Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 8 Novembre, 2017
Nome: 
Gea Schiro'

 

A.C. 4505-B

Grazie Presidente. Il disegno di legge europea 2017 che stiamo per approvare definitivamente, limitatamente agli articoli 12 e 16 modificati al Senato, è l'ultimo passaggio di questa legislatura di una legge europea, della nostra quinta legge europea. La legge europea appunto è, assieme alla legge di delegazione europea, uno dei due strumenti predisposti dalla legge n. 234 del 2012 al fine di adeguare periodicamente l'ordinamento nazionale a quello dell'Unione europea. L'attuazione degli obblighi europei non risponde, infatti, soltanto all'esigenza di prevenire o risolvere procedure di infrazione, ma contribuisce all'autorevolezza dell'azione italiana nella formazione delle politiche europee e nell'avanzamento del processo di integrazione. Questo approccio pragmatico è fondamentale per superare il disallineamento fra l'europeismo entusiasta, ma spesso retorico da un lato, e la concreta capacità di intervenire nella formazione delle decisioni europee e di attuarle rapidamente dall'altro. Al momento dell'approvazione potremo orgogliosamente dire di lasciare pendenti solo 60 procedure di infrazione, di cui solamente otto per mancato recepimento, una conquista della maggioranza di questo Parlamento e dei Governi della diciassettesima legislatura, che hanno invertito le prassi consuetudinarie di lentezza che hanno caratterizzato tanti Governi in passato.

Venendo al contenuto del provvedimento in esame, la prima modifica riguarda la sicurezza dei prodotti alimentari a base di caseina, in ottemperanza alla direttiva europea n. 2203 del 2015 e in particolare nel corso dell'esame al Senato è stato soppresso il comma 5, che prevedeva la possibilità di deroga per alcune indicazioni obbligatorie. L'articolo 12, che è precipuamente finalizzato all'archiviazione della procedura di infrazione n. 0129 del 2017, adegua la normativa vigente alle nuove disposizioni attualmente in vigore anche in tema di etichettatura. Questo per delineare i poteri conferiti alla Commissione dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea nel contesto giuridico del Trattato di Lisbona. Tiene anche conto delle nuove norme riguardanti l'alimentazione umana e adegua i requisiti di composizione dei prodotti.

Già l'articolo 21 della legge di delegazione europea del 2014 aveva autorizzato il Governo a dare attuazione a questa direttiva mediante un regolamento, ma visto l'esigenza di stilare una disciplina sanzionatoria, si è ritenuto necessario adottare un provvedimento di rango primario. Vengono altresì individuate le autorità competenti ad accertare le violazioni che nazionalmente saranno il Ministero della salute, per ciò che riguarda la sicurezza alimentare, e il Ministero delle politiche agricole, per la parte relativa ai controlli qualitativi e quantitativi.

La seconda modifica approvata dal Senato concerne l'articolo 16, che integra le disposizioni dettate dall'articolo 78 del codice dell'ambiente, relative ai metodi di analisi utilizzati per il monitoraggio dello stato delle acque. Si dovranno altresì valutare le tendenze ascendenti e di inversione della concentrazione di inquinanti nelle acque sotterranee. Queste correzioni ci faranno superare le obiezioni mosse dalla Commissione europea nel caso Eu Pilot 7304 del 2015. Per garantire il raggiungimento delle finalità indicate, è previsto che l'ISPRA pubblichi sul proprio sito web, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge, l'elenco dei laboratori del sistema di agenzia dotati delle metodiche analitiche disponibili, e a costi sostenibili, e conformi ai requisiti richiesti dall'allegato 1, alla terza parte del codici, recante i requisiti minimi di prestazione per i metodi di analisi e calcolo dei valori medi. Nel corso dell'esame al Senato l'articolo in esame è stato integrato mediante l'aggiunta di un periodo che prevede che le Autorità dei bacini distrettuali rendano disponibili nel proprio sito istituzionale dati periodici dei monitoraggi ottenuti dalle già citate analisi.

Signor Presidente, questo sarà l'ultimo passaggio della nostra Aula, come ho già detto, durante la diciassettesima legislatura, di una legge europea. Alla fine di questa legislatura di nuovo potremo orgogliosamente dire di avere contribuito a colmare un ritardo culturale, prima ancora che politico, con cui nel nostro Paese erano considerati gli affari europei: Rimpiangiamo però che non si sia ancora riusciti a superare alcune obsolescenze. Mi riferisco ad esempio all'opportunità di apportare modifiche ai Regolamenti parlamentari, introducendo per la sessione comunitaria una previsione che consente il ricorso automatico alla sede redigente per l'esame della legge europea e/o di altri disegni di legge, volti all'attuazione diretta di obblighi europei o all'attribuzione alla XIV Commissione di una competenza referente piena per l'esame della legge di delegazione europea. Detto questo, che era più che altro un'annotazione per un europeismo attivo e parlamentare, di cui il Partito Democratico è sempre stato promotore, dichiaro il voto favorevole del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).