Dichiarazioni di voto finale
Data: 
Mercoledì, 14 Giugno, 2017
Nome: 
Walter Verini

A.C. 4368

 

Grazie, Presidente. In questi giorni abbiamo ascoltato argomenti, ma anche insulti e violenza verbale, l'ultimo intervento ne è un esempio. Io proverò a seguire gli argomenti, perché stiamo parlando della giustizia italiana, dei suoi problemi, che riguardano la vita vera, quotidiana, di milioni e milioni di cittadini, e il cui funzionamento riguarda l'immagine, la sostanza, il futuro di un Paese moderno ed europeo.

Stiamo approvando una riforma importante, questo Parlamento lo può dire e rivendicare a testa alta. Importante non vuol dire perfetta: ci sono aspetti, certo, che andranno sperimentati e monitorati; ci sono punti che hanno sollevato proteste di segno opposto, per esempio da parte di settori della magistratura e da parte di settori dell'avvocatura. Alcuni sono pretestuosi, altri sono punti di vista legittimi che non vanno sottovalutati, e fin da ora siamo certi che il Governo e il Ministro seguiranno passo passo monitoraggio, applicazione e scrittura delle parti oggetto di delega, in piena collaborazione con queste componenti della giurisdizione. Così come, per la parte che riguarda la delega sulle intercettazioni, siamo certi che sarà coinvolto anche il mondo dell'informazione, a partire dalla Federazione della stampa. Così, sulla delicata questione della cosiddetta “norma Gratteri”, sui processi a distanza, sarà adottata una grande attenzione, perché in nessun modo i diritti alla difesa potranno e dovranno essere lesi. Però non deve e non può sfuggire a nessuno il fatto che si tratta di un provvedimento organico, di sistema, con contenuti per noi di grande rilievo.

Ne ricordo solo alcuni: nella riforma del processo penale c'è, innanzitutto, una parte che riguarda il consolidamento della cosiddetta “giustizia riparativa” limitata ai soli delitti, procedibili a querela e, quindi, meno gravi. Questo è un fatto importante e moderno, che contribuirà a rendere meno intasato e più fluido il sistema. È poi previsto l'aumento delle pene per reati di particolare allarme sociale: il furto nelle abitazioni, lo scippo, il furto aggravato e la rapina, per avere la certezza della pena con l'aumento per questi reati così odiosi. E, poi, c'è l'aumento fino a 12 anni per il voto di scambio politico-mafioso. Ignoranti, leggetevi le dichiarazione dell'altro giorno del procuratore nazionale antimafia Roberti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) che, dopo la nuova e ultima giurisprudenza della Cassazione, ha parlato di questa legge come di uno strumento efficace per contrastare il legame tra mafia e politica, di cui ha detto che è la forza della mafia. Ignoranti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! Sono poi fissati dei tempi certi per le indagini. Se le archiviazioni o le richieste di rinvio a giudizio conoscessero tempi immotivatamente lunghi sarà disposta l'avocazione d'ufficio da parte del procuratore generale, che vigilerà più incisivamente anche sui tempi di iscrizione di qualsiasi cittadino nel registro degli indagati.

C'è, poi, una parte di riforma che, devo dire, è passata sotto silenzio e non è un caso, non è un caso. Mi riferisco alla delega sull'ordinamento penitenziario, che contiene aspetti di grande civiltà. Sono norme europee; sarebbe lungo e bisognerebbe soffermarsi su di esse, ma sarebbe lungo e non abbiamo tempo. Però, vanno nella direzione di introdurre delle pene certe ma durante l'esecuzione delle quali chi ha sbagliato - e giustamente paga - non viene trattato come una bestia ma come un essere umano che in carcere viene recuperato e poi reinserito nella società, dopo magari avere da detenuto preso un diploma o imparato un lavoro. Tutto questo significa investire in umanità, rispettare la Costituzione, ma anche investire nella sicurezza dei cittadini, perché chi esce da un carcere rieducato e recuperato non torna a fare il delinquente. Ma che ve ne frega a voi di queste cose, di questi aspetti di civiltà, voi che sembrate da qualche giorno dei leghisti mascherati, che fate concorrenza ai leghisti su un terreno assolutamente inaccettabile.
Venendo al tema della prescrizione, noi approviamo quanto ci eravamo impegnati a fare come Partito Democratico e.....
Sul tema della prescrizione, noi approviamo il tema sul quale il Senato ha fatto sintesi. Certo, l'obiettivo di fondo di tutti noi deve essere quello di processi che durino ragionevolmente, che abbiano un tempo ragionevole. Però pensiamo, innanzitutto, ai reati che riguardano la lotta alla corruzione, che non sempre vengono scoperti immediatamente ma che vengono scoperti magari a distanza di anni da quando sono stati commessi. È per questo motivo che su questi reati non si arriva a sentenza di primo grado ed è per questo che i colletti bianchi non vanno in galera molto spesso. Allora, allungare parzialmente - parzialmente - i tempi della prescrizione, in particolare per questi reati, io credo che sia un fatto importante per combattere la corruzione. Però, diciamo parzialmente, perché un cittadino ha diritto di non vedere passare decenni prima che un giudizio su di lui abbia comunque un esito, e questo è un fatto di civiltà. Ma pensiamo anche al fatto che, con le nuove norme, la prescrizione per i reati odiosi e ignobili contro i minori scatterà solo quando questi avranno compiuto 18 anni. Insomma, una norma giusta ed equilibrata.

E al deputato Sisto di Forza Italia vorrei dire che anche con questo provvedimento - anche con questo provvedimento! - è finito, io spero per sempre, il tempo delle leggi ad personam. È finito (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! E semmai i crimini parlamentari sono stati commessi in passato, collega Sisto. In questi anni siamo stati al lavoro nel Governo guidato da Matteo Renzi e nell'attuale guidato da Paolo Gentiloni, con il lavoro del Ministro Andrea Orlando, che ringrazio, per riforme magari discutibili, certamente discutibili, per noi buone, ma fatte nell'interesse non di qualcuno contro qualcuno ma per il Paese. Spero che non accada mai più in Italia che si pieghi la giustizia da qualsiasi parte a interessi politici, partitici o personali. Questi sono stati - lo voglio ricordare in quest'Aula - anni di impegno legislativo importante contro la criminalità e la corruzione. Si parlava prima del voto di scambio politico-mafioso e delle parole del procuratore nazionale antimafia. Ricordo la ripenalizzazione del falso in bilancio, l'autoriciclaggio. Sarà la legislatura del nuovo codice antimafia e dei beni confiscati. Abbiamo aumentato le pene per i reati di corruzione, abbiamo fatto la legge contro il caporalato, quella contro i reati ambientali e le riforme strutturali per la pubblica amministrazione, la “riforma Madia” contro l'opacità, contro la discrezionalità, per la semplificazione e la trasparenza (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) o la riforma del codice degli appalti di Delrio, per dire “basta” al massimo ribasso, alle revisioni dei prezzi dietro le quali si celano tangenti. È stata la legislatura dei maggiori poteri all'ANAC di Cantone, all'ANAC che svolge un ruolo importante.

E voglio dire una cosa, in conclusione, ai colleghi del MoVimento 5 Stelle attraverso lei, Presidente, ai loro toni di odio politico, all'incredibile volontà distruttiva, alla rabbiosa inconcludenza. Io non so se vi capiterà mai di andare al Governo, e penso di no visti anche i risultati di domenica scorsa e che non vi capiti di andare al Governo lo auguro al Paese, almeno dal mio punto di vista, anche per le brutte prove che date nelle città dove governate. Ma voglio dire che se mai vi capitasse di andare al Governo ebbene potreste dirvi soddisfatti se anche in dieci anni, in due legislature, faceste appena un decimo di cose che, per quantità e qualità, il Governo Renzi e questo Parlamento hanno fatto per la lotta alla corruzione e per la legalità (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Commenti dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Infine, sulle intercettazioni anche qui basta con bugie e ipocrisie. Non si toccano per le indagini e guai se qualcuno mai ci avesse pensato in questo Parlamento (ma in passato ci avevano pensato). Certo, noi parliamo di intercettazioni serie, seguite da informative serie e non di informative taroccate, come quelle del NOE della Campania che potevano colpire il Presidente del Consiglio (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). E la delega che si dà al Governo in materia di pubblicabilità è una cosa seria perché - e mi permetto di dirlo anche da giornalista - se il diritto all'informazione è un principio sacro, inviolabile e costituzionale, è altrettanto sacro il diritto a non colpire la vita privata. Per cui, è giusto non pubblicare intercettazioni che non abbiano alcun rilievo penale, come già stabilito dalle circolari delle procure di Torino, di Napoli e di Roma. Insomma, questi due principi, libertà di informazione e diritto alla privacy, devono stare insieme. Altro che bavaglio! Basta con questi slogan seriali.

Presidente, ho finito davvero. La verità è che anche su questo tema si scontrano due visioni diverse: per noi la lotta all'illegalità e alla corruzione è e deve essere al centro dell'attività di ogni Parlamento e di ogni Governo……ma noi pensiamo che la presunzione di innocenza non debba mai essere dimenticata, che un avviso di garanzia non è una condanna sommaria ma è un atto a tutela dell'indagato e per questo non troveremo mai un accordo con persone che pensano che un cittadino sia colpevole.
No, un cittadino è presunto innocente. Non crediamo, Presidente, in riforme perfette, ma questa è una buona riforma e come Partito Democratico la voteremo con convinzione.