Numero 14 - martedì 16 settembre 2014        

I mesi che ci attendono, da qui a fine 2014, saranno quelli fondamentali per rimettere l’Italia in cammino. Se è vero che è stata la crisi economica a metterci in ginocchio, è altrettanto vero che ciò è stato facilitato da un sistema Paese per troppo tempo ingolfato da burocrazia, cattiva gestione delle risorse pubbliche, e assenza di riforme capaci di dare slancio allo sviluppo e all’innovazione. .
I prossimi mesi saranno appunto decisivi per sbloccare questa situazione, concretizzando il cambiamento su almeno quattro settori strategici: la Pubblica Amministrazione, il mercato del lavoro, la giustizia civile, l’avvio di nuove opere infrastrutturali. Tutto questo con l’approvazione in Parlamento di decreti e leggi già emanate dal Governo o in dirittura d’arrivo, e che puntano su efficienza, semplificazione ed investimenti.
La Legge di Stabilità sarà l’altro appuntamento cruciale per attuare finalmente quella significativa riduzione di spesa pubblica inutile che toglie ossigeno ai servizi necessari per il cittadino ed impedisce di mettere risorse in quegli ambiti che invece hanno grandi potenzialità produttive.
Dopo ciò che già è stato fatto (il bonus degli 80 euro è una realtà) siamo insomma alla prova del nove, a quella che il Premier Renzi, presentando alle Camere le linee di attuazione del programma di Governo nei prossimi mille giorni, ha definito come 'ultima chance per far ripartire il Paese e non una dilazione. Dobbiamo rimettere in pista l'Italia'.
Una prova dunque che il PD ha voluto costruire ed ora affrontare in modo determinato. Superare questo prossimo passaggio impegnativo di fine 2014 significherà cominciare a garantire agli italiani ed all’Europa un Paese più solido di fronte alle turbolenze di questi tempi e più agile nel percorrere la strada del rilancio. Sono convinto che ce la faremo.

A presto. AM  


Venezia: sulla strada delle elezioni.

Settembre segna simbolicamente il passaggio dalla stagione degli auspici a quella della concretezza.
In questi mesi tante sono state le voci, le proposte, le 'ricette' che dall'interno del PD si sono levate per rispondere al momento di travaglio e di esigenza di cambiamento che a Venezia si sentono quanto mai forti.
Tutte voci ed idee legittime ma che sono state messe alla rinfusa, in una sorta di frullatore che a mio avviso non ha ancora prodotto quel mix di chiarezza e sintesi che un partito ha il dovere di raggiungere lungo la strada verso il prossimo governo cittadino. Anzi, spesso a farsi sentire sono state le distanze e i distinguo. Penso che, con settembre, sia arrivato il momento di creare tutti assieme quel minimo comune denominatore di progetti, soluzioni ed orientamenti sui grandi temi all'attenzione della città. Questo per consentire quella comunanza che è indispensabile per essere, tutti assieme, credibili ed affidabili.
Spero insomma, e mi adopererò per questo, che le prossime settimane siano altrettanto vivaci in termini di discussione. Ma con in più una bella dose di maggior condivisione.

 
 
  QUESTION TIME
 
Eni. Governo mantenga impegni su raffinazione per Porto Marghera

Abbiamo chiesto quali iniziative intenda prendere il governo in vista degli imminenti tavoli di confronto nazionale sui progetti industriali del gruppo Eni in Italia e – più in generale ed anche in ragione della partecipazione azionaria di Stato al capitale sociale del gruppo petrolifero – a tutela di investimenti, produzione ed occupazione in coerenza con gli indirizzi dell’Unione europea in materia di consolidamento e sviluppo della produzione industriale e di rafforzamento della sicurezza energetica. Vogliamo chiarezza su una vertenza cruciale per il futuro industriale e occupazionale del Paese.

 
 
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