• 13/06/2017

“La Commissione Giustizia della Camera ha respinto tutti gli emendamenti al dl tortura. Il testo approderà in Aula il 26 giugno”. Ne dà notizia Franco Vazio, deputato del Partito democratico, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera e relatore del provvedimento.
“Avevamo detto – continua – che il reato di tortura era una priorità e come tale l’abbiamo trattato nei fatti. Possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto: si tratta di norme rigorose ed allo stesso tempo chiare. D’ora in poi potrà essere incriminato del reato di tortura chi, con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa. E, se a torturare sarà un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri, scatta la pena fino a 12 anni”.
“Introdurre il reato di tortura colma un ritardo durato quasi 30 anni, da quando l'Italia nel 1988 aveva ratificato la Convenzione Onu del 1984 contro la tortura e altri trattamenti degradanti e inumani. Tra poco, finalmente, anche nel nostro Paese torturare sarà reato e come tale sarà punito dalla legge”, conc