n. 36 - 15 Marzo 2019

SALVIAMO IL PIANETA

di Chiara Braga

È stata una vera emozione osservare gli sguardi e ascoltare le parole dei giovani che oggi hanno riempito migliaia di piazze in Italia e nel mondo per richiamare tutti ad un impegno più forte per combattere il cambiamento climatico e salvare il pianeta. Un messaggio potente, che scuote le coscienze, perché viene da quella generazione che per prima si rende conto di essere quella che paga sulla propria pelle gli effetti di un modello di sviluppo insostenibile e insieme l’ultima davvero in grado di invertire la rotta. Sapendo che non c’è più tempo: l’Accordo di Parigi sul clima deve essere attuato, anche se siamo già in ritardo e dobbiamo fare i conti con la frenata dell’America di Trump e con la resistenza di tanti Paesi, anche europei, a guida sovranista che ne rallentano il cammino. L’Europa ha un’enorme responsabilità, anche in vista delle prossime elezioni europee, perché dalla sua capacità di rilanciare un ruolo di leadership su questi temi - quel ruolo importante giocato a Parigi nel 2015 - dipende gran parte della possibilità di orientare verso il giusto verso l’azione globale per il clima.

L’Italia, nonostante le buone cose fatte dai nostri governi (certo, anche insieme a qualche errore e occasione mancata) ha ancora molta strada da fare. Il governo Lega-5Stelle finora non ha certamente brillato, anzi: nessuna svolta o accelerazione sul tema della sostenibilità, obiettivi meno che ambiziosi nel Piano Energia e Clima tramesso a inizio anno alla Commissione europea e dopo le belle promesse del passato finora abbiamo visto approvare solo il condono edilizio di Ischia! Non basta però applaudire Greta Thunberg e con lei i milioni di giovani che hanno manifestato nelle piazze di tutto il mondo: quei ragazzi ci chiedono di agire, insieme a loro, con azioni concrete e urgenti. Per questo chiediamo al Presidente Fico di dedicare una sessione specifica dei lavori d’Aula ai provvedimenti che guardano al futuro del nostro pianeta. Noi abbiamo le nostre proposte che già abbiamo presentato nella legge di bilancio e abbiamo visto respinte, i nostri disegni di legge su consumo di suolo, investimenti in efficienza energetica, mobilità sostenibile, appalti verdi: abbiamo il dovere di costruire un’economia giusta perché sostenibile, capace di rispettare l’ambiente e di fare dell’ambiente un motore di sviluppo e di nuova occupazione.

Oggi un numero straordinario di ragazze e ragazzi ci hanno dimostrato che “il vento soffia ancora”: l’ambiente è un ideale positivo, soprattutto per le giovani generazioni, capace di appassionare e di mettere in moto un impegno individuale e collettivo per qualcosa che riguarda tutti in ogni parte del mondo, oltre ogni barriera e chiusura. Non dimentichiamolo domani e ogni giorno che verrà: abbiamo tutti la responsabilità di raccogliere le voci che oggi hanno riempito le nostre piazze e tradurle in fretta in azioni concrete, per fermare il cambiamento climatico e salvare il pianeta.

#GlobalClimateStrike #Fridays4Future

TEMI DELLA SETTIMANA

LEGGE EUROPEA 2018: L'UNIONE FAVORISCE LA CRESCITA

Basta bugie M5s-Lega

In questi anni, per racimolare qualche voto in più, M5s e Lega hanno raccontato bugie nei confronti dell’Europa. Dalle disposizioni comunitarie come quelle recepite oggi dalla Legge europea, spesso definite come espressione di un burocratismo dannoso, in realtà dipendono piccole-grandi cose: il riconoscimento delle qualifiche professionali; i diritti aeroportuali; l’autorità in materia di dispositivi medici e diagnostici in vitro; lo smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche; la certezza e la rapidità dei pagamenti delle imprese che effettuano opere per la Pubblica Amministrazione. Questo perché le infrastrutture e i cantieri per creare crescita e sviluppo, l’Europa le finanzia e le vuole portare a termine dando serietà, velocità e chiarezza nei saldi per stati di avanzamento lavori. Sono M5s e Lega che vogliono bloccarle e tornare indietro. Questa Legge ci dimostra che è grazie all’Europa, e non grazie all’isolamento dei presunti sovranisti italiani, che possiamo difendere i nostri interessi nazionali.

 
 

OPEN ACCESS, CONDIVIDIAMO LE FINALITÀ MA RISORSE INSUFFICIENTI

Occasione mancata

La tematica dell’open access accompagna la riflessione nella società della conoscenza da più di vent’anni, e riguarda i modi in cui la conoscenza viene prodotta e utilizzata, come viene distribuita, riguarda i processi sociali e di gestione della conoscenza stessa. In Commissione cultura abbiamo contribuito, con i nostri emendamenti, alla definizione di questo testo di legge, di cui condividiamo in linea di massima le finalità.

Il provvedimento, però, stabilisce dei vincoli senza prevedere risorse sufficienti. In Europa sono in corso azioni coordinate tra gli organismi di ricerca, le istituzioni e anche con gli editori per trovare soluzioni. Noi condividiamo l'obiettivo dell'intervento legislativo ma segnaliamo che lo strumento appare inadeguato a guidare una transizione che tenga conto delle dinamiche di mercato e soprattutto dei criteri della valutazione di ricerca che condizionano i ricercatori. A nostro avviso occorreva avere più coraggio per allargare gli orizzonti del provvedimento.

 
 

ISTITUZIONE DELLA RETE NAZIONALE DEI REGISTRI DEI TUMORI

Unire i dati per vincere la battaglia

Abbiamo votato a favore di questo testo, dopo che la Camera - già nella scorsa legislatura - aveva espresso la volontà di approvarlo.

L’obiettivo è rafforzare la strategia della lotta ai tumori attraverso l'acquisizione condivisa di dati, di informazioni sanitarie, di rilievi epidemiologici acquisiti e trattati con scientificità, per farne un fattore importante di conoscenza condivisa, di sapere comune. In un'epoca dominata dalle fake news, dall'improvvisazione, dal rifiuto dell'evidenza scientifica, a cui troppo spesso una certa politica fa occhiolini di complicità irresponsabile, un investimento sistematico sui dati, sulla certezza delle informazioni, sull'autorevolezza e la scientificità delle fonti appare un evento dai tratti rivoluzionari, meritevole di sottolineatura.

 
 

FONDAMENTALE LA FORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE IN AMBITO SCOLASTICO

Gli investimenti principali siano sull'educazione
 

Il precedente governo ha messo in campo un piano nazionale scuola digitale con un miliardo e mezzo di risorse che sono state spese nella nostra scuola. Quel piano nazionale scuola digitale prevede trentacinque azioni che si suddividono in tre azioni fondamentali. Le infrastrutture: nella nostra mozione insistiamo sulla necessità di investire in edilizia scolastica perché servono ambienti di apprendimento che favoriscano anche l'utilizzo delle nuove tecnologie. La formazione: fare in modo che in tutte le scuole ci sia un animatore digitale; infine i contenuti: il materiale che le scuole autoproducono, di come li mettiamo in rete, di come questo arricchisce la comunità scolastica.

Con questa mozione - sulla quale dopo aver accettato le riformulazioni del governo abbiamo espresso voto favorevole - abbiamo riportato all'ordine del giorno un tema che nella scorsa legislatura era stato cruciale. Gli investimenti principali devono essere destinati all'educazione.

 
 

DISTACCO DEI COMUNI DI MONTECOPIOLO E SASSOFELTRIO DALLE MARCHE ALL'EMILIA ROMAGNA

Il Presidente Fico ha ignorato la nuova petizione
 

Su questo provvedimento abbiamo espresso voto di astensione, non contro il principio (che assolutamente difendiamo), dell'autodeterminazione dei comuni ma rispetto alla mancanza di attenzione nei confronti dei cittadini di queste due città, di questi due comuni; e alla totale indifferenza, che si vede anche nella carenza del dibattito. Quando parliamo di comuni, di istituzioni, servirebbe una maggiore attenzione.

 

QUESTION TIME

OBBLIGO VACCINALE, IL GOVERNO CI RIPENSA?
 

Questa maggioranza ha trasformato la scuola da luogo di formazione in luogo di guerre, la sanità da luogo dei diritti in luogo degli stregoni, la ricerca da luogo del progresso in luogo dell'oscurantismo, in un vertiginoso giro di comunicati, circolari, post e prese di posizione di Ministri. Purtroppo, come è evidente anche dalla risposta del governo, questa vergognosa confusione sembra continuare. In una scellerata ricerca di consenso il cui prezzo in termini di salute rischiano di pagarlo i bambini più fragili e le persone più deboli.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100
Da lunedì, discussioni con votazioni sul decreto legge.
 

DEGRADO DELLE CITTÀ
Da lunedì, discussione con votazioni sull'istituzione di una commissione d'inchiesta sullo stato di sicurezza e sul degrado delle città.
 

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Martedì ore 10.30, comunicazioni di Conte in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo e sulla via della seta.

 

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