30/10/2015
Assunta Tartaglione
Carloni, Cuomo, Famiglietti, Manfredi, Migliore, Giorgio Piccolo, Rostan, Sgambato, Valeria Valente, Valiante, Palma
1-01051

La Camera, 
premesso che: 
l'obesità rappresenta uno dei principali problemi di sanità pubblica a livello mondiale. Il sovrappeso e l'obesità sono un fattore di rischio per l'insorgenza di patologie croniche degenerative come le malattie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte, e il diabete, che affligge il 10 per cento della popolazione italiana ed è in costante aumento. È provata la relazione esistente tra obesità e alcune patologie tumorali; 
in questo scenario di vera e propria epidemia di obesità, particolarmente preoccupante è il fenomeno dell'insorgenza della obesità infantile che predispone alla obesità in età adulta e che si accompagna sempre di più a patologie in età pediatrica come l'aumentata insorgenza di diabete e ipertensione; 
secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) i bambini in eccesso ponderale nel mondo sono quarantaquattro milioni. L'impatto dell'obesità e le conseguenti ripercussioni dirette sulla salute sottolineano come sia prioritario e necessario contrastare tempestivamente tale fenomeno. L’Action Plan on Childhood Obesity 2014-2020 dell'Unione europea si inserisce proprio in quest'ottica di prevenzione e contrasto; 
il sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE, promosso e finanziato dal Ministero della salute/CCM, coordinato dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità e condotto in collaborazione con tutte le regioni italiane e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal 2007 costituisce una solida fonte di dati epidemiologici sugli stili di vita dei bambini della scuola primaria e rappresenta la risposta istituzionale italiana al bisogno conoscitivo del problema del sovrappeso e dell'obesità nella popolazione infantile; 
lo sviluppo di sistemi di sorveglianza è alla base delle strategie italiane in materia di prevenzione e promozione della salute, quali il programma governativo «Guadagnare salute» e il piano nazionale della prevenzione. L'Italia con i dati di OKkio alla SALUTE partecipa, inoltre, all'iniziativa della regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità denominata COSI –Childhood Obesity Surveillance Initiative; 
dall'ultimo report del 2014 di OKKIO si desume che i bambini in sovrappeso sono il 20,9 per cento e i bambini obesi sono il 9,8 per cento, compresi i bambini severamente obesi che da soli sono il 2,2 per cento. Si registrano prevalenze più alte nelle regioni del Sud e del Centro; 
in particolare il dato in Campania resta preoccupante nell'ultimo report del 2014; 
certamente i programmi di prevenzione sono fondamentali per il contenimento del fenomeno, ma risulta altrettanto importante offrire un percorso di diagnosi e cura per quei bambini che già presentano obesità spesso già con le complicazioni di tale malattia; 
un dato importante che emerge dalle indagini epidemiologiche è che tale patologia si associa a condizioni sociali di fragilità, quali scarsa istruzione materna, che non riconoscono la condizione o la sottovalutano ed è quindi un elemento di diseguaglianza in sanità; 
è importante invece che tali bambini abbiano una offerta di presa in carico del Servizio sanitario nazionale che consenta loro di potere eseguire gratuitamente anche oltre i 6 anni un percorso di diagnosi e cura presso centri appositamente dedicati, individuando secondo le linee guida delle società scientifiche i parametri clinici e le correlate indagini di laboratorio e strumentali e visite specialistiche necessarie,

impegna il Governo

a mettere in atto, entro sei mesi, concrete iniziative di intervento che consentano la gratuità dei percorsi diagnostici e di prevenzione dell'obesità per i minori con età inferiore ai dodici anni.