Numero 24 - martedì 15 settembre 2015        

La questione epocale delle migrazioni, con tutto il suo carico di drammaticità, è arrivata al suo apice in queste settimane. Se fino a poco tempo fa l’epicentro della tragedia legata agli sbarchi è stato il Mediterraneo e l’Italia, oggi l’asse geografico di questo fenomeno si è spostato, toccando anche il cuore dell’Europa, con le migrazioni provenienti dai Paesi dell’est. Quella che nei mesi scorsi l’Italia reclamava come necessità inderogabile, ovvero una politica comune di asilo e di gestione dei flussi tra tutti i Paesi appartenenti alla UE, oggi è il messaggio che Angela Merkel stessa lancia come monito che non può rimanere inascoltato. Il governo italiano continua ad essere in prima linea nella costruzione di questo scenario di impegno comune, con proposte per il superamento delle regole di Dublino, l’implementazione di un regime europeo per l’asilo, la definizione di corridoi umanitari e di ingressi regolari con il sistema della sponsorship, permettendo a cittadini europei, ad associazioni, parrocchie e organizzazioni varie della società civile, di farsi garanti dell’accoglienza. Non è girando la testa dall’altra parte o chiudendosi a riccio che si può risolvere questo dramma umanitario che spinge alle nostre porte e che è comunque inarrestabile. Saperlo gestire con responsabilità è l’unica strada.

Per quanto riguarda l’attività parlamentare, la scorsa settimana è stato ultimato il lavoro delle Commissioni competenti sul disegno di legge annuale per la concorrenza e l'apertura dei mercati, di cui sono stato relatore. Ora il testo verrà discusso in Aula per avere il via libera definitivo. Si è trattato di un lavoro molto intenso ed approfondito, che ha prodotto significativi risultati a tutela dei consumatori su un ampio fronte di settori, dalla telefonia alle assicurazioni al trasporto pubblico. Nella scheda di approfondimento, tutti dettagli del provvedimento.

Qui per approfondire.

Infine Venezia. Ad inizio settembre ho partecipato all’incontro tra il sindaco e i parlamentari. Innanzitutto, indipendentemente dal fatto che Luigi Brugnaro non sia espressione dello schieramento politico cui appartengo, ho ritenuto opportuno essere presente per non togliere continuità ad un lavoro che, a partire dai temi legati alla Legge Speciale, alla Città Metropolitana e a Porto Marghera, ho intrapreso da tempo, sia con proposte di legge che attraverso costanti atti parlamentari. L’impressione che ho ricevuto da questo confronto è che sia necessario creare un luogo propositivo e costruttivo per Venezia. Per quanto mi riguarda, come sempre darò il mio contributo in maniera autonoma e, come sempre, non farò sconti a nessuno se questi obiettivi per Venezia non verranno raggiunti.

A presto. AM  


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