n. 69 - 7 dicembre 2019

APPROVATO IL DECRETO FISCALE

Abbassiamo le tasse senza tagliare i servizi

Abbiamo approvato alla Camera un provvedimento che permette di abbassare le tasse per i cittadini, senza per questo ridurre i servizi. E con l’utilizzo di strumenti innovativi contiamo di contrastare con efficacia l’evasione fiscale. A vantaggio dei cittadini virtuosi e senza lisciare il pelo a chi elude, evade e froda il fisco. Innovazione tecnologica, semplificazione, equilibrio nei confronti dei contribuenti sono  gli elementi di una politica fiscale giusta e rigorosa.

Il punto centrale del decreto fiscale è il taglio delle tasse sul lavoro: una vera e propria riduzione della pressione fiscale. Mettere in tasca ai lavoratori più soldi è una scelta di politica economica condivisa anche dalle imprese. Archiviamo definitivamente la flat tax con cui Salvini pretendeva di abbassare le tasse ai più ricchi e scaricare sul ceto medio il taglio della spesa pubblica. E approviamo un pacchetto di misure che, dai mutui per chi ha perso la prima casa, alla riduzione dei tassi di interessi sui tributi, alle maggiori assunzioni nella sanità, alla riduzione dell’Iva sui prodotti igienici femminili, al pagamento degli straordinari delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco, contiene elementi utili per i cittadini.

TEMI DELLA SETTIMANA

MES, RIFORMA NECESSARIA

Inserirla in una logica complessiva

Abbiamo apprezzato la relazione puntuale del Presidente del Consiglio sul Mes. È risultato evidente a tutti come esistono dei fatti, delle verità da un lato, e una propaganda becera di un sovranismo parolaio dall’altra, che tutto fa tranne difendere l’Italia. Riteniamo utile spiegare agli altri Paese europei quella che viene chiamata una logica di pacchetto. La riforma del Mes è necessaria per salvaguardare proprio quell'Europa dei popoli che noi vogliamo costruire, però va inserita all’interno di ulteriori misure che devono essere adottate. Ad esempio noi non vogliamo ponderazione sul rischio dei titoli di Stato, per quanto riguarda l'Unione bancaria. Esistono problemi per quanto riguarda l'assicurazione sulla disoccupazione, proposta che fecero i nostri governi. Ci sono, dunque, ancora dei problemi aperti. Però dobbiamo sempre ricordarci che, come diceva De Gasperi: qual è il luogo dove possiamo al meglio difendere i nostri interessi? Qual è il luogo in cui le pulsioni vitali di una nazione, i suoi istinti più coraggiosi, più sani, possono essere portati a maturazione e difesi fino in fondo, se non lo scenario europeo? Ecco, noi non vogliamo firmare questo Trattato per ridurre la sovranità, lo vogliamo firmare per rafforzare la nostra sovranità, perché vogliamo difendere di più i nostri risparmiatori, perché vogliamo difendere di più il nostro Stato, perché vogliamo difenderci dai rischi globali.

 

SOLUZIONI CONCRETE PER I PROBLEMI DI SCUOLA E UNIVERSITÁ

Approvato alla Camera il decreto Scuola

Il lavoro del Parlamento per dare risposte al mondo della scuola, dell’università e della ricerca compie un altro importante passo avanti con l’approvazione del decreto Scuola. Solo rendendo più solidi, strutturati, ricchi ed efficienti i settori dell’istruzione e della conoscenza, potremo affrontare il futuro con consapevolezza e serenità. Con questo provvedimento vogliamo garantire la continuità didattica e la stabilità per 8 milioni di alunni e per una comunità scolastica di 9 milioni di persone. Le misure introdotte danno risposte a problemi reali e urgenti che affliggono il sistema scolastico, dopo mesi di non gestione da parte del governo che ci ha preceduto, con bandi bloccati, posti per i precari cancellati, e tagli al numero delle assegnazioni. Tra le principali novità: un concorso straordinario nel 2020, con cui verranno stabilizzati 24 mila insegnanti precari della scuola secondaria; e che offrirà l'abilitazione all'insegnamento per quanti non riusciranno a figurare nel novero dei vincitori. Un concorso ordinario, sempre nel 2020, che consentirà ad altre migliaia di giovani di dedicarsi all'insegnamento, portando nuove professionalità alla nostra scuola.

 

NILDE IOTTI

Il nostro ricordo nel 20° anniversario della scomparsa

Una signora della Repubblica, una madre costituente, una dirigente politica del Partito Comunista, una partigiana, parlamentare ininterrottamente per tantissimi anni. Non c'è modo in queste poche righe per soffermarsi sulle tantissime cose e sul grande lavoro parlamentare di Nilde Iotti. Allora, scegliamo due aspetti. Il primo è legato al suo impegno per le donne italiane. L'altra dimensione è la sua profonda convinzione che i valori costituzionali si fanno vivere, non solo difendendo la Costituzione, ma con la capacità di rinnovare quei valori, anche attraverso una grande azione riformatrice.

QUESTION TIME

GOVERNO CONTRASTI I DIVIETI TERRITORIALI AUSTRIACI

Abbiamo espresso profonda preoccupazione per l’assenza di presa di posizione da parte della Commissione europea rispetto alle decisioni dell’Austria, che a fine dicembre 2018 ha notificato a Bruxelles l’intenzione di introdurre nuovi divieti di circolazione nel Land del Tirolo (“divieti settoriali”) che interessano l’itinerario stradale del Brennero. Per questo abbiamo chiesto alla ministra delle Infrastrutture quali iniziative intenda mettere in campo a tutela degli interessi vitali del Paese che verrebbero lesi dalle misure unilaterali adottate dall’Austria. La risposta della ministra ci ha soddisfatto perché, a differenza di quanto avvenuto in precedenza, c’è piena consapevolezza della gravità della situazione e dei danni che un tale divieto avrebbe per la nostra economia. Bene dunque che Paola De Micheli abbia avviato specifiche interlocuzioni con la Commissione europea per contrastare il progetto austriaco.

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Clima
Da lunedì ore 12.00, esame del decreto Clima.

Alitalia
Da martedì, esame delle pregiudiziali sul decreto Alitalia.

Consiglio europeo
Mercoledì alle 9.30, comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo.

Torino-Savona
Mercoledì alle 17.30, informativa del Governo sul crollo del viadotto sulla A6 Torino-Savona.

 

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