22/04/2016
Luigi Famiglietti
Giorgio Piccolo, Lodolini, Bruno Bossio, Morani, Fanucci, Tartaglione, Tino Iannuzzi, Paris, D'Incecco, Zoggia, De Menech, Fabbri, Ermini, D'Ottavio, La Marca, Fedi, Fusilli,Zardini, Donati, Gianni Farina, Valiante, Ferrari, Bossa, Cuomo, Burtone, Albanella, Amato, Zappulla,Ventricelli, Bazoli, Beni, Gadda, Moretto, Covello, Fossati, Manzi, Manfredi, Richetti
2-01327

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che: 
è stato istituito, nell'ambito della legge n. 208 del 2015, legge di stabilità per il 2016, per quanto concerne la soluzione della vertenza lavoratori ex Isochimica di Avellino, un fondo con una dotazione pari a 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018 finalizzato all'accompagnamento alla quiescenza, entro l'anno 2018, dei lavoratori di cui all'articolo 1, comma 117, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che non maturino i requisiti previsti da tale disposizione;
per i lavoratori indicati all'articolo 1, comma 117, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, le disposizioni previste si applicano anche a coloro che, in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, siano transitati in una gestione di previdenza diversa da quella dell'Inps, derogando al disposto dell'articolo 1, comma 115, della citata legge n. 190 del 2014 e che non abbiano maturato il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico nel corso degli anni 2015 e 2016; 
le risorse previste dal fondo dovranno essere ripartite tra i lavoratori sulla base di criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità per l'anno 2016; 
il termine previsto è stato pertanto superato e, considerati i precedenti che hanno interessato i lavoratori della Isochimica e l'attenzione sociale che si registra sul territorio rispetto a tale vertenza, è del tutto evidente l'attesa che riguarda l'emanazione del citato decreto per declinare operativamente la misura prevista dal legislatore; 
presso la prefettura di Avellino si è già costituito un tavolo tecnico con i soggetti istituzionali e le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori interessati e si sono svolti una serie di incontri finalizzati a risolvere suddetta questione; 
sarebbe stato opportuno che la convocazione del suddetto tavolo, anziché essere in prefettura, fosse stata direttamente in sede ministeriale –: 
quali siano le ragioni della mancata adozione del citato decreto ministeriale di applicazione della norma e quali iniziative intendano promuovere i Ministri interpellati affinché il provvedimento possa essere adottato in tempi rapidi al fine di evitare il perpetuarsi di una situazione di stallo che alimenta solo tensioni ed incertezze tra i lavoratori beneficiari. 
 

Seduta del 22 aprile 2016

Illustra Valentina Paris, risponde Massimo Cassano, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, replica Luigi Famiglietti

Illustrazione

Presidente, ringrazio il sottosegretario Cassano, e spero che attraverso di lui possano arrivare i nostri auguri di pronta guarigione al Ministro Poletti, che sappiamo aver avuto un intervento, andato comunque a buon fine: le chiediamo quindi di ringraziarlo. 
Vengo al merito della nostra interpellanza. Da diverso tempo, con i colleghi interpellanti, abbiamo seguito la vertenza dei lavoratori dello stabilimento ex Isochimica, che, come oramai è noto, godevano di condizioni lavorative evidentemente differenti tra di loro: parliamo di una fabbrica che ha lavorato amianto, e nello specifico scoibentato carrozze per Ferrovie dello Stato, e ha lavorato per un numero inferiore ai dieci anni, che è l'arco temporale minimo per far sì che i lavoratori possano avere i riconoscimenti previsti dall'attuale sistema normativo pre- e post-Fornero. Nell'ultima legge di stabilità, grazie anche ad un lavoro svolto già da due anni a questa parte con il Ministero, noi siamo riusciti a far sì che la modifica e la deroga ad alcune norme consentisse la definizione di un fondo di 2 milioni per il prossimo triennio (2 milioni all'anno), per far sì che si potessero avere le condizioni di copertura per la messa a riposo anticipata per questi lavoratori. Siamo riusciti, nell'interlocuzione con il Ministero, a ragionare anche della necessità di far sì che i lavoratori, che dopo questa prestazione di lavoro dipendente fossero diventati lavoratori autonomi, e quindi passati ad altre tipologie di gestione separata, avessero la ricongiunzione non onerosa delle loro prestazioni, e soprattutto delle coperture previdenziali. 
Ad oggi è scaduto il termine dei 60 giorni previsto in legge di stabilità, entro il quale il decreto ministeriale avrebbe dovuto definire modalità e criteri di riparto del Fondo. Con gli interpellanti siamo appunto a chiedere al Ministero non solo quali siano le ragioni di questo ritardo, ma in particolare a ribadire che, oltre all'importanza di avere il decreto, avremmo ritenuto utile fosse istituito un tavolo ministeriale che consentisse anche ai lavoratori di avere garanzia dell'impegno del Ministero: come tutti immaginerete la condizione del torto subito rispetto ad un mancato riconoscimento di messa a riposo per chi oggi è ammalato, e in alcuni casi anche oramai fuori dal circuito lavorativo, richiede la massima attenzione possibile. Aggiungo che alcuni tavoli sono stati già istituiti presso la prefettura di Avellino: riteniamo possa essere più utile per chiudere in maniera positiva il lavoro fin qui svolto, che si costituisca il tavolo ministeriale che dia contezza non solo delle ragioni per cui il decreto non è stato ancora emanato, ma soprattutto anche di tutti i provvedimenti successivi e necessari (in primis la circolare che consenta la ricongiunzione dei contributi previdenziali per questi lavoratori), che pure saranno passaggi indispensabili affinché la norma approvata con l'ultima legge di stabilità, che finalmente restituisce dignità a questi lavoratori, possa vedere completa applicazione.

Risposta del governo

Presidente, ringrazio per gli auguri al Ministro. Rispondo quindi relativamente all'atto parlamentare dell'onorevole Famiglietti ed altri, concernente il fondo per l'accompagnamento alla quiescenza delle ex dipendenti dell'Isochimica di Avellino. 
Al riguardo, voglio sottolineare la massima attenzione del Governo sul tema dell'amianto e sulla gravità dei pericoli legati alla sua esposizione. Tra i recenti interventi normativi a tutela dei lavoratori ricordo, da ultimo, la legge n. 208 del 2015, la cosiddetta legge di stabilità per il 2016, che ha introdotto disposizioni in materia di trattamento previdenziale dei lavoratori esposti all'amianto, istituendo, tra l'altro, presso il Ministero che rappresento, il fondo per le vittime dell'amianto in favore degli eredi delle persone decedute in seguito a malattie legate all'esposizione all'amianto. 
In particolare, la legge di stabilità per il 2016, all'articolo 1, comma 276, ha istituito un fondo con una dotazione pari a due milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, finalizzato ad accompagnare alla quiescenza, entro l'anno 2018, gli ex lavoratori occupati in specifiche imprese quali gli ex dipendenti dell'Isochimica di Avellino che non maturino i requisiti pensionistici previsti dall'articolo 1, comma 117, della legge n. 190 del 2014. Il medesimo comma 276 prevede che, con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, siano stabiliti i criteri e le modalità di ripartizione del suddetto fondo tra i lavoratori interessati. 
Sul punto, informo che il suddetto decreto interministeriale è stato predisposto dal Ministero del lavoro, già firmato dal Ministro Poletti e bollinato dalla Ragioneria dello Stato, e quindi, a breve, sarà controfirmato anche dal Ministro Padoan. Quali destinatari dei benefici sono stati individuati i lavoratori che non svolgono alcuna attività lavorativa alla data di presentazione della domanda e che perfezionino i requisiti pensionistici utili alla decorrenza della pensione di anzianità. Concludo ribadendo il massimo impegno del Ministero che rappresento nelle politiche di intervento su un tema così delicato quale la pericolosità dell'amianto.

Replica 

Grazie, Presidente. Innanzitutto, anche a nome degli altri parlamentari del Partito Democratico che hanno inteso sottoscrivere questa interpellanza urgente al Governo, ringrazio il Governo per la risposta. Con le parole riferite dal sottosegretario Cassano nell'ambito della risposta vengono fugate le nebbie che ancora si addensavano intorno a questa annosa e spinosa vicenda e alimentavano uno stato di incertezza tra i lavoratori. In questi due ultimi anni, come parlamentari del PD eletti in Campania, abbiamo svolto con il Governo un importante lavoro per chiudere questa vicenda triste e dolorosa, che si trascina da troppo tempo. Già con la finanziaria del 2015 avevamo previsto una normativa che derogasse la disciplina vigente in materia di pensionamento per consentire a questi lavoratori ex Isochimica di poter approdare al beneficio previdenziale. 
E, pur tuttavia, quando si interviene a distanza di anni e su posizioni articolate, c’è sempre il rischio che qualcosa possa non essere ricompreso all'interno della normativa, e creare, quindi, condizioni di involontaria discriminazione. Per questo c’è stato bisogno di un ulteriore intervento nella stabilità del 2016, e, tra l'altro, devo dire che tutto il Governo, il Ministro Poletti, ma anche personalmente il Presidente del Consiglio Renzi, con vari incontri anche con gli stessi operai, si sono impegnati al fine di raggiungere un obiettivo importante per gli operai, ma anche per il territorio irpino. 
Quindi, siamo arrivati con la legge di stabilità, come diceva il sottosegretario Cassano, a prevedere una serie di commi, tra cui il 276, oggetto del decreto di cui ci parlava il sottosegretario Cassano. Quindi, noi siamo sicuramente contenti del fatto che ci giunga notizia dal Governo che il decreto sia stato già firmato da Poletti, e che quindi, sostanzialmente, ora bisogna solo aspettare la controfirma del Ministero dell'economia, ma credo che sia una mera formalità.  Però, approfitterei dell'occasione anche per sollecitare il Governo ad applicare anche il comma 275, che parla degli operai che hanno una gestione separata rispetto all'INPS: probabilmente, il Ministero, per attuare questo comma, dovrà emanare una circolare rivolta all'INPS, per capire, appunto, come dovranno essere trattati gli operai che avevano una gestione previdenziale diversa rispetto all'INPS e che non abbiano maturato il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico nel corso degli anni 2015 e 2016. 
Quindi, faccio mie anche le parole del Governo e del sottosegretario Cassano, quando ha detto che questa vicenda continuerà ad essere seguita con la massima attenzione da parte del Ministero, e spero che quanto prima, quindi, vi sia anche questa circolare. Riprendendo il concetto già espresso dalla collega Paris, ricordo che è stato istituito dal prefetto di Avellino un tavolo apposito, un tavolo tecnico presso la prefettura di Avellino, e quindi chiederei anch'io al Ministero di valutare l'opportunità di mettersi in contatto con la prefettura di Avellino per poter, diciamo così, seguire da vicino la vicenda e tranquillizzare, ove fosse possibile, maggiormente gli operai della ex Isochimica. Grazie ancora per la risposta.