• 01/03/2018

"Continua la farsa sui nomi del 'fantagoverno' a 5 Stelle in totale spregio della Costituzione. Oggi è stato il turno del presunto ministro della Salute pentastellato. Il Dottor Armando Bertolazzi, calandosi subito nella parte, ha voluto parlare della legge sui vaccini”. Lo dichiara Federico Gelli, deputato e responsabile Sanità del Partito democratico.

“Vorrei ricordare al collega – continua - alcune cose: innanzitutto i vaccini sono uno strumento di prevenzione, non si ricorre ad essi solo in casi di emergenza, ma anzi servono proprio per prevenire l'insorgenza di possibili emergenze come quella registrata in Italia per il morbillo. Quando poi Bertolazzi parla del ruolo del Ministero della Salute nelle campagne vaccinali, probabilmente dimentica che la legge sull'estensione dell'obbligo si è resa necessaria anche grazie a quel clima di incertezza sui vaccini favorito dalle fake news circolanti in rete, oltre che dalle tante dichiarazioni ambigue ed irresponsabili da parte di diversi membri del Movimento 5 stelle su questo tema. E, per comprendere l’importanza di questa scelta operata dall'esecutivo, basta ricordare i dati rilasciati solo pochi giorni fa dall’OMS: in Europa abbiamo avuto il 304% dei casi di morbillo in più nel 2017, si è passati dai 5.273 del 2016 ai 21.315 dello scorso anno. Per quanto riguarda il nostro Paese siamo passati dagli 862 casi del 2016 ai 5006 del 2017, un aumento del 481%, il 23% di tutti i casi di morbillo della Regione europea OMS. Il numero più alto di persone colpite è stato segnalato in Romania (5562), Italia (5006) e Ucraina (4767)”. 

"Quando poi Bertolazzi dice che l'obbligatorietà di alcuni vaccini può essere discussa, altro non fa che confermare la validità della legge attualmente in vigore. Infatti, vorrei ricordare che vaccinazioni quali quelle anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella saranno obbligatorie solo per tre anni. Nel provvedimento è stata infatti prevista la possibile cessazione dell’obbligatorietà per una o più di queste vaccinazioni sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte", conclude.

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