsa aderenza con la realtà. Dopo aver approvato condoni edilizi e fiscali, leggi salva leghisti e modifiche alla prescrizione contro il parere di tutti (per tacere del nauseante filmino su Battisti), Bonafede finge di non sapere che sono stati i precedenti governi targati Pd a ridurre le cause pendenti nella giustizia civile da più di 5 milioni a 3 milioni; che la lunghezza dei processi è stata ridotta del 15 per cento, che in quegli anni l'Italia ha scalato 50 posizioni nelle classifiche internazionali dell'efficienza della giustizia civile; che le risorse alla giustizia non le ha aumentate questo governo, ma i governi del centrosinistra. L'azione della maggioranza 5 Stelle Lega al momento si è purtroppo limitata a distruggere quanto di buono fatto in precedenza – come in materia di ordinamento penitenziario – e a vaghe promesse di efficienza, difficilmente credibili visto anche il blocco di assunzioni stabilito nella legge di Bilancio.

TEMI DELLA SETTIMANA

REFERENDUM PROPOSITIVO, ANCORA NON BASTA

Prosegue la nostra battaglia in Aula sulla riforma costituzionale relativa all’istituzione del referendum propositivo. Come abbiamo più volte evidenziato, non siamo contrari al principio bensì ai contenuti della proposta presentata dai 5 Stelle. Per noi è inaccettabile che questo strumento venga introdotto per superare o addirittura distruggere la democrazia rappresentativa in nome di una fantomatica (e anti democratica) democrazia diretta. Grazie al lavoro di queste settimane abbiamo scongiurato i pericoli maggiori, costringendo i 5 Stelle ad accogliere i nostri emendamenti. Ma ancora non è sufficiente. La nostra battaglia prosegue.

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QUESTION TIME

TAGLI AI FONDI PER LA SICUREZZA SUL LAVORO, IL GOVERNO CI RIPENSI

Nei primi undici mesi del 2018 sono state presentate all'Inail 592.571 denunce di infortunio sul lavoro, con un aumento dello 0,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. Gli incidenti con esito mortale sono aumentati del 9,9 per cento; le malattie professionali del 2,2 per cento. Questa situazione rischia di aggravarsi per i tagli voluti dalla maggioranza alle risorse per la sicurezza sul lavoro, per i progetti di formazione e per l'abolizione delle agevolazioni per le imprese virtuose. La legge di Bilancio ha tagliato i fondi dell'Inail per 1.535 milioni di euro nel prossimo triennio. Abbiamo chiesto al governo di ripensarci, questi tagli che mettono a rischio la salute dei lavoratori sono inaccettabili. La risposta del ministro Di Maio, però, è stata ancora una volta drammaticamente inadeguata rispetto alla gravità della situazione .

 

IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Referendum propositivo

Da martedì 29 ore 14.00, con prosecuzione nei giorni successivi: discussioni con votazioni sulla proposta di legge costituzionale in materia di iniziativa legislativa popolare.

Mozioni

Da lunedì 28 ore 12.00, discussione su mozioni riguardanti la Tav; e sull’utilizzo dei pesticidi.