05/02/2015
Roberto Morassut
3-01266

Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che: 
il quartiere EUR di Roma rappresenta una esperienza unica nella storia urbanistica e dell'architettura italiana del Novecento; 
il carattere unitario e pubblico della realizzazione dell'EUR e della gestione del suo rilevante patrimonio ha costituito un modello di trasformazione urbana che, nonostante molti limiti ed il tempo trascorso, rappresenta ancora oggi un esempio di efficienza e di efficacia da sviluppare e non certo da disgregare; 
l'esperienza dell'EUR ha rappresentato un modello e un esempio anche oltre l'Italia, costituendo – nei fatti – l'esempio ed il punto di riferimento per altre grandi operazioni di trasformazione e promozione territoriale finalizzate alla crescita ed alla modernizzazione di grandi metropoli capitali europee. Tra tutte Parigi – con la Defènse – e Londra con Canary Wharf; 
l'organismo di gestione e di coordinamento delle trasformazioni e della realizzazione degli edifici dell'EUR fu costituito nel 1936 con il nome di Ente autonomo di Esposizione Universale di Roma sotto la cui attività il quartiere fu di fatto completato con la costruzione di numerosi edifici a carattere pubblico e privato progettati dai maggiori architetti italiani del Novecento: Piacentini, Piccinato, Pagano, La Padula, Moretti, Libera, Guerrini e tanti altri ancora; 
straordinari vanno anche considerati gli spazi aperti e le aree ad uso pubblico che rivestono un carattere monumentale per la qualità del disegno, della configurazione paesaggistica, della ricchezza del patrimonio arboreo e delle essenze e per la ricca e articolata presenza di elementi monumentali e figurativi all'interno. Basti in tale quadro ricordare il parco centrale del lago dell'Eur frutto dell'opera del più grande paesaggista italiano Raffaele De Vico; 
per questa sua straordinaria particolarità l'EUR ha rappresentato da subito un simbolo di Roma ed è entrato a viva forza nella cultura, nella letteratura, nell'arte e nel cinema italiani segnalandosi come un evento storico di tipo culturale oltre che urbanistico; 
la fortuna dell'EUR è stata rappresentata anche e soprattutto dal suo carattere gestionale unitario nel quale – sempre più – la redditività del patrimonio immobiliare ha reso possibile la tutela e la salvaguardia e il buon uso degli spazi aperti e degli spazi pubblici di così grande valore; 
il 17 agosto del 1999 per volontà del Ministero dell'economia e delle finanze con decreto legislativo n. 304 lo storico ente Eur è stato trasformato nella attuale società per azioni denominata EUR Spa – 90 per cento MEF 10 per cento Roma Capitale – con lamission di gestire e valorizzare l'importante patrimonio di raro pregio dell'ente EUR costituito, per l'appunto, dall'insieme degli edifici e degli spazi aperti; 
la modifica della configurazione giuridica dell'EUR non ha però compromesso la unitarietà della gestione che costituisce la base stessa della identità «eurina», in cui la redditività del patrimonio edilizio consente di affrontare i costi di manutenzione del patrimonio non edificato e degli spazi aperti; 
nel 2008 sono stati avviati i lavori per la realizzazione del nuovo centro congressi – la Nuvola – progettata dall'architetto Massimiliano Fuksas vincitore del concorso bandito nel 1995; 
per molteplici ragioni – non esclusa la crisi del settore immobiliare che ha reso assai ardua la possibilità di vendere la cubatura ricettiva realizzata in adiacenza al centro congressi e che faceva e fa parte del piano finanziario – la realizzazione dell'opera ha subito ritardi e difficoltà di natura finanziaria; 
da circa un anno la società EUR ha chiesto al Mef di finanziare la conclusione dell'opera ricevendo rassicurazioni in tal senso sia a dicembre del 2013 che a giugno del 2014; 
a settembre del 2014 il Mef ha proposto ad EUR spa una ricapitalizzazione per un importo di circa 130 milioni di euro, che avrebbe consentito il superamento della attuale situazione di crisi economica; 
il 2 dicembre del 2014 il Mef avrebbe dovuto emettere il decreto di ricapitalizzazione a firma del Ministro per 133 milioni di euro; 
a quel che è dato di sapere, per vie informali la società EUR produce utili annuali per 7 milioni di euro, comunque insufficienti per garantire la conclusione dei lavori; 
l'11 dicembre in assenza del promesso finanziamento la società EUR spa si è vista costretta ad avviare una procedura di concordato in bianco la cui richiesta è stata presentata al tribunale di Roma in data 12 dicembre 2014; 
la conclusione dell'opera Centro congressi va affrontata – presumibilmente – senza compromettere il carattere unitario della gestione dell'intero EUR separando il valore degli immobili dal resto del complesso; 
con gli articoli 33 e 33-bis del decreto-legge n. 98 del 2011 è stata prevista l'istituzione di una società di gestione del risparmio con il compito di valorizzare il patrimonio pubblico anche ai fini della dismissione dello stesso. Con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 19 marzo 2013 è stata istituita la società Invimit. Andrebbe chiarito se anche nel caso di specie sussista l'intendimento di coinvolgere la citata società –: 
se vi sia l'intenzione di affidare alla Invimit – Mef – la valorizzazione e la vendita di parti rilevanti del patrimonio immobiliare di Eur spa al fine di reperire le risorse necessarie per il completamento della «Nuvola» ponendo così fine ad un modello gestionale dell'intero quartiere Eur che ha sempre legato spazi pubblici, qualità urbana e gestione del patrimonio immobiliare e confondendo dunque piani diversi come quello del rigoroso esame delle procedure, dei costi e delle modalità di realizzazione di una singola opera pubblica e financo della, ottimale gestione dello stessa società Eur spa – legittimamente materia di valutazione del ministero e del Governo – con una scelta di destrutturazione di un modello consolidato di trasformazione e gestione territoriale che andrebbe invece esteso e modernizzato.