05/08/2016
Davide Baruffi
Ghizzoni, Incerti, Patrizia Maestri, Arlotti
2-01457

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che: 
il comparto della macellazione e lavorazione delle carni di Modena è investito in questi mesi da numerose vertenze sindacali finalizzate al riconoscimento di nuovi inquadramenti contrattuali per i lavoratori, dipendenti da società cooperative di servizi, impiegati nelle locali ditte del settore; al centro del conflitto è spesso posta la rivendicazione di estendere l'applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro del settore alimentare, utilizzato dalle società committenti, anche ai lavoratori occupati dalle cooperative nell'esecuzione degli appalti, dove invece viene applicato il contratto nazionale della logistica e dei trasporti; più in generale, le vertenze riguardano il rispetto delle norme e la corretta applicazione dei rispettivi contratti collettivi; 
in questo ambito si iscrive la vicenda specifica dell'azienda Castelfrigo srl, dove nel febbraio 2016, dopo una difficile trattativa, si era addivenuti ad un accordo positivo, sottoscritto tra le parti e impegnativo sia per la proprietà committente, sia per le due cooperative che operano in regime di appalto; tale accordo, promosso anche dalla prefettura di Modena e dalle amministrazioni locali interessate, è poi diventato la base di un tavolo di confronto più generale per affrontare l'insieme degli analoghi problemi che, in vario modo, investono tutte le aziende di quel distretto produttivo; 
ad oggi tuttavia non è stato possibile raggiungere alcuna intesa di carattere generale sui temi oggetto delle vertenze e si assiste in taluni casi ad un peggioramento delle relazioni, a partire proprio da Castelfrigo, dove, nei giorni scorsi, due rappresentanti sindacali sono stati licenziati dalla cooperativa appaltatrice; 
già nel febbraio 2016 i Ministri erano stati destinatari di una interpellanza urgente sulla vertenza apertasi presso Castelfrigo avente ad oggetto il rispetto delle norme e dei contratti collettivi di lavoro; 
il Governo, rispondendo all'interpellanza urgente, dichiarava tra le altre cose che: 
le verifiche condotte dalla direzione territoriale del lavoro su diverse imprese del comparto avevano fatto registrare «fenomeni di interposizione di manodopera, omissioni contributive, registrazioni infedeli sul libro unico del lavoro e violazioni della normativa in materia di orario di lavoro»; 
gli accertamenti ispettivi presso la Castelfrigo srl erano in corso e si impegnava pertanto «a fornire un dettagliato resoconto non appena saranno conclusi»; 
si impegnava poi «a monitorare i futuri sviluppi della vicenda» e ad adottare «provvedimenti sanzionatori, qualora dai predetti accertamenti emergessero violazioni di legge»; 
riconoscendo infine come quella vertenza fosse paradigmatica di quelle dell'intero comparto, si impegnava a seguire con attenzione la più complessiva vicenda del distretto –: 
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative ritenga di assumere, anche in considerazione degli impegni precedentemente presi nella risposta alla citata interpellanza; 
di quali elementi disponga il Governo circa le procedure di licenziamento di cui in premessa; 
se dai controlli effettuati dalla direzione territoriale del lavoro siano emerse presso Castelfrigo alcune irregolarità; 
se non si ritenga necessario assumere un'iniziativa più complessiva, di concerto con le parti sociali, al fine di dirimere talune questioni generali che investono il comparto della macellazione e della lavorazione delle carni.