Pil: Delrio, governo prepara nuove tasse e tagli
Da noi opposizione radicale
Da noi opposizione radicale
“Il governo si dimostra, ancora una volta, nemico delle donne. A causa di disaccordi nella maggioranza la Lega ritira gli emendamenti al decretone che portavano modifiche pensionistiche in favore delle donne con figli”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“Il decreto su reddito e quota100 discrimina i lavoratori autonomi e i professionisti che non potranno accedere alle nuove norme per il riscatto della laurea; non è chiaro neppure se gli iscritti alle casse possano accedere al riscatto dei periodi non coperti da contribuzione. L’articolo 20 del decreto viola il principio di uguaglianza ed è a forte rischio di incostituzionalità, anche perché crea un ulteriore discrimine in base all’età anagrafica per il riscatto della laurea, se superiore o inferiore ai 45 anni.” Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.
“Nei mesi scorsi, il governo aveva annunciato che con la legge di Bilancio e con l’entrata in vigore del reddito di cittadinanza tutte le pensioni di invalidità, circa un milione, sarebbero passate dagli attuali 285 a 780 euro. Purtroppo, come ammesso dalla stessa Lega, non c'è traccia di questo aumento nel decreto che istituirà il reddito e le pensioni di cittadinanza. Ma oggi, Salvini annuncia trionfalmente che i soldi ci sono eccome, anzi già c'erano”. Lo dichiara la deputata dem Lisa Noja.
Nuove tasse e niente infrastrutture, pensioni e reddito chissà quando e quanto.
Una #manovra che racconta tutte le menzogne di Salvini e Di Maio. In tanti a #Montecitorio per dirlo con forza, perché c’è chi la testa non la china all’arroganza di chi oggi governa.
Lo ha scritto su Twitter il Vice Presidente Ettore Rosato
"Il governo continua a tenere segrete le tabelle sulla riforma delle pensioni, ma l'Inps ce lo conferma: le risorse per quota 100 in manovra non ci sono, nemmeno facendo decine di simulazioni diverse, figuriamoci con 4 miliardi in meno. A questo punto è chiaro, non rivelano i dettagli perché si tratterà di misure che creeranno fortissime disuguaglianze, come ripetiamo da mesi.
“Questa manovra è inesistente. Da settimane governo e maggioranza stanno facendo conti su conti solo sulla pelle della gente. E’ una vergogna. Il Pd ha proposto, in attesa che il governo decida cosa fare su pensioni e reddito di cittadinanza - di cui nella manovra non c’è traccia - di aiutare le persone in difficoltà prorogando e stabilizzando l’Ape sociale. Al momento è l’unico strumento in grado di dare risposte ai disoccupati di lungo corso e lavoratori precoci. Abbiamo poi proposto di prorogare la cosiddetta opzione donna. Ma abbiamo ricevuto solo no.
Dichiarazione dell’on. Debora Serracchiani, deputata Pd
“L’Ape Sociale è una concreta opportunità per anticipare l’età pensionabile. Una misura che sta funzionando bene, che ha consentito a molti lavoratori in condizioni disagiate di andare prima in pensione. Scade improrogabilmente il 31 dicembre e noi del Pd abbiamo chiesto non solo di prorogarla ma di renderla strutturale. Come hanno chiesto anche Cgil, Cisl e Uil. Abbiamo però trovato un muro insormontabile, ma non ci arrendiamo e chiediamo alla maggioranza e al governo di ripensarci.”
“Con la pseudo riforma delle #pensioni si violerà il patto intergenerazionale e si genera un grave iniquità: lavoratori con uguali requisiti potranno avere trattamenti diversi. #DiMaio insiste su #quota100, ma i conti non tornano. #ladridifuturo #Boeri”
Lo scrive su Twitter Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“È stata approvata in commissione Lavoro alla Camera la risoluzione del Pd che impegna il governo a intervenire tempestivamente per garantire l’accesso alla pensione agli esodati rimasti fuori dalle precedenti salvaguardie.