Data: 
Lunedì, 9 Ottobre, 2017
Nome: 
Marco Bergonzi

A.C. 4620 - Doc. LXXXVII, n. 5

Discussione generale congiunta

Relatore

Presidente, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, come è noto, rappresenta il principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea. La Relazione consuntiva dovrebbe recare un rendiconto dettagliato delle attività svolte e delle posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire alle Camere di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari.

In particolare, il documento deve indicare: gli sviluppi del processo di integrazione europea; la partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea; l'attuazione in Italia delle politiche di coesione economica, sociale e territoriale; l'andamento dei flussi finanziari verso l'Italia e il loro utilizzo, accompagnati da una valutazione di merito sui principali risultati annualmente conseguiti; ed infine, il seguito dato e le iniziative assunte in relazione ai pareri, alle osservazioni e agli atti di indirizzo delle Camere. Sulla Relazione consuntiva per il 2016, tutte le Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso parere favorevole.

La Relazione è articolata in quattro parti, e per un esame analitico delle quattro parti rimando alla documentazione presentata. In particolare, mi preme evidenziare che risulta in aumento l'attività di informazione qualificata alle Camere e alle regioni sulle proposte legislative europee, e risulta altresì apprezzabile l'impegno del Governo nel dare conto dei numerosi atti di indirizzo emessi dalle Camere (103 in totale) e del seguito che ad essi è stato dato nella definizione della posizione italiana in fase di formazione delle norme europee.

La relazione è poi completata da alcuni allegati che concernono i Consigli dell'Unione europea, i Consigli europei, i flussi finanziari dall'Unione europea all'Italia nel 2016, ed il recepimento delle direttive nell'anno di riferimento. Si possono esprimere alcune considerazioni conclusive, cioè che la Relazione appare sostanzialmente coerente con quanto prescritto dalla legge n. 234 del 2012; si confermano, peraltro, taluni punti di criticità già segnalati, con riferimento alla Relazione consuntiva per il 2015, in particolare l'omogeneità di impostazione: le parti curate da diverse amministrazioni interessate non sempre sono riconducibili a un modello univoco e consolidato. Nel complesso, la Relazione consuntiva per il 2016 presenta un ulteriore miglioramento rispetto ai progressi già compiuti nel corso degli ultimi anni, evidenziando lo sforzo e l'impegno profuso dal Governo per dare attuazione alla legge e fornire maggiori informazioni sull'andamento dei negoziati in sede europea.

Ricordo, poi, che è stata presentata una risoluzione che contiene alcuni impegni al riguardo per il Governo, che sono in particolare: a proseguire nel lavoro sin qui svolto per la trasmissione al Parlamento di sempre maggiori informazioni sull'andamento dei negoziati in sede europea, come già è emerso nella Relazione consuntiva 2016; ad assicurare che le prossime Relazioni consuntive diano ancora più analiticamente conto del seguito dato dal Governo agli atti di indirizzo delle Camere adottati con riferimento a specifici progetti o questioni, precisando in quale misura essi siano stati tenuti in considerazione nella formazione della posizione italiana; a riferire regolarmente ai competenti organi parlamentari sul seguito dato agli atti di indirizzo approvati dalle Camere in merito alla formazione delle politiche e della normativa dell'Unione europea, come stabilito dalla legge n. 234 del 2012; ed infine, a garantire un adeguato seguito in sede europea alle questioni emerse e alle priorità politiche orizzontali e settoriali discusse nel corso dell'esame parlamentare della Relazione consuntiva.