26/03/2015
Veronica Tentori
Pierdomenico Martino, Montroni, Mattiello, Marzano, Rampi, Mazzoli, Marchetti, Moretto, Senaldi, Parrini, Moscatt, Guerra, Giuseppe Guerini, Gribaudo, Manzi
1-00768

La Camera, 
premesso che: 
le imprese dello spettacolo, riconosciute come tali anche dalla legge 7 agosto 2012 n. 134 articolo 51-bis, necessitano di una semplificazione per le procedure relative all'autorizzazione e allo svolgimento delle attività di pubblico spettacolo poiché le norme che regolamentano gli spettacoli dal vivo sono particolarmente complesse e intrecciano numerosi livelli di competenza e settori interni alla pubblica amministrazione con la conseguente difficoltà, da parte di un operatore del settore o di un organizzatore, di doversi rivolgere a numerosi interlocutori per ottenere i diversi permessi o autorizzazioni, con conseguente scarsa chiarezza di tempi, procedure e costi; 
l'elevato numero di pratiche e di autorizzazioni da richiedere per lo svolgimento di un pubblico spettacolo e la scarsa chiarezza sopra descritta, molto spesso scoraggiano l'organizzazione di eventi: tutto ciò pone forti limiti non solo alla fruizione di eventi culturali e musicali per i cittadini ma penalizza anche l'indotto economico esistente anche in virtù del potenziale che il settore dello spettacolo dal vivo detiene; 
la crisi economica ha delle ripercussioni nel tessuto sociale delle nostre comunità e determina una difficoltà sempre maggiore da parte delle amministrazioni nel supportare con adeguati strumenti economici l'attività svolta nell'ambito dell'organizzazione di eventi e spettacoli dal vivo; 
in Italia i locali con dimensione tra i 500 e gli 800 posti rischiano sempre più di scomparire, con conseguenze negative in ambiti non solo culturali bensì economici, turistici e occupazionali; questo quadro alimenta un panorama già di per sé non incoraggiante, che vede oggi in numerose province del nostro Paese una scarsa offerta relativa all'organizzazione degli eventi e degli spettacoli presi in oggetto del presente testo; 
l'attuale situazione pone conseguentemente limiti non solo alla fruizione di eventi culturali, musicali e di intrattenimento per i cittadini ma penalizza l'indotto economico esistente anche in virtù del potenziale economico ed occupazionale che il settore dello spettacolo dal vivo detiene; 
alcune città italiane hanno già avviato sperimentazioni di procedure semplificate e meno onerose per le produzioni artistiche nel nostro Paese; 
il comune di Milano, in occasione di Expo 2015, ha avviato un percorso per facilitare l'organizzazione degli eventi che, nell'ambito di «Expo in città» (iniziativa di comune e Camera di commercio di Milano) interesseranno tutte le arti creative, adottando delle linee guida per una convenzione tra il comune e la SIAE – Società italiana autori ed editori – al fine di garantire non solo semplificazioni procedurali ma anche agevolazioni sul diritto d'autore e, più in generale, la promozione della creatività giovanile; questa prima esperienza di accordo quadro tra ente locale e SIAE, combinata all'apertura dello «Sportello Manifestazioni Expo in città» per dare un supporto agli operatori sia a livello di consulenza che di semplificazione amministrativa, prevede agevolazioni concrete agli operatori che organizzeranno iniziative ed eventi live che faranno parte del calendario di Expo in città; per citare alcuni esempi, è prevista una riduzione del 10 per cento sui compensi fissi per diritto d'autore nel caso di manifestazioni gratuite con esecuzioni musicali di repertorio, gli organizzatori saranno esonerati dalla costituzione di depositi cauzionali a garanzia del diritto d'autore (laddove i compensi previsti per il periodo di attività non risultino superiori a 1000 euro), la SIAE sosterrà e promuoverà progetti di creatività giovanile, e non solo, tra quelli approvati dal Comitato di Expo in città, la SIAE di Milano assicurerà anche la presenza di un addetto presso lo sportello manifestazioni Expo in città, ubicato all'interno del comune per offrire consulenza e supporto amministrativo, e infine consentirà l'accentramento di tutte le pratiche autorizzative in un unico luogo per gli eventi di Expo in città, sempre attraverso lo Sportello e la gestione centralizzata delle licenze SIAE, oltre a costituire un osservatorio sulle attività di spettacolo che avranno luogo nell'area metropolitana milanese durante Expo in città. Tutto ciò va ad aggiungersi a quanto la società ha già avviato con la gratuità dell'iscrizione fino ai 30 anni di età e l'apertura di un nuovo sitogiovani.siae.it, primo importante passo nel processo di trasformazione digitale di SIAE attualmente in corso; 
il comune di Firenze ha avviato una procedura informatizzata adottata dalla Direzione attività economiche per dare immediata applicazione al rinnovato articolo 68 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, come modificato dall'articolo 8-bis del cosiddetto «Decreto Cultura»), ovvero alla possibilità di organizzare uno spettacolo di intrattenimento fino ad un massimo di 200 persone che si svolge entro le ore 24 del giorno di inizio dietro semplice presentazione per via telematica di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA),

impegna il Governo:

ad assumere iniziative, se dal caso normative, volte ad orientare l'iniziativa dei comuni a semplificare e rendere efficienti le procedure relative all'autorizzazione e allo svolgimento delle attività di pubblico spettacolo, nel rispetto dei seguenti criteri: 
a) valorizzazione e diffusione delle buone pratiche già attuate da comuni virtuosi e attivazione di sperimentazioni volte a semplificare i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività di pubblico spettacolo; 
b) adeguamento e armonizzazione della normativa relativa allo Sportello unico attività produttive includendo i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività di pubblico spettacolo; 
c) previsione di specifica modulistica uniforme su tutto il territorio nazionale, privilegiando la procedura telematica e l'utilizzo della posta elettronica certificata; 
d) valorizzazione dello strumento dell'autocertificazione, in particolare per le attività di cui all'articolo 68 e 69 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, come modificato dalla legge n. 112 del 2013; 
e) istituzione di un'anagrafe dei luoghi per lo spettacolo (Venue) contenente le ipotesi di allestimento preautorizzate dalle commissioni di vigilanza da poter adottare integralmente; 
f) istituzione di un'anagrafe comunale degli organizzatori di spettacoli dal vivo presenti sul territorio contenente tutta la documentazione inerente agli stessi; 
g) redazione, di concerto con SIAE, di un tariffario ragionato e semplificato che preveda agevolazioni per spettacoli di base, con particolare attenzione a quelli indicati dal punto d); 
ad individuare per tali finalità un fondo denominato «Fondo per la semplificazione in materia di spettacolo».