08/06/2017
Colomba Mongiello
Massa, Grassi, Cera, Marroni, Vico, Chaouki, Ventricelli, Dambruoso, Mariano, Pelillo, Boccia, Palma, Sannicandro, Capone, Valiante, Monaco, Distaso, Taranto, D'Ottavio, Duranti, Carra, Famiglietti, Carella, Fucci, Matarrelli, Di Gioia, Ginefra, Michele Bordo, Buttiglione, Galati, Binetti
2-01830

  I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   anche con l'entrata in vigore dell'orario estivo dei trasporti ferroviari per la Puglia annunciato in questi giorni da Trenitalia, sembra arrivare l'ennesima batosta che colpisce il trasporto ferroviario regionale e che rende la Puglia sempre più isolata, come a tal proposito è ben evidente dalle prese di posizione di sindacati, amministratori locali ed istituzioni regionali;
   il presidente della regione Puglia, nella giornata del 31 maggio 2017, ha inviato una nota all'amministratore delegato di Trenitalia, con la quale ha chiesto un incontro per discutere del tema dei collegamenti ferroviari tra la Puglia e Roma;
   si è sottolineato al riguardo che il sistema economico regionale pugliese non può prescindere da un'integrazione nel network multimodale europeo del trasporto passeggeri, mentre i processi di infrastrutturazione del sistema ferroviario sono necessariamente lenti e complessi e, nel caso della Puglia, ricadono nelle regioni confinanti (Campania per la linea Napoli-Bari e Molise per l'Adriatica) e, quindi, non sono direttamente governabili dalla regione Puglia, meritando un interessamento strategico di rilevanza nazionale;
   con lo scopo di assicurare comunque al proprio tessuto territoriale ed economico un approccio di governance multimodale, la Puglia ha sostenuto con 100 milioni di euro l'intervento di infrastrutturazione della linea alta capacità/alta velocità Bari-Napoli, imprimendo un'accelerazione alla risoluzione del «collo di bottiglia» della linea ferroviaria Adriatica;
   per la regione Puglia è irrinunciabile allacciarsi alle reti di trasporto trans europee, in particolare per quanto riguarda la competitività dell'offerta ferroviaria, fin quanto questa contribuisce ad irrobustire tutte le opportunità che i mercati possono offrire con collegamenti rapidi ed efficaci agli utenti;
   nell'immediato, sarebbe necessario ridurre l'attuale divisione tra Roma e Foggia, in particolare durante le ore del mattino, risultando urgente prevedere un nuovo collegamento tra le due città tale da garantire l'arrivo di un convoglio nella capitale intorno alle 9,30 del mattino;
   i pugliesi lamentano una scarsa offerta di treni per la capitale, peraltro sempre colmi e sostituiti da una rete di autobus triplicata negli ultimi anni;
   numerosi parlamentari pugliesi hanno avuto diversi incontri con Trenitalia con promessa di almeno un treno in più verso Roma, mai realizzata, oltre alla disponibilità di un collegamento notturno ed uno di primo mattino per la Capitale;
   l'ultimo treno da Roma per la Puglia parte alle ore 18, il primo per Roma arriva alle ore 11,20;
   il PON infrastrutture e reti 2014-2020, presentato dal Governo pro tempore nel 2015 persegue il riequilibrio modale, favorendo il decongestionamento delle aree metropolitane e del sistema autostradale e ha l'obiettivo di rafforzare l'integrazione fra il sistema di trasporto locale e regionale, la rete nazionale e le grandi direttrici europee e transeuropee Ten-T. Tale piano è stato approvato dalla Commissione europea con decisione C(2015) 5451 del 29 luglio 2015 ed interviene nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e prevede investimenti, cofinanziati dall'Unione europea, per 1.843.733.334 euro in tre settori, tra cui quello delle infrastrutture ferroviarie;
   far rientrare già da subito tra gli interventi di ordine prioritario del predetto PON 2014-2010 anche l'obiettivo del rafforzamento e dell'ampliamento della rete ferroviaria pugliese, promosso dal presidente della regione Puglia, potrebbe rappresentare una delle possibili soluzioni atte a soddisfarlo –:
   quali siano gli intendimenti del Governo in merito alla rilevante questione del potenziamento competitivo e di ambito ultra-regionale del sistema ferroviario pugliese;
   se il Governo non intenda farsi parte attiva nell'ambito dell'iniziativa promossa dal presidente della regione Puglia di avviare un confronto tra la regione medesima e Trenitalia, al fine di favorire l'individuazione delle soluzioni più appropriate, tra cui le possibili opzioni di incremento dei collegamenti regionali con Roma.

 

Seduta del 16 giugno 2017

Illustra e replica Colomba Mongiello, risponde Domenico Manzione, Sottosegretario di Stato per l'Interno

Illustrazione

Signori sottosegretari, confesso un certo disagio ad intervenire questa mattina in Aula su un argomento che mi sta molto a cuore. Perché parlo di disagio? Perché non è la prima volta che faccio questo intervento in Aula sul potenziamento delle linee, sulla implementazione delle corse, sulle carrozze fatiscenti, sui perenni ritardi, sui bagni che non funzionano. Ma si sa: noi siamo il Sud, noi siamo il Mezzogiorno, spezzato in due dall'alta velocità. È colpa nostra se viaggiamo così lenti? È colpa nostra se viaggiamo in carrozze vecchie, sporche e fatiscenti? È sempre colpa nostra se il gap infrastrutturale nord-sud si allarga? Nel nord-ovest ci sono 7,2 chilometri ogni 100 chilometri quadrati; al sud solo 4,7 chilometri. Nel nord-ovest la rete dell'alta velocità è pari al 9,6 della rete totale; al sud il 2,4: eppure paghiamo lo stesso biglietto del nord-ovest. La differenza è che loro viaggiano in serie A e noi viaggiamo in serie C. Sono anni che attendiamo di viaggiare veloci, ne abbiamo diritto. Mi si dice: non abbiamo le infrastrutture adeguate per mezzi e carrozze veloci; e quanti anni ancora dobbiamo aspettare per viaggiare veloci e per viaggiare in tutta Italia senza dover attendere ore e ore? Il Sud non può morire per la scarsa mobilità. Abbiamo bisogno di muoverci: ne hanno bisogno i nostri studenti, le nostre imprese, i turisti, gli scambi commerciali, gli scambi culturali, imprese che devono chiudere accordi per far crescere il Mezzogiorno. Lo scorso anno la Puglia e l'intero Sud sono state la meta preferita dei turisti: dal Salento al Gargano, Bari, la Murgia barese, il sole, il mare, il cibo, la splendida accoglienza pugliese che è il valore aggiunto del successo del suo brand. Ma se i turisti vogliono venire da noi, non possono farlo attraverso la rete ferroviaria. Lo devono fare privatamente con la propria macchina, con gli autobus e pensare che dal Gargano al Salento ci vuole più tempo che per andare da Foggia a Milano ma il turismo non avrà mai uno sviluppo pieno e compiuto senza una rete di trasporti adeguati. Quando Trenitalia ha presentato il suo orario estivo qualche settimana fa, devo dire che me lo sono studiato a fondo: rafforzamento Milano-Roma, cioè 20 minuti non sono abbastanza; Milano-Salerno; Pescara-Milano; Roma-Bergamo; una sola linea al sud, Benevento-Caserta, per accontentare le giuste esigenze dei pendolari del territorio. Noi non vogliamo assolutamente fare una guerra tra poveri: la Campania fa bene a rivendicare le sue esigenze ma è possibile che oramai la Puglia da diversi anni abbia gli stessi treni, nonostante le rivendicazioni del territorio, del mondo economico, degli studenti, dei pendolari, delle istituzioni tutte? Sono solo tre le linee per la Puglia: il primo treno stamattina è partito alle otto; il treno successivo - lo dico ai presenti, alla Presidenza, al sottosegretario - parte dopo sette ore e l'ultimo treno per la Puglia parte alle ore 18, dopodiché è finita. Il primo treno che ci consente di arrivare nella capitale parte dalla Puglia presto e arriva a Roma alle 11,22 e sono anni che diciamo: guardate, abbiamo la necessità di arrivare presto; guardate, abbiamo la necessità di accelerare e di implementare queste linee. Ma la cosa ancora più incredibile, che suona come una vera e propria beffa, è che il Benevento-Caserta parte da Foggia, perché noi abbiamo il ricovero treni, vuoto e chiuso e la linea è attivata a Benevento. Io non so chi ha pensato a questa linea ferroviaria. Poi il treno arriva la sera sempre a Foggia vuoto, inattivo ma non le nascondo che tale scelta non solo ha fatto infuriare me come parlamentare che spesso mi sono rivolta a quest'Aula, ma tutti i pugliesi e la Capitanata in particolare. In questo momento sono molti i cittadini che ci stanno ascoltando, tutte le istituzioni si sono attivate - sindaco, presidente della provincia, presidente della regione, il presidente dell'ANCI - tutta la comunità pugliese è impegnata soprattutto a rivendicare un diritto che non solo non è riuscita ad avere, ma che addirittura le è stato tolto. Infatti voglio solo ricordare che qualche anno fa noi avevamo più treni per arrivare a Roma: arrivavamo presto a Roma e partivamo anche più tardi. Con il passare del tempo, invece di implementare la rete ferroviaria, purtroppo si è diminuito il numero dei treni che possono transitare dalla capitale in Puglia. E badate che, devo dire la verità, vengo sollecitata tutti i giorni: prendo solo il treno e la mia città non ha gli aerei e quindi di conseguenza non appena salgo sul treno, vuoi perché sono un parlamentare già da qualche legislatura vuoi perché sono la sorella di un ferroviere, mi si interroga, i pendolari protestano, i ferrovieri protestano, i capotreni protestano, i cittadini protestano, i quotidiani locali hanno fatto una campagna martellante per avere più treni. Qual è l'obiettivo più facile? Ovviamente i parlamentari che non fanno fino in fondo il loro dovere. Ebbene io stessa, che viaggio costantemente, spesso non trovo posto come oggi, come ieri e come l'altro ieri eppure il biglietto sono andata a farlo qualche giorno fa e non mi si venga a dire che non c'è offerta commerciale, anzi tutt'altro. Non a caso il nostro trasporto è stato trasferito su gomma: invece di alleggerire e quindi di migliorare la sostenibilità ambientale, aggraviamo la situazione e addirittura tante sono le imprese private anche straniere che sono venute ad investire nel nostro territorio proprio per rafforzare questa offerta che giornalmente vede avvicinare la Puglia a qualunque regione d'Italia. Ebbene il Salento chiede più treni: hanno perfettamente ragione soprattutto nel periodo estivo. Bari vuole viaggiare veloce e ha perfettamente ragione. Foggia vuole arrivare presto la mattina. Il Presidente Emiliano ieri ha avuto un incontro con la direzione, con i vertici di Trenitalia che hanno aperto alla possibilità di un treno diretto per Bari. La vicenda Lecce riguarda un treno che accontenti le esigenze della Capitanata e di Foggia. Queste sono le osservazioni che ho messo nella mia interpellanza urgente oltre a chiedere a che punto sono le infrastrutture che noi auspichiamo da tanto tempo per la tratta veloce; per non parlare della linea adriatica dove siamo fermi ad una strozzatura a Campomarino che non riusciamo ancora a risolvere. Quindi faccio soprattutto presente al Governo l'esigenza di implementazione delle linee e, badate, la mia interpellanza è stata firmata da tutti i colleghi pugliesi, di tutti i colori politici, fuorché il MoVimento 5 Stelle che evidentemente fa una battaglia solo mezzo stampa e poi non mette la faccia in nessuna delle rivendicazioni. Ebbene la mia interpellanza è stata firmata anche da altri colleghi che sono venuti in Puglia e hanno scoperto loro personalmente la situazione: sono venuti a San Giovanni Rotondo per il turismo religioso, il turismo marittimo, la Murgia, Alberobello, il Salento e allora quale risposta intendiamo dare a questo territorio e non ne faccio solo una rivendicazione territoriale perché la rete ferroviaria pugliese è uno scandalo. Stiamo recuperando, dopo tantissimi anni di ritardo, la Basilicata con un forte investimento da parte di quella regione. Per non parlare delle linee calabresi ahimè dimenticate e per non parlare della stessa Sicilia. Dunque chiedo al Governo che si faccia carico insieme a Trenitalia di un'adeguata risposta alle esigenze del territorio: ne abbiamo diritto come cittadini di questa Repubblica; ne abbiamo diritto perché amiamo e vogliamo bene a questo Paese ma vogliamo anche che questo Paese voglia bene al Mezzogiorno.

Risposta del governo

Grazie, Presidente. Con riferimento all'interpellanza urgente dell'onorevole Mongiello e altri posso riferire quanto segue. Per il miglioramento del collegamento ferroviario tra Puglia e Roma, RFI ha avviato un programma di investimenti per la realizzazione del cosiddetto itinerario Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari compreso nel corridoio Scandinavia-Mediterraneo della rete Trans European Network.

Il programma prevede un impegno finanziario di circa 6,2 miliardi di euro, che al momento risulta finanziato per oltre 3,5 miliardi, comprese le risorse, pari a 100 milioni di euro, a valere sulla fonte PAC Ferrovie regione Puglia, contrattualizzati con l'aggiornamento 2010-2011 del Contratto di programma investimenti 2007-2011. Al fine di perseguire la completa copertura finanziaria del programma di interventi, Rfi ha candidato l'iniziativa nell'ambito del PON infrastrutture - come rammentava la stessa onorevole interrogante - e reti per il 2014-2020. La candidatura è stata positivamente accolta, anche se deve essere perfezionato il processo di accesso al finanziamento comunitario. Nello specifico, sono previsti interventi di raddoppio e di variante all'attuale tracciato per aumentare la capacità di traffico della linea e la velocità dei collegamenti: variante Cancello-Napoli, per integrazione con la linea Alta velocità-Alta capacità; raddoppio e velocizzazione Cancello-Frasso-Telesino-Benevento; raddoppio in variante Apice-Orsara, raddoppio Orsara-Bovino, raddoppio Cervaro-Bovino, bretella di Foggia, nodo di Bari - Variante Bari Sud (Bari Centrale-Bari Torre a Mare).

Ad oggi sono in corso le attività per la selezione di tali interventi e la successiva ammissione a finanziamento, con valore complessivo stimato di 300 milioni di euro circa. Inoltre risultano già selezionate e ammesse a finanziamento, per complessivi 150 milioni di euro, le risorse PON non impegnate per quattro interventi localizzati in Puglia. L'approccio progettuale è stato quello dell'Alta velocità-Alta capacità, come rammentavo prima, con l'obiettivo di incrementare la velocità del collegamento attuale ma anche migliorare l'accessibilità al servizio nelle aree attraversate. In merito alla valenza strategica dei programmi di investimento, l'asse trasversale Napoli-Bari assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno, poiché riconnette due aree che da sole raggiungono una quota di oltre il 40 per cento della produzione di mercato del Meridione. In merito poi al possibile incremento degli attuali collegamenti, Trenitalia sta valutando di potenziare il servizio per venire incontro alle esigenze manifestate dalle locali realtà pugliesi, nonché la possibilità di rendere ordinario il collegamento ferroviario Roma-Lecce, idoneo per orario e caratteristiche tecniche, e oggi effettuato con cadenza periodica. Trenitalia ha inoltre allo studio l'attivazione di un servizio Alta velocità, evitando così l'utilizzo dei treni IC, considerati i tempi di percorrenza e la tipologia delle fermate tipiche di tali servizi.

Replica

Presidente, ringrazio il sottosegretario Manzione, che ha tenuto conto anche della prima parte dell'interpellanza, relativa a tutte le opere infrastrutturali che riguardavano i collegamenti pugliesi. Ho visto che ne ha data traccia dettagliata: mi auguro dalla lettura della risposta che ci sia anche un'accelerazione di tutti i lavori, in maniera tale che l'Alta velocità Puglia-Roma venga completata nel più breve tempo possibile. Mi ritengo parzialmente soddisfatta per la seconda parte, perché accolgo l'apertura da parte del Governo e di Trenitalia di riconsiderare l'implementazione e gli orari dei treni, in maniera tale che venga soddisfatta la domanda che giunge dai territori, ma mi riterrò soddisfatta qualora questa risposta ci sarà. Inoltre, le dico subito che vi sarà una mobilitazione continua da parte dei parlamentari pugliesi tutti, del sindaco di Foggia, che ci sta seguendo in questo momento, e lo ringrazio, del presidente della provincia, che ci sta seguendo, e lo ringrazio, del presidente della regione, che è stato sollecitato e, devo dire, è stato solerte nell'incontro con Trenitalia, nonché il presidente dell'ANCI. Ma ringrazio anche i cittadini tutti, che hanno con noi mobilitato l'intero territorio, le categorie sociali, i sindacati, le imprese. La nostra mobilitazione continuerà finché Trenitalia e il Governo non ci comunicheranno ora e data dell'avvio del treno Foggia-Roma e ritorno. Questa è la risposta che posso formulare questa mattina. Le dico subito che tornerò in quest'Aula, qualora dovesse avvenire nel più breve tempo possibile, a dirmi che mi ritengo pienamente soddisfatta.