Numero 7 - venerdì 10 gennaio 2014        

Si è chiuso un anno tra i più difficili e travagliati nella storia della nostra vita democratica. Un anno che tuttavia ha segnato tappe di svolta fondamentali che possono rappresentare il trampolino di lancio per un 2014 nel quale il cambiamento non sarà più un auspicio ma avrà una sua concretezza. Le premesse positive ci sono tutte: con un governo che ha definitivamente cambiato volto (attraverso l’uscita di Berlusconi) e con un PD profondamente rinnovato sotto la guida di Matteo Renzi, già questo gennaio sarà centrale per il rilancio dell’azione di governo. Al richiamo del presidente Napolitano, che nel discorso di fine anno ha letto le e-mail degli italiani che si trovano a fronteggiare la crisi tra sacrifici e sofferenze, non si può che rispondere immediatamente attuando una volta per tutte quelle riforme che il Paese attende. A partire da due su tutte: legge elettorale e lavoro.

La riforma elettorale, calendarizzata già il 27 gennaio in aula, coinvolge la responsabilità di tutte le forze politiche, perché ognuna è chiamata a rispondere alla necessità che i cittadini hanno di decidere in modo più diretto chi deve guidare il Paese in modo stabile. Solo in questo modo possiamo pensare di isolare demagogie e populismi privi di concretezza che hanno caratterizzato soprattutto il 2013 appena trascorso. Intanto il PD non perde tempo e con il segretario Renzi ha già presentato una prima bozza del cosiddetto Jobs Act, un nuovo piano per il lavoro. Ecco un primo dettaglio.

Tra le idee, quella dell’assegno per chi perde il posto di lavoro, anche per chi oggi non ne avrebbe diritto ed una riduzione delle varie forme di rapporto contrattuale, prevedendo inserimenti a tempo indeterminato per i giovani al primo impiego. Se ne discuterà ulteriormente nel corso di questo mese che, non solo inaugura il 2014 ma che è già un banco di prova impegnativo per inaugurare il tempo dei cambiamenti veri. Da parte mia l’augurio e la convinzione che questo potrà essere dunque davvero un buon anno.

A presto. AM  


  

Rincari tariffe autostradali
Question time

Dal 1° gennaio si sono registrati forti rincari dei pedaggi autostradali: abbiamo quindi chiesto al Governo di contrastare gli aumenti, ridefinire un sistema di adeguamento delle tariffe vincolato agli investimenti effettivamente realizzati dai concessionari e garantire più stringenti controlli di gestione, in particolare per evitare ingiustificati aumenti

 
 
 
  Comunicati stampa
 
 Legge di stabilità

E’ stata approvata a fine dicembre, dopo un percorso molto impegnativo ed una discussione serrata. Ma per la prima volta dopo molti anni si tratta di un provvedimento che non toglie ma anzi comincia a dare sotto i profili dell'equità e delle politiche di sviluppo. Tra le misure più importanti c'è il fondo che permetterà un robusto taglio delle tasse per lavoratori e imprese; la salvaguardia di un ulteriore numero di esodati e la rivalutazione delle pensioni; l'incremento delle borse di studio per gli studenti universitari e i finanziamenti per i medici specializzandi.


 Città metropolitane

Il disegno di legge Delrio, che regola l'ordinamento delle Città Metropolitane, svuota di funzioni le Province e incentiva le unioni e le fusioni di Comuni, è stato approvato dalla Camera ed ora è in Senato per il via libera definitivo a gennaio. Per il territorio veneziano è un traguardo importante, perché grazie a questo via libera diventerà ufficialmente Città Metropolitana a partire dal prossimo luglio. Sono soddisfatto: si tratta di un obiettivo raggiunto, per il quale ho lavorato in questi anni come primo firmatario di un progetto di legge che ora trova applicazione. Più poteri dunque e più autonomia. Non solo: il provvedimento approvato consente di attivare la procedura per dar vita alla Pa.Tre.Ve. Creando in questo modo un’unica area, tra Venezia, Padova e Treviso, dove saranno moltiplicate le capacità di attrarre investimenti, di ottenere finanziamenti europei, di realizzare progetti di sviluppo e di fornire servizi efficienti e a minor costo per i cittadini.


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