10/07/2014
Maria Iacono
3-00935

Per sapere – premesso che: 
l'imminente inizio della stagione estiva si porta dietro, specie nelle regioni del mezzogiorno ed in Sicilia nello specifico, tutti i consueti inquietanti interrogativi su come e con quali strumenti lo Stato intenda contrastare ed efficacemente arginare l'insopportabile fenomeno degli incendi di natura dolosa che ogni anno distruggono centinaia e centinaia di ettari di boschi, macchia mediterranea ed aree adibite a verde, così mortificando le incredibili bellezze naturali e paesaggistiche di cui madre natura ha fatto dono; 
è già difficile, da parte delle forze dell'ordine ed in particolare del Corpo dei vigili del fuoco, riuscire a debellare le drammatiche conseguenze delle devastazioni arrecate al paesaggio da questi criminali che puntualmente, sin dalle prime settimane di luglio ed ancor prima, iniziano a mettere in pratica i propri propositi di distruzione, con le esigue disponibilità di risorse umane e finanziarie messe a disposizione; 
ciò che desta ancor più perplessità è che, nonostante le ripetute denunce delle rappresentanze sindacali regionali che da anni chiedono a gran voce più uomini e più mezzi a disposizione dei vigili del fuoco operanti presso i distaccamenti siciliani maggiormente esposti al rischio incendi, i vari Governi succedutisi nel tempo, non soltanto non hanno provveduto a riscontrare tali richieste con un sostanziale rafforzamento degli organici, ma al contrario diversi distaccamenti si sono visti notevolmente ridimensionati nel personale e nei mezzi a disposizione; 
la conferma di quanto testé evidenziato la si è avuta nella giornata di martedì 8 Luglio 2014 allorquando un vastissimo incendio, sulla cui natura dolosa le autorità inquirenti stanno indagando, ha colpito la città di Sciacca e la riserva boschiva del monte San Calogero, lambendo centinaia di abitazioni, costrette a sfollare e distruggendo circa 25 ettari di macchia mediterranea; 
un'autentica devastazione che ha distrutto uno dei più suggestivi polmoni verdi della provincia e che solo l'encomiabile lavoro dei pochi vigili del fuoco presenti, oltre che della protezione civile, è riuscito, dopo molte ore di drammatico lavoro, a contrastare;  
si tratta di una vicenda che ha indotto il comando saccense dei vigili del fuoco e le forze sindacali a riproporre l'emergenza relativa al personale, che a questo punto non può continuare a restare inascoltata –: 
come si intenda intervenire per contrastare efficacemente un fenomeno tanto odioso; 
quali misure il Governo intenda assumere per dotare i vigili del fuoco della provincia di Agrigento di quei mezzi e di quel personale che sono assolutamente necessari alla luce dei fatti richiamati.