02/08/2017
Liliana Ventricelli
Lavagno, Cominelli, Crimì, Coscia, Michele Bordo, Ribaudo, Rotta, Schirò, Morani, Malpezzi, Richetti, Covello, Pes, Albanella, Borghi, Vico, Valeria Valente, Coccia, Giovanna Sanna, Moscatt, Currò, Minnucci, Taricco, D'Arienzo, Manfredi, Marchi, Lattuca, Culotta, Crivellari, Cardinale, Giuditta Pini, Paris, Massa
2-01913

 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   il 12 luglio 2017 il primo cittadino di Altamura, Giacinto Forte, è stato arrestato con altre undici persone per un giro di presunte tangenti in cambio di appalti in alcuni comuni della provincia di Bari;
   i finanzieri del nucleo di polizia tributaria Bari e carabinieri del comando provinciale hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dodici persone, emesse dal Gip del tribunale di Bari su richiesta della procura, e numerose perquisizioni;
   le ordinanze – due in carcere, dieci agli arresti domiciliari ed un obbligo di dimora – costituiscono l'esito di procedure di affidamento dei pubblici appalti che ha riguardato alcuni comuni della provincia di Bari. I provvedimenti restrittivi e le perquisizioni, nell'ambito dell'operazione denominata «Pura defluit» sono scattati a Bari, Roma, Altamura, Acquaviva delle Fonti e Castellana Grotte ed altri comuni del Sud – Barese;
   in data 1o agosto è stata nominata commissario prefettizio del comune di Altamura il viceprefetto Rachele Grandolfo, dopo la cessazione dalle funzioni di vice sindaco in data 31 luglio del dottor Rifino subentrato al sindaco Giacinto Forte attualmente agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione per il quale il tribunale di riesame di Bari ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari;
   stando alle indagini di Guardia di finanza e carabinieri, coordinate dai pubblici ministeri Claudio Pinto e Marco D'Agostino, l'ex sindaco Forte avrebbe accettato una tangente di 15 mila euro dagli imprenditori Bertin Sallaku titolare della «Besa Costruzioni srl» e dal suo socio Michele Fatigati, per l'appalto dei lavori al depuratore della città;
   il tribunale del riesame ha anche rigettato la richiesta di scarcerazione di un altro indagato, il dirigente dell'ufficio tecnico del comune di Gioia del Colle, Vito Raffaele Lassandro, membro della commissione che aggiudicò il presunto appalto «truccato» relativo ai lavori di ristrutturazione del teatro comunale di Acquaviva delle Fonti;
   le indagini hanno documentato che imprenditori, tecnici e amministratori pubblici di alcuni comuni dell'area metropolitana di Bari avrebbero «truccato» fra il 2015 e il 2017 almeno cinque gare d'appalto bandite dai comuni di Acquaviva, Altamura e Castellana Grotte, e si allargano anche ad un bando da 1,4 milioni per comune di Altamura nell'ambito del progetto «Periferie aperte» della città metropolitana di Bari –:
   se i Ministri interpellati siano a conoscenza dei gravi fatti riportati in premessa e quali siano i loro orientamenti, per quanto di competenza, in merito alla gravissima situazione in merito alla gravissima situazione;
   se non si ritenga urgente e necessario intervenire, anche per il tramite del commissario prefettizio del comune di Altamura e in raccordo con l'Anac, con una verifica mirata di tutti gli appalti affidati nel periodo in cui è stata in carica l'amministrazione, anche al fine dell'individuazione delle responsabilità e per impedire che si perpetuino altri illeciti.