27/06/2017
Lorenzo Becattini
3-03108

Per sapere – premesso che:
   con il decreto-legge n. 91 del 2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116 del 2014, e stato introdotto nel sistema normativo italiano il cosiddetto «Testo unico del Vino»;
   le novità introdotte dal provvedimento è previsto l'introduzione, a partire dal 1o maggio 2017, del nuovo sistema di dematerializzazione dei registri vitivinicoli e la sua realizzazione nell'ambito del SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale) (articolo 1-bis, comma 5);
   il nuovo sistema, sebbene contenga implicazioni positive in termini di crescita della competitività del sistema, comporta taluni disagi e appesantimenti degli oneri burocratici (tra i quali, è opportuno menzionare le denunce di produzione delle uve, di vinificazione e delle scadenze) che rischiano di avere ricadute più forti sui piccoli produttori, la fetta più grande dei viticoltori italiani;
   secondo quanto riportato da alcune associazioni di categoria dei viticoltori il software attualmente previsto per la gestione dei dati rischia di ingenerare problematiche a causa della scarsa intuitività;
   è opportuno ricordare che i piccoli produttori di vino rappresentano circa il 90 per cento del totale dei produttori ed il 30 per cento della produzione totale, ricoprendo in molti casi un ruolo importante di custodi di quei borghi rurali e territori che altrimenti rischierebbero l'abbandono –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno verificare quanto esposto in premessa e adoperarsi affinché, all'interno di un quadro di semplificazioni che sta dando risultati positivi, possano trovare accoglimento anche le richieste di alleggerimento del carico burocratico perorate dai piccoli produttori. 

Seduta del 27 giugno 2017

Risposta del governo di Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato per le Politiche agricole alimentari e forestali, replica di Lorenzo Becattini

Risposta del governo 

Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, premetto che l'Italia quanto ai registri telematici è l'unico Paese produttore di vino a gestire giacenze e movimenti online per identificare eventuali partite irregolari di vino o di produttori irregolari e aumentare così la percezione di qualità e la percezione anche della sicurezza dei nostri vini. Questo strumento rientra tra le semplificazioni che sono legate al settore vinicolo attraverso la dematerializzazione dei registri per un significativo alleggerimento delle incombenze che gravano sui produttori di vino, in particolare sui piccoli produttori vinicoli. L'obbligo di tenuta in via esclusiva in forma dematerializzata dei predetti registri è stato prorogato, con il recente decreto del 28 aprile ultimo scorso, al 30 giugno 2017 e ciò per consentire agli operatori di disporre di un maggior periodo di tempo per familiarizzare con la tenuta telematica dei registri vitivinicoli.

Con il nostro decreto “Campolibero”, il decreto-legge che l'onorevole Becattini ricorda, il n. 91 del 2014, abbiamo esentato 33 mila piccoli produttori dal tenere registri vitivinicoli, consentendo ai titolari di stabilimenti enologici con produzione annua pari o inferiore a 50 ettolitri di presentare solamente la dichiarazione di produzione e la dichiarazione di giacenza. Osservo, poi, che le piccole aziende agricole non devono necessariamente disporre di un programma applicativo dedicato che dialoghi secondo modalità web service, potendo esse compilare il registro direttamente online tramite il servizio dedicato del SIAN messo a disposizione gratuitamente.

Sono altresì previste semplificazioni per gli operatori di settore che producono meno di mille ettolitri di vino ottenuti prevalentemente da uve proprie, i quali, infatti, possono trasmettere al SIAN entro 30 giorni, anche mediante il sistema online, le registrazioni delle operazioni effettuate nonché quelle riepilogative mensili relative alla vinificazione effettuata con uve proprie. Inoltre, dall'inizio di aprile 2017 sono stati attivati anche alcuni aggiornamenti del registro telematico che hanno reso l'uso ancora più agevole e ancora più flessibile e a breve si attiverà anche la possibilità di emissione del documento elettronico di accompagnamento del trasporto dei prodotti vitivinicoli. Data l'importanza attribuita alla formazione, il Ministero delle politiche agricole ha garantito anche un servizio dedicato di assistenza al registro telematico, attivabile direttamente dall'utente.

Per quanto poi attiene al sistema sanzionatorio, il testo unico del vino prevede sanzioni più miti a partire da euro 150 nelle ipotesi di indicazione non essenziale ai fini dell'identificazione dei soggetti interessati, della qualità o quantità del prodotto nonché in caso il prodotto irregolare sia inferiore a 100 ettolitri o a dieci tonnellate o, per i prodotti confezionati, a dieci ettolitri.

Quindi, nel ringraziare l'onorevole Becattini per l'interrogazione, lo voglio rassicurare che il Governo sul tema della semplificazione ha investito gran parte della propria attività legislativa e amministrativa e, anche grazie allo sforzo corale di tutto il Parlamento, oggi abbiamo un testo unico del vino che ha, come primo obiettivo, quello della semplificazione e della sburocratizzazione, oltre che la dematerializzazione dei registri vitivinicoli.

Replica

Grazie, Presidente. Mi dichiaro soddisfatto della risposta del sottosegretario, premettendo, naturalmente, che continueremo questo lavoro che facciamo sul territorio relativo al riscontro di questi argomenti, perché l'oggetto di questa interrogazione ha a che fare non tanto con un quadro generale che abbiamo apprezzato, visto che abbiamo un ottimo testo unico sul vino e, più complessivamente, abbiamo un lavoro ben fatto in materia di agricoltura da parte di questo Governo - e questo lo riconoscono i nostri produttori locali, dato che io sono toscano e ho modo di parlare con tanti operatori - ma in discussione è, appunto, un'attenzione specifica su due argomenti e, cioè, sulla semplificazione e sul fatto che questa semplificazione, quando impatta su strutture tecnologiche e telematiche, non sempre ha dato buone risposte. Il signor sottosegretario ricorderà i problemi che sono derivati dal SISTRI, dato che il sistema non ha girato a dovere, e anche in ambito turistico, per esempio, abbiamo avuto piattaforme che poi non hanno reso quello che dovevano rendere dal punto di vista della velocizzazione. Qui alcune realtà più piccole hanno evidenziato alcuni problemi applicativi. Prendo atto, però, di queste rassicurazioni che sono state fornite.

Più in generale, ho iscritto la mia interrogazione in un quadro di maggiore attenzione nei confronti della piccola e media impresa, perché essa costituisce un'ossatura importante. Infatti, anche in agricoltura circa il 90 per cento delle imprese sono piccole imprese che, tutte insieme, producono il 30 per cento del lavoro che viene fatto in agricoltura. Quindi, bisogna considerare con una grande attenzione questo lavoro, ma penso anche che gli elementi legati alla formazione e anche la gradualità che è stata messa in atto per arrivare a questo funzionamento siano importanti. Quindi, nel dichiararmi soddisfatto prendo atto di questa risposta e continueremo a vigilare se quello che viene dichiarato ha un riscontro con gli operatori, perché qui ci possiamo dire molte cose ma poi bisogna discuterne con coloro che debbono applicarle.