24/10/2016
Lorenzo Basso
Carocci, Turco, Ermini, Giacobbe e Mariani
3-02574

Per sapere – premesso che: 
il 19 marzo 2016 alle ore 10,28 ad Arenzano, in località Pizzo, si è staccata una frana di ingenti dimensioni, invadendo completamente la strada statale 1 (SS1) Aurelia. Alcuni massi sono precipitati sul lungomare a valle dell'Aurelia. È stato ferito gravemente un uomo che transitava sul lungomare che, dopo diversi delicati interventi neurochirurgici e maxillo-facciali, dopo degenza prolungata in rianimazione, ora è fuori pericolo e si sta avviando ad una fase di riabilitazione; 
la frana avrebbe potuto causare una strage se non fosse che, fortunatamente, dalle ore 9, la polizia municipale inibiva la sosta in località Pizzo e su tutto il tratto della strada statale 1 Aurelia che attraversa il paese in previsione del passaggio della gara ciclistica Milano-Sanremo prevista per le ore 13 e che l'ultimo tratto di passeggiata, Lungomare Olanda, a valle dell'Aurelia, in località Pizzo, era interdetto al passaggio pedonale in quanto in corso il cantiere per il completamento della pista ciclabile (progetto ligure che coinvolge i comuni costieri realizzato attraverso fondi FAS); inoltre, non erano presenti i lavoratori del cantiere in quanto giorno prefestivo; 
sul luogo sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e la protezione civile comunale; in particolare il centro operativo comunale ha prodotto tramite Dibris (Dipartimento informatica, robotica, bioingegneria ed ingegneria dei sistemi – Università di Genova) e Fondazione Cima, una documentazione della frana tramite drone, visualizzabile sul sito di Fondazione Cima; 
l'area è stata immediatamente isolata ed inibita al traffico veicolare e pedonale (ordinanza sindacale contingibile ed urgente n. 30/2016 del comune di Arenzano) e Anas ha immediatamente aperto un cantiere per lo sgombero dei massi e lo studio del fronte franato. I territori soggetti alla frana sono di proprietà privata. Anas ha proseguito incessantemente i lavori di sorveglianza, studio e disgaggio di materiale instabile; 
il sindaco del comune di Arenzano ha richiesto in data 21 marzo 2016 alla regione una riunione urgente per mettere a punto quali azioni immediatamente da intraprendere per continuare nell'azione tempestiva di messa in sicurezza e ripristino della viabilità. In tale riunione, tenutasi in regione alle 17,30 del 21 marzo 2016, l'Anas ha garantito il proseguimento dei lavori e contestualmente di progettazione e realizzazione delle opere. Hanno altresì comunicato che avrebbero diffidato i proprietari dei terreni alla messa in sicurezza, così come il sindaco ha comunicato di eseguire l'ordinanza sindacale di messa in sicurezza dei terreni ai proprietari e non ad Anas in quanto parte già attiva nei lavori; 
Anas ha quindi diffidato i proprietari a mettere in sicurezza i territori di loro proprietà ed il sindaco ha emesso un'ordinanza di messa in sicurezza dei fronti franati ai proprietari (ordinanza n. 32 del 22 marzo 2016 del comune di Arenzano); 
i lavori sono quindi proseguiti incessantemente fino a mercoledì 23 aprile 2016 quando è pervenuto il sequestro dell'area da parte della Procura della Repubblica e conseguente sospensione immediata di tutte le attività presenti sull'area; 
i proprietari dei terreni hanno risposto alla diffida di Anas ed alla ordinanza sindacale con un atteggiamento di non disponibilità che ha di fatto impedito che fossero assunte le iniziative immediate che Anas aveva fino a quel momento aveva richiesto; 
il sindaco di Arenzano, a quanto consta agli interroganti, avrebbe telefonato in data 29 marzo 2016 al direttore generale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che avrebbe ascoltato e assicurato un interessamento del Ministero; 
nei giorni successivi sono avvenuti i sopralluoghi sull'area della frana da parte del tecnico incaricato dal magistrato, accompagnato dalla polizia giudiziaria (il primo sopralluogo è avvenuto il 26 aprile 2016; il secondo, alla presenza dei proprietari, il 30 aprile 2016). È stato nominato custode dell'area il geometra Muffoletto, dipendente del comune di Arenzano, il 26 aprile 2016; 
il sindaco di Arenzano ha chiesto ad Anas la sua permanenza sull'area di frana per proseguire nel monitoraggio della frana stessa e per eseguire la sorveglianza ma, in data 11 aprile 2016, Anas ha smobilitato il personale di sorveglianza che fino a quel momento aveva presidiato l'area, abbandonando il sito. Permane la custodia del sito da parte del comune di Arenzano; 
il sindaco di Arenzano, sempre più preoccupato della situazione, ha quindi richiesto al prefetto, così come all'Anas, un incontro per definire il programma e le tempistiche dell'intervento; 
in data 13 aprile 2016, presso la prefettura di Genova, il prefetto ha convocato il comune di Arenzano (presenti: sindaco, geometra Muffoletto custode dell'area e geometra Damonte, tecnico comunale), Anas (presenti: ingegnere Nibbi, capo dipartimento ligure, ingegnere Gualco, architetto Giampaolino ed un legale), regione (presenti: assessore Giampedrone, dottor Roncallo ed ingegnere Boni), vigili del fuoco (presente comandante Giancarlo Moreschi), sopraintendenza, Autostrade (presenti ingegnere Rigacci); 
Anas ha illustrato il percorso fatto fino ad oggi ed ha dichiarato di non aver ancora pronto il progetto di messa in sicurezza della strada, anche per la difficoltà incontrata nei rapporti con i proprietari dei terreni, specificando che la messa in sicurezza dei fronti prospicienti l'Aurelia, di proprietà privata, prevede l'utilizzo di sistemi che modificano certamente l'assetto dei terreni e quindi ha manifestato la preoccupazione di rivalsa da parte dei proprietari; 
il prefetto ha quindi incaricato il sindaco di convocare i proprietari con Anas e di illustrare la situazione cercando di ottenere la massima collaborazione; giovedì 21 aprile 20016 il sindaco ha convocato i proprietari dei terreni ed Anas per illustrare le prospettive dei lavori; 
dalle verifiche effettuate dal comune di Arenzano, attraverso il sistema di videosorveglianza sui varchi dell'Aurelia, risulta che i transiti veicolari in quel tratto di Aurelia dal 19 luglio 2015 (data di installazione del sistema) ai primi giorni del mese di maggio 2016 sono stati oltre 1.800.000; 
è stata richiamata l'attenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sul grave rischio che si correrebbe nell'ipotesi di un incidente sulla A10, ad oggi l'unica via di comunicazione stradale per la Liguria e una delle principali tra l'Italia ed il confine francese; un'autostrada che vede già in questo periodo code quotidiane, che nei mesi estivi possono raggiungere anche i 50 chilometri durante i fine settimana; 
in data 4 maggio 2016 si apprende di un accordo, anche di carattere economico, da parte di Anas e regione Liguria per una compartecipazione alle spese al fine di sostenere il progetto di un primo intervento per la riapertura dell'Aurelia, con l'opzione di rivalersi su eventuali soggetti terzi; la data di riapertura slitterebbe però, a quanto consta agli interroganti, a metà luglio, e ciò sembrerebbe aver creato immediate e giustificate preoccupazioni da parte degli operatori commerciali e dell'amministrazione del comune di Arenzano –: 
quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano mettere in atto al fine di garantire il ripristino della viabilità – nel minor tempo possibile – sulla strada statale 1 (SS1) Aurelia, in considerazione della rilevanza nazionale di questa arteria di comunicazione e anche tenendo conto del fatto che, con l'approssimarsi della stagione estiva, per la comunità di Arenzano e per l'intera regione Liguria, si configura non solo un disagio insostenibile per i cittadini e una disastrosa ricaduta economica sulle attività turistiche, ma anche un reale pericolo per il soccorso dei cittadini residenti e turisti poiché i mezzi di soccorso dovranno necessariamente utilizzare la sola rete autostradale e il servizio di soccorso, in caso di blocco (peraltro frequente su questo tratto autostradale interessato da pesante traffico portuale), sarebbe significativamente compromesso e impossibilitato a garantire la sicurezza dei cittadini.

Seduta del 25 ottobre 2016

Risponde Vito De Filippo, Sottosegretario di Stato alla Salute, replica Lorenzo Basso

Risposta del governo 

Grazie, Presidente. Lo scorso 19 marzo una frana di vaste proporzioni si è staccata dal versante a monte della strada statale numero 1 Aurelia, in corrispondenza del chilometro 547+700, nel territorio del comune di Arenzano, invadendo con materiale detritico un ampio tratto della stessa carreggiata. La società ANAS riferisce di avere prontamente chiuso il transito veicolare su quella strada e, individuati i proprietari dei terreni dai quali era originato lo smottamento, ha poi provveduto a sanzionarli in base a quanto disposto dall'articolo 31 del codice della strada, notificando loro gli atti di diffida per la messa in sicurezza e il consolidamento dei terreni sovrastanti l'arteria stradale. Il giorno stesso in cui si è verificato il distacco detritico, anche il comune di Arenzano ha emesso, da parte sua, un'ordinanza con la quale obbligava i proprietari a provvedere alla stabilizzazione degli stessi terreni. Il successivo 22 marzo 2016 l'autorità giudiziaria ha posto sotto sequestro l'area interessata dall'evento; il sequestro cautelativo delle aree è stato verbalizzato dal Corpo forestale dello Stato il 24 marzo e notificato all'ANAS il 30 dello stesso mese. Da parte del MIT, al fine di garantire la continuità dei collegamenti e la transitabilità dell'area interessata dalla completa chiusura al traffico della S.S. Aurelia, in comune di Arenzano, con nota del 23 marzo 2016 si è provveduto ad autorizzare la società Autostrade per l'Italia ad applicare l'agevolazione tariffaria alle autovetture di classe A dei residenti pendolari nei comuni interessati per la tratta Arenzano-Genova Voltri, con decorrenza dalle ore mezzanotte del 24 marzo, fino al ripristino delle normali condizioni di percorribilità della stessa strada. In particolare, per tale categoria di transiti, è stato previsto un rimborso del 70 per cento dell'importo, previa presentazione alla società concessionaria di blocchi di scontrini di pagamento corredati da un'autocertificazione relativa al luogo di residenza e ai motivi dello stesso pendolarismo. Il rimborso verrà effettuato tramite l'erogazione, per ogni 20 scontrini, di 14 buoni pedaggio, tutti ovviamente gratis, per la medesima tratta di percorrenza.
Con nota del 12 settembre scorso, il Compartimento della viabilità per la Liguria ha trasmesso il provvedimento di dissequestro della corsia a mare della SS 1 Aurelia emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Genova in data 7 settembre 2016 e, in pari data, ha anche fornito copia dell'ordinanza compartimentale ANAS n. 60, con la quale è stata disposta la riapertura a senso unico alternato regolato da impianto semaforico e/o movieri del tratto precedentemente chiuso al traffico, con l'imposizione del limite di velocità di 30 km/h e del divieto di sorpasso, nonché il divieto di transito ai pedoni e il divieto di sosta dei veicoli a margine strada. I lavori in cantiere proseguono in linea con il cronoprogramma e ANAS prevede la riapertura a doppio senso di marcia entro il prossimo 5 dicembre. Ritenendo di fatto superata la fase di emergenza posta a motivo della predetta agevolazione tariffaria disposta dal Ministero, se n’è disposta la revoca a far data dalla mezzanotte del 17 settembre 2016. Con tale revoca è stato altresì raccomandato, in caso di allerta arancione e di concreto inizio delle precipitazioni nonché in caso di allerta rossa, così come disposto dalla procura di Genova, di provvedere all'immediata chiusura della strada con conseguente deviazione del traffico sulla Autostrada 10 tratta Arenzano-Genova Voltri e viceversa. Nelle fasi di allerta arancione e di allerta rossa, che dovranno essere comunicate da ANAS alla società concessionaria, quest'ultima dovrà procedere secondo quanto previsto nella citata nota del 23 marzo 2016 all'autorizzazione dell'agevolazione del pedaggio, dandone comunicazione al MIT con un'adeguata informativa all'utenza, che ovviamente dovrà essere agevolmente messa a conoscenza delle questioni. Grazie.

Replica

Grazie, Presidente. Sono certamente soddisfatto e ringrazio il sottosegretario De Filippo per la risposta e il Governo per l'interessamento e le azioni intraprese. Voglio anche ringraziare in questa sede il Ministro Delrio per essersi direttamente interessato e per aver voluto informarsi personalmente, chiamando il sindaco di Arenzano per valutare la situazione. Devo però rimarcare come, nonostante il proficuo interessamento del Governo, siano stati necessari oltre 5 mesi per la riapertura di una sola corsia a senso alternato e come, per il ripristino completo e il ritorno alla normalità, auspicando che vengano rispettati i tempi che prima sono stati ricordati dal sottosegretario, saranno comunque stati necessari oltre nove mesi. In questo lungo periodo di tempo l'economia della cittadina di Arenzano, che è legata in maniera prevalente al flusso turistico dei mesi estivi, ha subìto un danno così importante da comportare il fallimento di alcune delle piccole realtà familiari e ha, inoltre, colpito indistintamente tutti gli operatori del settore, con un calo degli incassi che il comune di Arenzano ha valutato intorno a un 30 per cento in meno di fatturato rispetto agli anni precedenti, in una stagione invece di crescita del turismo. Sono quindi a chiedere d'intraprendere soluzioni di sollievo alla comunità di Arenzano, per i danni materiali che ha subito e che dovrà, purtroppo, ancora subire prima del totale ripristino della normalità. Questi mesi di attesa di azioni da parte delle varie istituzioni interessate hanno creato, infatti, un clima di autentica sfiducia nell'organizzazione dello Stato ed hanno alimentato un sentimento che porta solo a confusione e rabbia e che necessitano, quindi, una risposta forte e concreta da parte dello Stato. Mi preme inoltre sottolineare che la situazione venutasi a creare con la frana ha comportato, per tutti i cittadini liguri, un enorme disagio sulle percorrenze da e per Arenzano in direzione Genova, obbligando tutti a utilizzare l'autostrada a pedaggio A10 come unico collegamento carrabile, strada appunto a pagamento e con una modalità di rimborso parziale, prima ricordata, abbastanza complessa, che ha aggiunto disagio al disagio e che ha indotto gran parte degli utilizzatori a non chiedere rimborsi. A noi risulta che solo il 10 per cento circa lo ha chiesto ed ottenuto. Dai dati forniti sui flussi autostradali, l'interruzione dell'Aurelia ha portato ad oltre 4 mila percorrenze al giorno in più, rispetto all'anno precedente, della tratta Arenzano-Genova Voltri e viceversa. Queste 4 mila percorrenze sono oltre 120 mila percorrenza al mese, che, moltiplicate per i mesi di chiusura sulla statale 1, sono oltre 500 mila percorrenze. Invitiamo quindi, insieme agli altri colleghi che hanno sottoscritto questa interrogazione, il Governo ad attivarsi ancora, come già fatto, presso Autostrade, affinché anche loro possano prevedere ulteriori possibilità di rimborso, ovviamente a fronte di opportuna documentazione, a favore di quei cittadini che siano stati costretti a farsi carico quotidianamente del pedaggio, sia per questioni lavorative sia familiari.