Relatrice per la maggioranza
Data: 
Lunedì, 25 Settembre, 2017
Nome: 
Maria Chiara Carrozza

 

A.C. 4224

Presidente, onorevoli colleghi, l'Accordo oggi all'esame dell'Aula mira alla realizzazione, in conformità con le rispettive legislazioni nazionali e con gli obblighi internazionali assunti, di uno strumento giuridico per regolamentare la collaborazione di polizia ai fini di una più efficace azione di contrasto al crimine transfrontaliero, in particolare quello connesso all'immigrazione illegale, alla tratta di esseri umani e al traffico illegale di sostanze stupefacenti.

Il disegno di legge in esame è stato approvato dal Senato della Repubblica lo scorso 12 gennaio, mentre il suo esame presso la III Commissione, iniziato il 5 aprile, si è concluso il 21 giugno scorso.

L'Accordo è stato definito in esito ad una fase negoziale avviatasi formalmente nel 2005, ma preceduta da contatti per lo sviluppo di iniziative congiunte di controllo delle frontiere risalenti al 2001.

Dopo aver specificato gli ambiti di competenza per il territorio, l'intesa definisce le modalità della cooperazione transfrontaliera, prevedendo scambi di informazione, collegamenti per le comunicazioni e telecomunicazioni, armonizzazioni delle attività operative, istruzione e formazione professionale. I successivi articoli disciplinano lo scambio di funzionari di polizia, gruppi di lavoro congiunti, l'invio di ufficiali di collegamento e il coordinamento di attività operative. Un capitolo specifico è dedicato alla protezione e alla riservatezza dei dati personali.

Il disegno di legge di ratifica si compone di quattro articoli. L'articolo 1 e l'articolo 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo in esame.

L'articolo 3 contiene la clausola di copertura finanziaria degli oneri previsti per l'attuazione dell'accordo, valutati in circa 117 mila euro all'anno, a decorrere dall'anno 2017, per spese di missione di cui agli articoli 5, 7, 8, 9 e 10 dell'Accordo, e in circa 42 mila euro annui, a decorrere dall'anno 2017, per le rimanenti spese.

Ricordo che l'articolo 3 in commento è stato modificato nel corso dell'esame presso il Senato, a seguito del parere formulato dalla Commissione bilancio.

Oltre all'aggiornamento della decorrenza degli oneri, che si riferivano al 2015, si è disposto anche l'adeguamento del testo della norma alle nuove disposizioni in materia di clausole di monitoraggio e, segnatamente, la legge n. 163 del 2016, che definisce un sistema generalizzato e permanente di verifica dei possibili sforamenti rispetto agli oneri precedentemente quantificati, rendendo pertanto non più necessaria la previsione di clausole di monitoraggio.

Ricordo che il nostro Paese è stato un punto di riferimento strategico per Zagabria nel suo cammino verso l'integrazione europea, parimenti a quanto accaduto per l'ingresso croato nella NATO, da noi vivamente sostenuto. Le relazioni bilaterali sono particolarmente intense in ogni settore, a partire da quello economico, essendo l'Italia il primo partner commerciale della Croazia. Confido, pertanto, in una rapida approvazione del provvedimento, che rafforza la collaborazione tra il nostro Paese e la Croazia.