01/12/2015
Emanuele Fiano
Roberta Agostini, Bersani, Cuperlo, Marco Di Maio, Fabbri, Famiglietti, Ferrari, Gasparini,Giachetti, Giorgis, Gullo, Lattuca, Lauricella, Marco Meloni, Migliore, Naccarato, Nardi, Piccione,Pollastrini, Richetti, Francesco Sanna, Martella, Cinzia Maria Fontana, Bini.
3-01884

Al Ministro dell'interno.— Per sapere – premesso che: 
i drammatici fatti di Parigi hanno purtroppo evidenziato un netto e definitivo innalzamento del grado di violenza ed efferatezza della minaccia terroristica, che, costituendo ormai una gravissima insidia per la sicurezza interna di diversi Stati, richiede una capacità di risposta globale attraverso misure sia sul versante interno, che su quello internazionale, capaci di offrire una risposta strategicamente efficace e duratura nel tempo; 
in questo quadro, come già annunciato dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro interrogato, occorre innanzitutto incrementare le misure capaci di prevenire il reclutamento, l'organizzazione e l'azione delle organizzazioni terroristiche, perseguendo nell'azione di controllo sul territorio nazionale e su tutte le modalità di comunicazione; 
come è noto, il vicinissimo svolgimento del Giubileo straordinario che si terrà a Roma costituisce uno dei maggiori elementi di attenzione del sistema di sicurezza italiano; 
recentemente lo svolgimento di Expo a Milano ha dimostrato la capacità complessiva del nostro sistema di coordinamento di tutte le competenze interessate atte a garantire la sicurezza di un così grande e complesso evento che ha visto la partecipazione di oltre 20 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo; 
particolarmente importante, a questo scopo, appare il potenziamento in termini di mezzi, personale e risorse, già attuato sin qui dal Governo e che, come dichiarato dal Presidente del Consiglio dei ministri, sarà ulteriormente incrementato nella legge di stabilità attualmente in discussione in questo ramo del Parlamento, in un'ottica di azione quanto più possibile integrata tra le attività di intelligence e le forze di polizia dei diversi Paesi europei; 
del resto, lo stesso Ministro interrogato, all'indomani dei fatti di Parigi e Bruxelles, ha prontamente dichiarato l'elevazione dello stato di allerta nazionale al livello 2, consentendo così un massiccio dispiegamento di forze civili e militari a salvaguardia degli obiettivi ritenuti maggiormente sensibili, e in un'informativa urgente in questo ramo del Parlamento ha ricordato come nel comitato nazionale per la sicurezza e l'ordine pubblico, presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri, si è deciso di anticipare l'arrivo a Roma del contingente di 1.000 uomini delle Forze armate già previsti per il Giubileo –: 
quale sia la valutazione del Ministro interrogato sullo stato complessivo del sistema di sicurezza italiano, anche alla luce dei recenti episodi di matrice terroristica. 

Seduta del 2 dicembre 2015

Illustra Enzo Lattuca, risponde Alfano Angelino, Ministro dell'interno replica Fiano Emanuele

Illustrazione

Grazie, Presidente. Onorevole Ministro, i drammatici fatti di Parigi hanno purtroppo evidenziato un netto innalzamento del grado di violenza ed efferatezza dalla minaccia terroristica, che, costituendo ormai una gravissima insidia per la sicurezza di diversi Stati, tra cui il nostro, richiede una capacità di risposta globale. In questo quadro occorre, innanzitutto, incrementare le misure capaci di prevenire il reclutamento, l'organizzazione e l'azione delle organizzazioni terroristiche, proseguendo nell'azione di controllo sul territorio nazionale e su tutte le modalità di comunicazione. Lo svolgimento di Expo a Milano ha dimostrato la capacità complessiva del nostro sistema di coordinamento di garantire la sicurezza di un così grande complesso evento, così come la brillante operazione condotta in questi giorni dalla Digos di Brescia ha dimostrato l'efficacia delle azioni fino ad ora intraprese. Lei stesso, onorevole Ministro, ha ricordato come nel Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica si sia deciso di anticipare l'arrivo a Roma del contingente di mille uomini delle Forze armate, peraltro visibile a tutti coloro che frequentano la capitale. Come è noto, infatti, lo svolgimento ormai prossimo del Giubileo straordinario costituisce uno dei maggiori elementi di attenzione per il nostro sistema di sicurezza. 
Con questa interrogazione intendiamo sapere quale sia la valutazione complessiva del Ministro sullo stato del nostro sistema di sicurezza e quali azioni il Governo intenda porre in essere per potenziare in termini di mezzi, risorse e per garantire la sicurezza, che è .un bene comune quanto mai necessario per i cittadini.

Risposta del governo

Grazie, Presidente. Ringrazio l'onorevole Lattuca per la prospettazione che ha fatto della situazione della sicurezza nel nostro Paese e dico subito che l'ultimo risultato è stato esattamente l'operazione di ieri, perché quella di ieri, che ha portato alla neutralizzazione di una cellula jihadista che si era insinuata nel cuore della Lombardia, è la riprova di come funzioni nel nostro Paese il sistema di prevenzione dell'antiterrorismo, dell’intelligence e anche la cooperazione di polizia e la cooperazione giudiziaria con e nei confronti degli altri Paesi, nella fattispecie del Kosovo. 
L'operazione di ieri dimostra anche una cosa – e questo è un riconoscimento all'intero Parlamento – cioè che il decreto-legge fortemente voluto dal Governo contro il terrorismo e convertito in legge con l'azione del Parlamento ha prodotto delle norme che sono state applicate. Era stata applicata qualche mese fa già la fattispecie criminale nuova, che era quella della punibilità con l'arresto dei foreign fighters, ossia di chi va a combattere all'estero. Ieri è stata applicata la misura di prevenzione di natura personale secondo la regola che noi abbiamo voluto darci e, cioè, di applicare ai sospettati di terrorismo le stesse regole che si applicano ai sospettati di mafia. 
Fin qui le cose sono andate bene, perché ha funzionato il sistema di prevenzione e di intelligence, con oltre 56 mila controlli personali effettuati, oltre 8 mila veicoli perquisiti, 160 navi perquisite, 160 navi controllate ulteriormente e anche un meccanismo di espulsioni che rende il nostro Paese molto credibile anche a livello internazionale (abbiamo espulso oltre 60 persone). 
Arriva il Giubileo e c’è contemporaneamente la minaccia terroristica. Noi abbiamo fatto una scelta politica, in questi anni, che è quella di consolidare l'idea della sicurezza come priorità per il Paese e questo si è tradotto in numeri. Fin qui nelle ultime tre leggi di stabilità, come anche l'onorevole Fiano sa, abbiamo dato più 800 milioni di euro; non c’è più il segno meno davanti ai capitoli della sicurezza, ma c’è stato il segno più in queste tre leggi di stabilità. 
Adesso ci sarà un miliardo in più su sicurezza e difesa, un investimento molto significativo nella cyber security e io voglio ricordare a tutti l'esempio di Milano. Quando ci fu la strage al tribunale – non è un caso di terrorismo, ma è di criminalità comune – una videocamera consentì di catturare, in poche ore, colui il quale commise gli omicidi. Oltre all'investimento in cyber security, anche motivazione del personale, investimento sul capitale umano delle forze dell'ordine, con gli 80 euro ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa, e rafforzamento degli equipaggiamenti che, io voglio ribadire, sono esattamente secondo gli standard dei Paesi più avanzati del mondo. I nostri equipaggiamenti non sono sotto quello standard. 
Tutto questo descrive l'idea di un Paese che non è certamente a rischio zero, come nessun Paese può dirsi a rischio zero, ma di un Paese che fin qui ha saputo fronteggiare la minaccia terroristica con buoni risultati, sia in termini di prevenzione sia in termini di repressione. Dal punto di vista della sicurezza, Expo è stato un successo. Abbiamo messo in campo le nostre migliori energie per far sì che, dal punto di vista della sicurezza, sia un successo anche il Giubileo.

Replica

La ringrazio, Presidente, e ringrazio il signor Ministro. Ritengo soddisfacente la sua risposta e credo sia importante che oggi da quest'Aula del Parlamento venga al Paese un messaggio di sicurezza, per l'appunto, di rassicurazione, perché, come lei ha detto, in questi anni nelle leggi di stabilità noi abbiamo messo in campo investimenti. Aggiungo alle parole e alle questioni che lei ha citato le 5 mila assunzioni straordinarie dovute al decreto-legge convertito in agosto e la richiesta, che faremo nel corso della legge di stabilità, di un anticipo di quelle assunzioni straordinarie. Aggiungo, signor Ministro, l'anticipo delturnover al 100 per cento che, con un emendamento che abbiamo presentato, interverrà a partire dal 2017. 
Non esiste il rischio zero, ha detto il Ministro, e ovviamente siamo tutti d'accordo con questo. Ma questo Governo, il Ministro Alfano, a nome del Governo, e il Parlamento in questi mesi hanno messo in campo una serie di iniziative e di investimenti di rafforzamento del sistema di prevenzione, di aumento del numero degli uomini dediti alla prevenzione del crimine, di nuove norme legislative penali, come quelle previste dal «decreto antiterrorismo» che credo pongano il nostro Paese all'avanguardia nei Paesi europei. 
Serve, signor Ministro, anche continuare a rafforzare l'intesa e la collaborazione con gli altri Paesi europei, perché queste operazioni e queste azioni di prevenzione nei confronti del terrorismo di stampo jihadista islamico possono avvenire solo se è reale e completa la collaborazione con gli altri Paesi europei.
 Serve, insomma, poter dire – ho finito, Presidente – ai nostri concittadini, oggi, da quest'Aula, con le parole del Ministro, con le iniziative che sono in corso, anche in questa legge di stabilità, con l'annuncio di nuovi investimenti che il Presidente del Consiglio ha fatto, che questo Paese sta facendo il massimo per dare la sicurezza ai propri concittadini, perché noi siamo fedeli all'idea che la sicurezza è la libertà dei nostri cittadini e non vogliamo che nessun altro ci imponga di non avere più libertà nel nostro Paese.