29/03/2017
Maria Coscia
Piccoli Nardelli, Bonaccorsi, Rampi, Manzi, Malisani, Narduolo, Ascani, Blazina, Carocci, Coccia, Crimi', Dallai, D'Ottavio, Ghizzoni, Iori, Malpezzi, Pes, Rocchi, Sgambato, Ventricelli, Martella, Cinzia Maria Fontana e Bini
3-02916

Per sapere – premesso che:
   l'azione di Governo degli ultimi due anni ha confermato la volontà del Paese di esercitare un ruolo di leadership culturale;
   il 1o agosto 2015, in occasione dell'Expo, oltre 80 Ministri della cultura hanno firmato la Dichiarazione di Milano per la difesa di beni artistici, storici e archeologici minacciati dalla distruzione;
   il 16 febbraio 2016 il Consiglio esecutivo Unesco ha approvato la proposta italiana per la nascita della prima task force nazionale «Unite4Heritage» dei cosiddetti caschi blu della cultura. Una forza di pronto intervento che nelle zone colpite dagli ultimi eventi sismici ha messo in sicurezza oltre 13 mila opere e che nel 2016 ha recuperato oltre 100 mila beni, per un valore di 50 milioni di euro, sottraendoli al mercato illegale;
   il 24 marzo 2017 il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato, inoltre, all'unanimità la risoluzione italo-francese sulla protezione del patrimonio culturale negli eventi bellici, condannando la distruzione e il saccheggio di siti archeologici, musei, archivi e biblioteche;
   il 1o gennaio 2017 l'Italia ha assunto la Presidenza di turno del G7 e, nell'ambito delle iniziative programmate durante l'anno, il 30 e il 31 marzo 2017 si terrà a Firenze il primo G7 dei Ministri della cultura che si confronteranno – insieme al Commissario dell'Unione europea della cultura e il segretario generale dell'Unesco – sul tema «Cultura come strumento di dialogo fra i popoli» –:
   quali siano i principali obiettivi di tale importante vertice internazionale e quali le proposte il Ministro interrogato intenda avanzare al fine di rafforzare la cooperazione internazionale nella tutela del patrimonio culturale. 

 

Seduta del 29 marzo 2017

Illustra Maria Coscia, risponde Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo e replica Flavia Piccoli Nardelli

Illustrazione

Grazie, Presidente. Signor Ministro, lei sa perfettamente che, negli ultimi due anni di Governo, ha svolto un'azione di leadership a livello internazionale per sostenere il patrimonio culturale di tutto il mondo. Ricordo in particolare la dichiarazione sottoscritta all'Expo oppure ancora la proposta dell'Italia della cosiddetta iniziativa dei caschi blu a difesa della cultura o ancora la risoluzione approvata proprio l'altro giorno all'Onu, risoluzione italo-francese, proprio per proteggere il patrimonio culturale dagli eventi bellici.

Domani e dopodomani, come lei sa benissimo, si svolgerà a Firenze il primo G7 dei Ministri della cultura. Proprio in relazione a quest'ultimo importante appuntamento internazionale, le chiediamo quali principali obiettivi si propone e come si intende procedere per rafforzare le iniziative di cooperazione internazionale.

Risposta del governo

Grazie Presidente. Grazie all'onorevole Coscia che mi dà l'occasione, alla vigilia, perché il G7 cultura inizierà domani a Firenze, di informare il Parlamento e la Camera di questa iniziativa che io ritengo sia davvero molto importante. Come si sa bene il G7 dei Capi di Governo e di Stato è tradizionalmente preceduto da G7 tematici, o in qualche caso seguito del G7 tematici, sui temi più tradizionali: l'energia, la sicurezza, l'ambiente; non è mai stato fatto, in nessun G7 precedente, un G7 cultura. Noi abbiamo fatto questa proposta agli altri Paesi, diverso tempo fa. Questa proposta è stata accettata e si svolgerà a Firenze che mi sembra la città più indiscutibilmente adatta per ospitare il primo G7 della cultura per il suo patrimonio per l'immagine che ha nel mondo.

Avremo questo incontro che avrà come oggetto la cultura come strumento di dialogo e che non avrà soltanto l'incontro operativo di domani pomeriggio dei sette Ministri della cultura insieme all'organismo internazionale (al tavolo sarà presente l'Unione europea, l'Unesco e tutte le organizzazioni internazionali che si occupano di cultura come osservatori), ma avrà anche alla mattina delle sessioni tematiche sul traffico illecito di beni culturali, sulla parte educativa, sulla parte di legislazione internazionale, con confronti tra gli esperti, e il giorno successivo, il 31 marzo mattina, dopo una serata con il maestro Muti che ci ha voluto onorare della sua presenza per un concerto con il Maggio Fiorentino a Palazzo Vecchio, ci sarà un incontro tra i sette direttori intellettuali di grandi istituzioni culturali e museali dei sette Paesi sempre sugli stessi temi del G7.

Stiamo lavorando, non voglio dare il risultato per acquisito perché evidentemente sarà frutto del lavoro di domani, da diverse settimane, con il lavoro delle diplomazie e degli sherpa perché la riunione si concluda con un documento. Devo dire che insomma siamo a buon punto e io spero che ci saranno le condizioni domani.

Capite che in quel percorso che abbiamo iniziato, che lei ha ricordato, con Expo, poi con la risoluzione dell'UNESCO sulle task force nazionale per la protezione del patrimonio, Unite4Heritage, e l'impegno alle Nazioni Unite e, da ultimo, la risoluzione franco-francese alle Nazioni Unite, sarebbe molto importante che i Paesi del G7, per il ruolo importante che hanno negli equilibri internazionali e nella comunità internazionale, sul tema “la cultura come strumento di dialogo” e sul tema “impegno della comunità internazionale per la tutela del patrimonio culturale colpito o danneggiato dal terrorismo, dalle guerre e dalle calamità naturali” arrivino domani a un impegno che va in quella direzione.

Credo, insomma, che l'Italia potrà meritoriamente dire di essere orgogliosa di aver guidato questo percorso, che io ritengo - e nel documento stiamo cercando di inserire anche questo anche - che poi i G7 continuino anche per le successive organizzazioni.

Replica

Grazie, signor Presidente, ringrazio il Ministro Franceschini per la risposta articolata, che ci ha permesso di fare il punto sugli obiettivi raggiunti in ambito internazionale, ma anche su quanto si intende ancora fare per mantenere l'importante leadership culturale del Paese, a partire appunto dal vertice internazionale previsto per domani, primo G7 della cultura.

Quest'incontro, voluto dall'Italia con l'obiettivo di definire un documento comune - e ci auguriamo che si riesca ad arrivare a questo documento - potrà comunque ribadire che la cultura è privilegiato strumento di dialogo e potrà essere uno straordinario momento di confronto, durante il quale si rifletterà su quanto appunto la cultura può fare per la comprensione reciproca delle diverse popolazioni.

L'attenzione dimostrata dal Ministero per il consolidamento del ruolo internazionale del Paese in ambito culturale ci permette di affermare sempre di più la specificità del nostro patrimonio culturale, la tradizione delle nostre scuole di restauro, la capacità in campo specialistico e tecnico di estrema importanza che l'Italia ha saputo svolgere.

Siamo convinti che questo ci distingua in questo settore e che sia una valida risorsa che debba essere sempre valorizzata, anche proprio in questa capacità di fornire competenze tecniche e specialistiche in questo campo all'estero.

Dal lavoro del Consiglio e del Parlamento europeo è evidente che la cultura sta prendendo sempre più spazio proprio come strumento valido a coadiuvare il difficile affermarsi di un'identità europea; il 2018, ricordo, sarà l'anno europeo del patrimonio culturale, un'iniziativa che tende a sottolineare l'importanza della storia dei valori europei e a rafforzare il senso di identità dell'Europa.