04/04/2017
Diego Crivellari
3-02710

Per sapere – premesso che:
è emersa in questi ultimi tempi una sempre più preoccupante carenza dell'organico dei magistrati in servizio presso il tribunale di Rovigo;
la situazione attuale obbliga a rinvii di parecchi mesi e l'impedimento della celebrazione di molti processi: alcune udienze sono già slittate sino a novembre di quest'anno;
un recente decreto del Ministero, nel corso del 2016, aveva già assegnato alla sede di Rovigo tre nuovi magistrati, ma questo stesso decreto risulterebbe attualmente ancora al vaglio della Corte dei conti;
sono palesi i primi segnali di rallentamento dei lavori del tribunale di Rovigo: dall'inizio del nuovo anno non sono più presenti nell'organico il presidente uscente, per motivi di raggiunta quiescenza, e altri due giudici trasferiti ad altra sede;
è utile ricordare che il tribunale di Rovigo, dal 2013, ha assorbito le sedi di Adria e di Este, aumentando la propria area di competenza in modo significativo al Basso Polesine e alla Bassa Padovana;
si confida nella possibilità che l'amministrazione dello Stato provveda in tempi brevi a coprire le carenze di organico –:
se il Ministro interrogato sia al corrente dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza intenda adottare per promuovere un potenziamento della pianta organica del tribunale di Rovigo, al fine di riequilibrare e garantire l'organizzazione e l'amministrazione della giustizia nel territorio polesano e veneto.

 

Seduta del 4 aprile 2017

Risponde Gennaro Migliore, Sottosegretario di Stato per la Giustizia, replica Diego Crivellari

Risposta del governo

Grazie, signor Presidente. Mediante l'atto di sindacato ispettivo in discussione, l'onorevole interrogante prospetta criticità degli uffici giudiziari di Rovigo con riferimento alle dotazioni del personale di magistratura. Chiede, pertanto, quali iniziative il Ministero intenda assumere per superare le evidenziate carenze.

Il profondo rinnovamento delle politiche del personale dell'amministrazione della giustizia ha costituito fondamentale obiettivo dell'azione di governo, nella consapevolezza dell'importanza che assume l'apporto di adeguate risorse umane per il funzionamento degli uffici giudiziari e per il supporto alle innovazioni organizzative e tecnologiche necessarie alla modernizzazione dei servizi della giustizia. Nella prospettiva di ottimizzare le potenzialità offerte dalla riforma della giustizia, ormai consolidata, si è perseguita un'azione di continua attenzione alle necessarie dotazioni degli uffici, attraverso mirate politiche del personale di magistratura e amministrativo.

Con specifico riferimento al territorio del Veneto, nella prospettiva di fornire adeguato sostegno agli uffici giudiziari in attesa della definizione delle procedure di reclutamento in corso, il 3 novembre 2016 il Ministro ha sottoscritto con il presidente della regione, il presidente della corte d'appello e il procuratore generale della Repubblica di Venezia, un protocollo di intesa per la temporanea assegnazione di personale della regione Veneto agli uffici del distretto. L'accordo nasce, da un lato, dalla considerazione del carattere particolare del territorio della regione, a forte connotazione imprenditoriale e commerciale, con evidenti ripercussioni in termini di investimenti, sviluppo economico e competitività dello stesso, dall'altro, dal fatto che l'efficiente svolgimento dell'azione giudiziaria sul territorio regionale è indispensabile per garantire certezza alle attività economiche e contrattuali, per fronteggiare fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata e di corruzione.

Le politiche sulla mobilità sono accompagnate da convergenti misure finalizzate anche all'adeguamento delle dotazioni organiche degli uffici. Per quanto riguarda il personale di magistratura, al quale l'interrogazione si riferisce, il 1° dicembre 2016 è stato adottato il decreto ministeriale concernente la determinazione delle piante organiche degli uffici giudicanti e requirenti di primo grado, conseguente alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e che recepisce le esigenze degli uffici secondo la loro dislocazione territoriale. La determinazione delle unità aggiuntive è stata effettuata sulla base di specifici parametri statistici: popolazione, flussi e cluster dimensionali, integrati da indicatori qualificativi della domanda di giustizia, quali il numero di imprese presenti sul territorio e la loro concentrazione per circondario, l'incidenza della criminalità organizzata, l'accessibilità del servizio per i cittadini.

Alla stregua dei predetti criteri, al tribunale di Rovigo sono stati assegnati due posti di giudice ed alla procura un posto di sostituto procuratore in incremento della dotazione già prevista. Per l'effettiva copertura dei nuovi posti, il Consiglio superiore della magistratura bandirà le relative procedure ed il Ministero curerà, con la necessaria tempestività, gli ulteriori adempimenti.

Analogo impegno è riservato ad assicurare il numero di unità di magistrati in servizio, agevolando anche il processo di ricambio generazionale. Allo stato, presso il tribunale prestano servizio quattordici magistrati, rispetto ad una dotazione di 19 unità complessive, e presso la procura sei delle sette unità previste.

Com'è noto, la copertura delle vacanze è rimessa al Consiglio superiore della magistratura e può essere temporaneamente fronteggiata mediante provvedimenti di applicazione di competenza dei capi degli uffici distrettuali. Nell'ambito delle attribuzioni del Ministero della giustizia, invece, per sostenere adeguatamente la giurisdizione, sono attualmente in corso due procedure di selezione e reclutamento, rispettivamente di 340 e 350 magistrati ordinari, che consentiranno, entro il gennaio 2018, l'entrata in servizio di 690 nuovi magistrati, anche grazie alla riduzione operata con il decreto-legge n. 168 del 2016, convertito con legge 25 ottobre 2016, n. 197, del tirocinio formativo per i vincitori dei concorsi banditi negli anni 2014 e 2015. Lo scorso 20 ottobre è stato, inoltre, bandito un nuovo concorso per la copertura di ulteriori 360 posti e preme sottolineare che si procederà, con cadenza annuale, all'espletamento di procedure concorsuali per la selezione di 350 magistrati ordinari, come già avvenuto nell'ultimo triennio.

Proprio al fine di stabilizzare la permanenza nelle sedi di assegnazione, è stato infine previsto nel decreto-legge citato e confermato nella legge di conversione anche l'innalzamento da tre a quattro anni del termine di legittimazione, perché i magistrati possano partecipare alle procedure di trasferimento a domanda bandite, sempre, dal Consiglio superiore della magistratura.

Replica

Grazie, Presidente. Io dico subito - e ringrazio il sottosegretario per la risposta - che mi dichiaro soddisfatto. Bene ha fatto, credo, il Governo a riconoscere, a ricordare nella sua risposta quella che è anche una particolare situazione che riguarda una regione ad alto tasso imprenditoriale come il Veneto. Premeva, ugualmente, sottolineare come, anche nella recente riorganizzazione della giustizia, il tribunale di Rodigo abbia una sua situazione specifica, particolare, che l'ha portato appunto a inglobare sotto la sua giurisdizione anche una parte della provincia di Padova.

Alcune di queste notizie, peraltro, erano già arrivate nella nostra provincia in sede più o meno formale. Credo che adesso il tema principale, visto che i numeri ci rassicurano, sarà quello di garantire una tempistica adeguata. Dunque, per quanto ci riguarda, continueremo sicuramente a vigilare su questa situazione, anche perché si tratta di numeri, di personale, anche personale amministrativo, quindi non soltanto dei magistrati, che possono consentire una efficace amministrazione della giustizia in una zona, in una realtà d'Italia che, voglio ricordarlo, ha una propria connotazione. Quindi, credo che queste saranno sicuramente soluzioni, numeri e situazioni che ci consentiranno di superare quella che fino a poco tempo fa, o meglio a tutt'oggi, possiamo definire, per certi riguardi, anche una situazione di emergenza. Grazie.