12/10/2017
Diego Crivellari
3-03299

 

 

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Sicc srl è un'azienda con sede a Rovigo, che dal 1973 svolge la propria attività nel settore della metalmeccanica con produzione e commercializzazione di serbatoi per acqua, aria compressa ed esecuzioni speciali nel settore «oil & gas»;

   i mercati di riferimento, oltre a quello nazionale, sono rappresentati da Paesi del bacino del Mediterraneo (Spagna, Grecia, Algeria, Tunisia, Marocco, Libano), dagli Emirati Arabi e dai Paesi dell'Est europeo, come Romania, Polonia, Repubblica Ceca;

   la società, dopo aver vissuto anni di crescita, ha dovuto, dal 2010 in avanti, fronteggiare una crisi dovuta ad una progressiva riduzione degli ordini, con un indebitamento sempre più gravoso;

   nel 2012, il livello di indebitamento raggiunto non permetteva più la continuità aziendale e Sicc srl decideva di presentare istanza per un accordo di ristrutturazione del debito ex articolo 182-bis/ter della legge fallimentare, sottoscritto con Agenzia delle entrate e Inps in data 23 dicembre 2013;

   il ricorso alla ristrutturazione del debito nei confronti di erario ed enti previdenziali non si è tuttavia dimostrato sufficiente per rimettere in equilibrio l'azienda: esso è stato chiuso solo per la parte erariale, mentre l'Inps rimarrebbe complessivamente creditore della società per diversi milioni di euro;

   si sono avviati più volte contatti — ad oggi senza esito — per rateizzare ulteriormente il debito che rimane;

   nei giorni scorsi è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo per 23 dipendenti (su un totale di 78) della Sicc, decisione che rischia di mettere in discussione l'intera realtà produttiva e infliggere un duro colpo all'economia polesana –:

   se il Governo sia a conoscenza della grave situazione in cui versa l'azienda Sicc srl di Rovigo e quali iniziative intenda portare avanti per cercare di evitare i licenziamenti e salvaguardare la produzione.