Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
il Giornale di Monza ha riportato nei giorni scorsi la notizia che un giovane sedicenne frequentante l'Istituto cattolico professionale Ecfop sarebbe costretto a seguire le lezioni in corridoio perché gay;
i genitori dello studente hanno presentato denuncia ai carabinieri e la madre ha dichiarato alla stampa che «Quando ho chiesto come mai fosse in corridoio, mi hanno spiegato che è per via di una fotografia pubblicata su Instagram nella quale mio figlio è nudo assieme a un altro ragazzo», precisando che i ragazzi sono ritratti dalla vita in su;
a parere dell'interrogante, da quanto emerge dal racconto giornalistico della vicenda, non è attribuibile allo studente alcun comportamento degno di censura all'interno della scuola e la punizione si riferisce solo ad una interpretazione che appare maliziosa di una fotografia –:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
se sia prevista una forma di controllo sugli istituti privati, di matrice confessionale, per evitare forme di discriminazione basate sull'orientamento sessuale, come quella raccontata dai media locali o se siano allo studio iniziative in tal senso.
16/10/2015
Micaela Campana
3-01771