Numero 19 - venerdì 16 gennaio 2015        

Reagire uniti contro la barbarie: i gravissimi attacchi terroristici di Parigi, con la strage nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo e l’uccisione di ostaggi in un supermarket ebraico, impongono all’Europa una risposta inflessibile e compatta. Questo innanzitutto sul fronte della sicurezza, rafforzando i compiti di polizia internazionale e la messa in rete costante delle informazioni sensibili e dell’intelligence tra i Paesi dell’Unione. E, parallelamente, attraverso il radicarsi di una coscienza collettiva che ha trovato espressione nella grande marcia tenutasi nella capitale francese e che ha raccolto oltre due milioni di persone. Una coscienza capace di affermare i valori della libertà e della democrazia senza cadere nella trappola dell’odio e dell’equazione ‘terroristi uguale musulmani’. Le proposte invece di introduzione della pena di morte o quella per la sospensione del sistema Schengen con la chiusura delle frontiere tra Stati europei, sono risposte inefficaci che per giunta segnerebbero la vittoria degli stessi terroristi, determinati nel farci arretrare, nel renderci divisi, indeboliti, privati delle nostre conquiste di civiltà. Da questo tragico attacco dobbiamo altresì uscirne più forti di prima, nella nostra identità di cittadini liberi, democratici ed europei.
L’altro fatto di straordinario rilievo sono le dimissioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In questi anni difficili per il nostro Paese, segnati dalla crisi economica, da momenti di forte smarrimento della credibilità internazionale e da violenti attacchi politici alle istituzioni e alla coesione nazionale, è stato Presidente di tutti gli italiani e perfetto garante della stabilità dello Stato. A Napolitano va rivolto dunque un ringraziamento pieno: se l’Italia ha saputo resistere e reagire ad una delle fasi più critiche della storia repubblicana, lo si deve principalmente a lui. Ha svolto in maniera impeccabile il suo ruolo, indicando nei momenti cruciali e più caotici la giusta direzione. Tutto questo con grande senso democratico, senza protagonismi ma anzi facendo da sprone per un maggior protagonismo delle istituzioni sulla strada del cambiamento. Non c’è dubbio che Napolitano, soprattutto nel corso del suo secondo mandato, abbia infatti dedicato tutti i suoi sforzi per l’avvio e la concretizzazione delle riforme, su tutte quella costituzionale e della legge elettorale che proprio in questi giorni sono all’esame di Camera e Senato. Il modo migliore di onorare il grande servizio reso da Giorgio Napolitano, sarà proprio quello di completare rapidamente l’opera di cambiamento che è sempre stata al centro del suo orizzonte.

A presto. AM  


RIFORME COSTITUZIONALI
Sono entrate nel vivo le votazioni della riforma della Costituzione che permetterà di arrivare ad un sistema istituzionale semplificato e più vicino ai cittadini. Insieme al via libera alla nuova legge elettorale in discussione in questi giorni al Senato, le riforme costituzionali permetteranno di avere maggioranze certe e governi stabili per ridare credibilità alla politica e rafforzare la democrazia
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GRETA E VANESSA FINALMENTE LIBERE
È una bellissima notizia: la liberazione delle due volontarie italiane rapite in Siria nel luglio 2014. Grazie alla nostra intelligence che, in coordinamento con il governo, ha svolto un intenso lavoro sul campo. Riportare a casa i nostri concittadini è un obiettivo per il quale le Istituzioni devono battersi sempre con il massimo sforzo.


FOCUS VENETO

Sul futuro di Porto Marghera il governo traccia il quadro completo degli interventi. Il Vice Ministero dello Sviluppo Economico, De Vincenti, ha risposto in commissione Attività Produttive ad una mia recente interrogazione. Dal cronoprogramma per la trasformazione ‘green’ della raffineria al consolidamento dei livelli occupazionali, dalla semplificazione delle procedure al coordinamento tra gli enti, vengono dunque ribaditi e specificati gli impegni stretti in queste settimane e la determinazione del governo nel realizzarli. Si tratta di un passaggio molto importante: la nuova Porto Marghera come polo strategico in grado di attrarre nuovi investimenti e produzioni, sta finalmente diventando realtà.


E sempre su Porto Marghera è di particolare rilievo la firma dell’accordo di programma che prevede lo stanziamento di oltre 152 milioni di euro per la realizzazione di progetti di riqualificazione. Sarà ora importante attivare una squadra di lavoro con gli enti locali per garantire il monitoraggio costante degli interventi e la loro massima valorizzazione ai fini dell’insediamento delle future attività.

  INTERROGAZIONI

Vi segnalo due questioni che ho posto all’attenzione del Governo. La prima riguarda la necessità di rafforzare le tutele di una delle nostre eccellenze Made in Italy, ovvero il prosecco. Il rischio di contraffazioni e la moda di servirlo alla spina, come accade ad esempio in Gran Bretagna, vanno infatti a penalizzare pesantemente un prodotto di punta per la nostra economia.


E sempre in tema di settori d’eccellenza, preoccupa la vicenda legata alla crisi di Veneto Nanotech, società che coordina le attività del distretto hi-tech per le nanotecnologie applicate ai materiali e ha come obiettivo quello di promuovere la ricerca e diffusione della tecnologia più avanzata nel settore industriale. Di qui la richiesta al Governo di intervenire per scongiurare il fallimento della società, fatto che andrebbe a danno della competitività del sistema delle imprese del Veneto e non solo.

 
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