Sanremo: Pd, Lega vuole menestrelli di corte e propone Daspo Rai per cantanti
Bakkali sorprendenti e assurde dichiarazioni sottosegretario Morelli
Bakkali sorprendenti e assurde dichiarazioni sottosegretario Morelli
"Prima l'interruzione di Dargen D'Amico poi la lettura del comunicato aziendale per riequilibrare le parole di Ghali. Non e' servizio pubblico, ma parole di censura per chi ha ricordato alla debolezza dei decisori che sono morti 12.000 bambini. Non ne vogliamo nemmeno parlare?". Lo scrive su X la deputata dem Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.
Ieri brutta pagina Rai con Venier altoparlante dell’Ad
"Una pagina nera della Rai a Domenica In. Il servizio pubblico che teme gli artisti e la loro voce, che tenta la censura in modo scomposto, smette di essere tale. Ghali e Dargen, con un messaggio di pace, hanno mostrato tutta la debolezza di questo sistema di potere". Lo scrive su X il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico.
“Ieri TeleMeloni ha colpito ancora. È andato in scena, in diretta nazionale e nel palco più famoso d'Italia, forse uno dei momenti più bassi della Rai: l’ambasciatore israeliano che accusa Ghali di incitamento all’odio per aver detto 'Stop al genocidio', Mara Venier che zittisce Dargen mentre parla di persone migranti, che redarguisce i giornalisti con un 'mi mettete in difficoltà' riferito alle domande fatte ai due cantanti, ed infine la vergogna vera.
“Una grande partecipazione a conferma delle ragioni di questo sit in per l’indipendenza del servizio pubblico, per la libertà di stampa, per il diritto alla corretta informazione. Il servizio pubblico non è la tv di Palazzo Chigi. Questo principio non è chiaro al governo che sta sistematicamente usando le reti Rai per farsi propaganda con giornalisti sviliti a megafono della propaganda governativa”. Così il capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano, al temine del sit-in sotto la Rai.
Tante persone oggi a Roma contro l’occupazione della Rai e per la libertà di stampa. È in gioco la democrazia. La tv pubblica è un bene che appartiene a tutti. Basta attacchi ai giornalisti, basta al racconto di un’Italia paese dei balocchi.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Per cambiare davvero i meccanismi delle nomine negli enti pubblici - non solo nella Rai - occorre intervenire strutturalmente sul Codice Civile e prevedere procedure preliminari di evidenza pubblica che valorizzino il merito delle scelte, limitando la scelta discrezionale della politica - legittima ma ormai totalitaria – a rose ristrette”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Le condizioni della detenzione di Ilaria Salis in Ungheria e le modalità con le quali ieri è stata condotta nell’Aula del tribunale rappresentano una violazione delle più elementari regole dello Stato di diritto.
“È molto grave che il servizio pubblico televisivo abbia violato le regole deontologiche e la normativa sulla privacy”. Lo sottolinea in una interrogazione parlamentare la deputata dem, Ouidad Bakkali, che chiama l'Amministratore Delegato, Roberto Sergio a spiegare dei servizi sull’abbandono del neonato al pronto soccorso dell’ospedale di Aprilia.