Dichiarazioni di voto finale
Data: 
Giovedì, 29 Giugno, 2017
Nome: 
Gianluca Benamati

A.C. 3012-C

 

Presidente, come si è visto anche stamattina, abbiamo avuto una discussione franca, seria ed approfondita su questo provvedimento. Da questo punto di vista, formulo due prime osservazioni, anche a nome del mio gruppo. Innanzitutto, è già stato detto, per primo dal collega Monchiero, della necessità di cambiare nella preparazione di queste legge annuale sulla concorrenza. Qui avevamo l'attenuante che era la prima che veniva messa in campo, ma è chiaro che un testo che diventa così ampio - già inizia con molte materie, poi diventa così ampio nella trattazione parlamentare, perché diciotto mesi al Senato non sono passati invano - è un testo che ha delle difficoltà nella conversione. L'inserimento poi anche di normette che spesso stravolgono realtà più ampie - qui ne abbiamo visti alcuni esempi - è assolutamente dannoso. Allora è chiaro che, siccome queste diventeranno probabilmente una cara consuetudine delle annualità ripetitive, forse una concentrazione di argomenti più selezionata e una programmazione pluriennale può essere la via giusta. La seconda questione è la chiarezza sul contenuto delle proposte emendative, non solo presentate dal mio gruppo, ma da molti altri gruppi. Noi abbiamo presentato proposte che andavano nel merito di un provvedimento già così ampio, e abbiamo presentato delle proposte che tenevano conto di reali questioni, non, come ho sentito dire, di letture politiciste di qualcuno contro qualcun altro o di scontri personali.

Lo dico perché nella realtà le principali modifiche apportate sono state quelle sui due commi introdotti in sede di Senato, su un emendamento parlamentare, credo, proposto dal gruppo MoVimento 5 Stelle, che stravolgevano, quando si parla delle normette, il codice sulla protezione dei dati personali. In un intento, in un'eterogenesi dei fini, una norma che doveva formalmente avere una protezione maggiore, fornire una protezione maggiore agli utenti, apriva le strade al telemarketing selvaggio, cioè alla possibilità di terzi di telefonare a chiunque in qualunque momento, anche se presente nel registro delle opposizioni; lo dico perché questo colpisce le fasce deboli della popolazione. Sentivo un autorevole collega del MoVimento 5 Stelle che parlava delle telefonate sul cambio del mercato elettrico del fornitore: certo, questa norma li aiutava moltissimo.

Noi abbiamo operato anche sulla liberalizzazione, sul passaggio al mercato libero. Abbiamo deciso, in quest'Aula, di rimuovere il tema delle aste, cioè il cliente deve passare al mercato libero nella piena consapevolezza della scelta che esso compie, con informazione e con cognizione di causa. Le aste erano semplicemente una trasformazione in soggetto passivo che apriva una gara fra le aziende. Ho capito qui che ci sono tutte delle discussioni, ci sono state discussioni su quali sono gli ispiratori. Bene, credo che il voto in quest'Aula abbia speso una parola di chiarezza su questo tema: 370 persone contrarie a questo meccanismo e 17 a favore (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Non credo che questo sia un tema di lobby, visto come si è comportata questa Camera. Poi dico anche la questione degli errori di formulazione, il cosiddetto dentista senza laurea: noi abbiamo fatto una norma, probabilmente non ben scritta, come succede in questi casi, in cui, se io vado da un professionista odontoiatria, deve avere i requisiti di legge; se il professionista lavora all'interno di uno studio, un poliambulatorio appartenente a una società, deve essere titolato il direttore sanitario, e gli altri abbiamo qualche dubbio. Abbiamo sanato questa cosa, un errore di scrittura che poteva mettere in discussione la salute delle persone; quindi, noi non siamo andati su temi di grande impatto politico, abbiamo guardato la sostanza del bene dei cittadini, e lo abbiamo fatto usando una filosofia di lavoro precisa.

Lo dico anche ad altre forze della maggioranza: siamo intervenuti su un numero limitato di argomenti, in maniera estremamente chirurgica, perché le modifiche siano ridotte in numero e consentano, stante l'esistenza del sistema bicamerale perfetto, una lettura rapida nella Camera alta, nel Senato; e questo dovrebbe garantire un passaggio veloce, come dicevo. Dispiace questo, abbiamo dovuto fare questa scelta, dispiace che alcuni temi, come quello delle assicurazioni o del servizio universale, siano stati meno trattati. Sulle assicurazioni voglio spendere una parola, anche per quanto ha detto ieri molto bene e con molta cognizione il collega Impegno: noi sulle assicurazioni abbiamo fatto un passo avanti sulle RC-auto, abbiamo stabilito il principio che il conducente virtuoso, che si sottopone anche a dei controlli, ha diritto a degli sconti.

Questo non era un principio di norma prima di questo testo, e questo vale anche per le aree ad alta sinistrosità. È vero che su questo non siamo alla fine di un percorso; resta un lavoro da fare, il primo passo lo abbiamo compiuto e compiremo quelli successivi. Così come il tema delle bollette per noi è centrale nel passaggio al libero mercato, è presente nel testo, faremo delle misure e stiamo lavorando anche in parallelo. Quindi, questo documento, questo testo, lo dico anche per i colleghi, non era quell'intangibile gioiello che qualcuno ci voleva indicare, ma era un testo importante, quel testo che, con la sua consueta onestà intellettuale, l'amico Vignali definisce non perfetto, ma di buona qualità.

E quindi, siccome il meglio spesso è nemico del bene, noi diamo un giudizio complessivamente positivo su questo primo testo di disegno di legge sulla concorrenza; riteniamo di avervi apportato modifiche importanti e riteniamo che sia il caso di approvarlo al più presto per il bene del Paese, ma di approvarlo al più presto, con queste modifiche, per il bene degli italiani. Per queste ragioni, noi non solo voteremo convintamente a favore di questo testo modificato, cosa che mi pare anche abbastanza scontata in quest'Aula, quindi non comunico una novità assoluta, ma ci adopereremo anche perché ci sia una celere trattazione in Senato, come è già stato detto dalla Ministra Finocchiaro a nome del Governo e come il mio gruppo si impegnerà a fare nella Camera alta del Parlamento. In quella sede ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Noi voteremo qui convintamente, avendo fatto una trattazione veloce, questo provvedimento, e ci impegneremo, quindi, per una sua celere trattazione e approvazione anche presso il Senato