18/07/2017
Emanuele Fiano
Carloni, Tartaglione, Carbone, Cuperlo, De Menech, Marco Di Maio, Fabbri, Famiglietti, Ferrari, Gasparini, Giachetti, Giorgis, Lattuca, Lauricella, Mauri, Marco Meloni, Naccarato, Nardi, Piccione, Pollastrini, Richetti, Francesco Sanna, Martella, Cinzia Maria Fontana e Bini.
3-03166

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in questo avvio di estate gli incendi hanno bruciato oltre 26 mila ettari di superficie boschiva del nostro Paese, pari alla superficie arsa nel corso di tutto il 2016;
   il Centro operativo aereo unificato vanta una delle maggiori flotte di cui abbia potuto disporre nell'ultimo decennio, a cui contribuisce per circa l'80 per cento il Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
   i velivoli del Corpo hanno effettuato dal 15 giugno 2017 ad oggi più di 2 mila ore di volo, a fronte delle 509 del 2016, e più di 11 mila lanci d'acqua, a fronte dei 2 mila e 500 circa dello stesso periodo del 2016;
   particolarmente colpite risultano essere le regioni del Sud: Campania, Sicilia, Calabria, dove si sono registrate purtroppo due vittime, ma anche Lazio, Sardegna e Toscana risultano essere fortemente danneggiate dagli incendi;
   le fiamme, nella quasi totalità dei casi di natura dolosa, si concentrano nelle regioni più colpite dal fenomeno della criminalità organizzata (il 58 per cento dei roghi registrati nel 2016). Ciò evidenzia un legame netto fra fenomeni di malaffare e incendi, fenomeno che andrebbe contrastato con una più efficiente e severa legislazione in materia;
   hanno molto colpito le immagini del Vesuvio avvolto dalle fiamme e che da giorni è assediato da focolai che si propagano e si riattivano continuamente;
   va riconosciuto l'encomiabile lavoro svolto sul campo dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dalla Protezione civile e dai volontari impegnati a domare le fiamme e preservare il territorio e va respinto ogni tentativo di strumentalizzazione su presunte inefficienze correlate erroneamente al processo di riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato;
   si riscontrano, tuttavia, criticità in ordine alla mancata stipula da parte di alcune regioni delle convenzioni in materia di piani antincendio per una più efficace organizzazione del lavoro a terra con i vigili del fuoco e con la Protezione civile;
   vi è molta preoccupazione da parte dei cittadini e delle istituzioni locali anche in relazione al perdurare di un lungo periodo di siccità e di un caldo che sembra non voler dare tregua al Paese e la prospettiva di altri mesi in queste condizioni è più che allarmante –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere da oggi al 30 settembre 2017, data di chiusura della campagna antincendi, per rafforzare l'azione di contrasto degli incendi, coinvolgendo tutti gli enti che a vario titolo sono responsabili della tutela del territorio e al fine di superare alcune delle criticità richiamate in premessa. 

 

Seduta del 19 luglio 2017

Illustra Anna Maria Carloni, risponde Marco Minniti, Ministro dell'Interno e replica Emanuele Fiano

Illustrazione

Presidente, le immagini del Vesuvio avvolto in una colonna di fumo come per un'eruzione hanno fatto il giro del mondo, diventando il simbolo dell'emergenza incendi in Italia. Dopo dodici giorni di fuochi, i numeri sono veramente spaventosi, ma ancora in queste ore ci raggiungono segnalazioni di estrema gravità dalla città di Giugliano, in Campania, dal Cilento, la costiera amalfitana, la stessa città di Napoli. Si è fatto molto: vigili del fuoco, Protezione civile, volontari, Esercito, hanno lavorato notte e giorno, ma il fuoco poi è ripreso, nelle stesse aree in cui sembrava domato e anche in altre aree.

Noi da qui, dal Parlamento, vorremmo gridare che i criminali che stanno dietro tutto questo non l'avranno vinta, ma sappiamo anche che l'estate è ancora molto lunga, che c'è ancora molto da fare, signor Ministro. Si sono vissute giornate drammatiche, si è avvertito spesso un problema di coordinamento, di direzione, di decisione di tutte le istituzioni pubbliche, e noi auspichiamo oggi un'iniziativa forte, che risponda al bisogno di protezione, di prevenzione e di contrasto efficace e di punizione dei criminali.

Risposta del governo

Presidente, onorevoli colleghi, innanzitutto consentitemi di associarmi alle parole di apprezzamento da voi rivolte agli uomini e alle donne del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, della Protezione civile, delle forze di polizia, delle organizzazioni di volontariato e di tutti gli altri organismi attualmente impegnati nell'attività di spegnimento degli incendi boschivi.

Nel merito, intendo preliminarmente richiamare quanto ho appena riferito anche in risposta ad altre interrogazioni sempre in questa sede.

Colgo tuttavia, nell'illustrazione che è stata appena proposta, un particolare riferimento alla stipula delle convenzioni in materia di piani antincendio e al coinvolgimento di tutti gli enti che, a vario titolo, sono responsabili della tutela del territorio, tema sul quale intendo particolarmente soffermarmi.

Lo scorso 5 aprile è stato siglato un protocollo di intesa tra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e l'Arma dei carabinieri, per definire ogni utile strategia operativa e migliorare ulteriormente l'efficacia degli interventi in materia di incendi boschivi.

Nel medesimo senso, il Dipartimento dei vigili del fuoco si è fatto promotore della sottoscrizione di un accordo quadro tra il Governo e le regioni, sancito il 4 maggio, nell'ambito della Conferenza permanente Stato-regioni. L'accordo quadro integra ulteriormente l'insieme delle iniziative assunte dal Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, per migliorare su tutto il territorio nazionale l'efficacia degli interventi coordinati in materia di lotta attiva degli incendi boschivi. Anche grazie a tale iniziativa, sono state successivamente stipulate, o sono in via di prossima definizione, diverse convenzioni. Ad oggi sono stati già sottoscritti o sono nella fase conclusiva tredici atti convenzionali con le regioni che hanno manifestato interesse in tal senso; sono, inoltre, in corso interlocuzioni per la definizione di ulteriori due strumenti pattizi. Si tratta di atti particolarmente importanti, in quanto consentono di addivenire, tra l'altro, all'implementazione dei dispositivi di lotta a terra agli incendi boschivi, grazie alla previsione di squadre dedicate del Corpo nazionale.

In ordine alla richiesta degli onorevoli interroganti circa gli interventi da porre in essere nei prossimi mesi fino alla chiusura della campagna antincendi, rappresento, per quanto di competenza dell'amministrazione dell'Interno, che il Corpo dei vigili del fuoco adotta da sempre modelli operativi ispirati al mantenimento di uno stato di risposta minima adattabile ed ampliabile in modo flessibile. Tale flessibilità operativa verrà applicata nel caso specifico al verificarsi delle necessità, ma anche in fase preventiva, sulla base delle informazioni disponibili e secondo gli indicatori di rischio. Nei giorni scorsi sono stato a far visita alla sala operativa dei vigili del fuoco proprio nei momenti da lei richiamati, e posso dirvi che c'è un'attenzione molto forte, sia sul terreno dell'azione di spegnimento, ma soprattutto anche sull'azione preventiva e nell'individuazione di coloro che dolosamente accendono i fuochi, che devono essere severamente perseguiti.

Replica

Presidente, ringrazio il signor Ministro. Siamo soddisfatti della sua risposta, che è una risposta a tutto il Paese: in molte regioni d'Italia, purtroppo, in questi giorni si sono vissute ore drammatiche. La sua risposta, così come l'azione che abbiamo visto dispiegarsi in questi giorni, coinvolge parole che condividiamo, di coinvolgimento di varie strutture dello Stato, di sinergie, di patti tra le organizzazioni dello Stato, le autorità locali, le regioni, dove forse qualche lacuna c'è stata, per l'aspetto di prevenzione e di controllo degli incendi.

Tutti noi sappiamo che in questi anni il Governo ha investito sulle strutture dei vigili del fuoco, ha investito sulla Protezione civile, ha investito sulla riorganizzazione anche dei corpi del comparto sicurezza dello Stato, così come dell'inglobamento del Corpo forestale dello Stato: lo abbiamo fatto per rendere più efficiente il sistema del Paese, anche di fronte a queste emergenze.

Voci errate o notizie false sono circolate in queste ore, ma noi abbiamo in volo sui cieli del Paese, per contrastare il fuoco, la più grande flotta di mezzi volanti degli ultimi dieci anni. Tutto si può certamente migliorare. Le sue parole testimoniano che siete al lavoro, come non avevamo dubbi, per migliorare appunto la capacità di risposta dello Stato e del Paese. La lotta va fatta non solo contro gli incendi, ma fortemente, come diceva la collega Carloni e come lei stesso, Ministro, ha detto, contro coloro che dolosamente, per motivi da riferirsi agli intenti della criminalità organizzata, intendono mettere a fuoco il Paese per altri fini. Continuate su questa strada, rafforziamo la capacità di risposta e di prevenzione del Paese, con la sinergia di tutti i corpi dello Stato disponibili.